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Italia fuori dai Mondiali, non è bastato il tifo da Atripalda

Pubblicato in data: 25/6/2010 alle ore:09:30 • Categoria: Attualità

striscione-atripaldaL’Italia a casa. Una sconfitta “annunciata” che ha distrutto ogni speranza: 2-3 con la Slovacchia. Pochi i segni di vita degli azzurri che solo nel secondo tempo hanno dato filo da torcere agli avversari. Troppi e gravi gli errori che hanno condannato la nazionale a tornare a casa all’ultimo posto nel girone. 
Non è bastato il sostegno dei tanti tifosi giunti in Sudafrica tra cui anche il giovane atripaldese Nicodemo Del Gaizo che ha esposto un lungo striscione (foto) per incitare la squadra scelta da coach Marcello Lippi. Lo striscione con la scritta “Atripalda” è stato inquadrato più volte dalle telecamere di Rai Uno sia ad inizio gara che durante la pausa tra il primo e secondo tempo. Il lungo drappo era stato esposto dal 26enne atripaldese vicino ad altri due: quelli di Angri e Nocera Superiore.
La doppietta di Vittek però  piega gli azzurri. A nulla è servito il gol di Di Natale che per pochi minuti ha riacceso le speranze spente poi con il 3-1 firmato Kopunek. Quagliarella ce la mette tutta a riaprire il match, ma è troppo tardi, dopo oltre 6 minuti di recupero l’arbitro inglese fischia la fine sul 2 a 3. E’ di Pepe l’ultimo errore, si mangia un gol all’ultimo secondo che sarebbe valso la qualificazione. Un’Italia inguardabile per quasi tutta la partita, senza gioco e idee, imbrigliata nelle rete slovacca. «La responsabilità è mia. Grazie a tutti, faccio i miei migliori auguri al mio successore», queste le parole di Lippi a fine gara.
Purtroppo il sostegno atripaldese non ha portato bene, visto che la nazionale di Lippi è stata sconfitta sonoramente dalla Slovacchia.
Non è la prima volta però che uno striscione con il nome della cittadina del Sabato è presente in una competizione internazionale e che venga ripreso dalle telecamere e dalle televisioni di mezzo mondo. Già alle Olimpiadi di Atene in Grecia e a quelle di Sydney in Australia, un altro atripaldese doc, l’ex assessore allo Sport Gianni Solimene, in solitaria, fece conoscere in tutto il mondo il nome della cittadina irpina.

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