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Al Parco del teatro Gesualdo la cerimonia per i 236 anni della Guardia di Finanza. Guarda la Video Intervista

Pubblicato in data: 26/6/2010 alle ore:09:11 • Categoria: Attualità, Video interviste

cerimonia gdfCon una frizzante cerimonia al Parco del Teatro Carlo Gesualdo” di Avellino, la Guardia di Finanza ha celebrato, nella serata di ieri,  il 236° anniversario della fondazione del Corpo. Erede della “Legione Truppe Leggere” del Regno di Sardegna, fondata nel lontano 1774 da Vittorio Amedeo III, la Guardia di Finanza ha celebrato i suoi 236 anni con una originale cerimonia serale, articolata su un momento istituzionale ed un evento artistico.

Subito dopo l’arrivo del Vice Prefetto Vicario, dr.ssa Silvana Tizzano, la parte istituzionale si è aperta con l’ingresso del Gonfalone della Città di gonfaloni gdfAvellino, decorato di medaglia d’oro al valor civile, e del Gonfalone della Provincia di Avellino. A seguire i Gonfaloni delle Municipalità ove hanno sede i Reparti della Guardia di Finanza in Irpinia mentre i Labari dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (Sezione di Avellino) e delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma facevano da cornice sugli spalti del parco.

La lettura dell’ORDINE DEL GIORNO SPECIALE del Comandante Generale della Guardia di Finanza ha costituito il primo atto formale della cerimonia, un evento di particolare rilievo alla luce del recente insediamento ai vertici delle Fiamme Gialle del col-mario-imparatoGenerale di Corpo d’Armata Nino Di Paolo, il primo Comandante Generale prescelto tra i massimi vertici del Corpo e non più proveniente dall’Esercito.
Nel suo indirizzo di saluto il colonnello Mario IMPARATO, dopo aver ringraziato le autorità ed i gentili ospiti per la loro presenza, ha illustrato in sintesi i risultati conseguiti nell’ultimo anno, sottolineando come al centro delle indicazioni fornite quale comandante Provinciale ci sia sempre stato il miglioramento del rapporto con il cittadino.

In tale quadro, il Comandante Provinciale ha poi rivolto un particolare ringraziamento ai rappresentanti degli organi di comunicazione, presenti in massa alla cerimonia, sottolineando l’ottimo rapporto di collaborazione sviluppato sin dal momento del suo insediamento.

cerimonia gdfCome posto in evidenza dal colonnello Imparato nel corso del suo intervento, la cerimonia odierna ha costituito la migliore occasione per vivere l’importante ricorrenza accanto a coloro con cui si condivide sul campo un impegno istituzionale. Una vicinanza confermata anche “fisicamente” dall’ampliamento (ormai quasi al termine) della sede di Avellino, dal completamento della nuova caserma per le Brigate di Baiano e di Solofra. Al riguardo il Comandante Provinciale ha anticipato che proprio il trasferimento ad un nuovo immobile è stata la premessa per giungere, con provvedimento di soli 4 giorni fa, cerimonia gdfall’elevazione al rango di Tenenza di entrambi i reparti del Corpo di Baiano e di Solofra, a decorrere dal prossimo 15 settembre.

Frequente è stato il richiamo alla caratteristica precipua della Guardia di Finanza quale Corpo deputato al mantenimento della “sicurezza economico-finanziaria” a tutela degli interessi dello Stato e dell’Unione Europea, in sinergia ed in collaborazione, ciascuno con la sua specificità, con le altre forze di Polizia: ed al riguardo, con riferimento alla comunione d’intenti che è dato constatare tra i vertici del Corpo, della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri operanti in cerimonia gdfProvincia, è stato sottolineato come l’Irpinia stia proprio vivendo un suo “momento magico”.

Il momento istituzionale, dopo la consegna di riconoscimenti d’ordine morale ai militari delle Fiamme Gialle irpine maggiormente distintisi nel periodo giugno 2009 – maggio 2010, si è chiuso con l’elegia della Preghiera del Finanziere e la sacralità dell’inno nazionale.

Secondo una formula già felicemente inaugurata dal momento del suo insediamento, il Comandante Provinciale, nella seconda parte della cerimonia, ha voluto offrire agli ospiti convenuti un cerimonia gdfaccattivante evento artistico: frizzante protagonista dei festeggiamenti in Avellino per il 236° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza sono stati i ragazzi de “La Casa sulla Roccia” che hanno letteralmente preso possesso del palcoscenico per portarci il colore e la briosità di una sintesi di una rappresentazione teatrale tratta da un libero adattamento della piéce “Esercizi di stile”, dello scrittore francese Raymond Queneau.

Verso l’imbrunire infine, l’evento è stato suggellato da un sobrio rinfresco: in una delle prime vere serate d’estate, i gentili ospiti e le autorità presenti hanno potuto chiudere in bellezza la celebrazione del 236° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, nella splendida cornice del giardino retrostante il Teatro di Avellino.

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Per quanto attiene il bilancio dell’attività operativa delle “Fiamme Gialle” irpine relativo al periodo 01 giugno 2009 – 31 maggio 2010, di tutto rilievo è emersa la valenza della Guardia di Finanza quale Corpo di polizia economica-finanziaria a difesa dell’economia nazionale ed europea, con uno sforzo profuso quotidianamente nel rispetto dei diritti dei cittadini in sinergia e collaborazione con le locali autorità, enti ed organismi istituzionali.

La Guardia di Finanza, presente sul territorio con una rinnovata struttura organizzativa, pone di fatto in essere un’attenta azione di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni finanziarie, attuata con sapiente ottimizzazione dell’impiego di risorse umane, tecniche operative a fronte dei targets statuiti, annualmente, dall’Autorità di Governo.

Anche nel corrente anno, sulla base delle direttive degli organi di vertice, le Fiamme Gialle hanno proseguito nella loro attività per quanto attiene il contrasto all’evasione ed elusione fiscale, all’economia sommersa, alla repressione degli illeciti in tema di lotta agli stupefacenti, alla tutela dell’ambiente, ed a tutti gli altri comparti istituzionalmente assegnati al Corpo.
In sintesi l’impegno istituzionale nei diversi settori di servizio si è concretizzato nei seguenti risultati operativi:

a. l’attività a tutela delle entrate erariali dello Stato, in ossequio al ruolo di Polizia Economica e Finanziaria, è stata sviluppata in più direzioni attraverso la predisposizione di specifiche misure di contrasto alle diverse forme di evasione ed elusione fiscale e contributiva perpetrate dai contribuenti noti al Fisco e dai soggetti operanti nell’ambito dell’economia sommersa. L’attività ispettiva, svolta dai dipendenti reparti, nel peculiare settore, supportata da innovative ed inedite metodologie ha consentito di conseguire risultati di particolare rilievo.
Sono state, infatti, effettuate 909 verifiche fiscali (comprensive di quelle generali, parziali, specifiche ed accertamenti patrimoniali), che hanno portato al recupero a tassazione di circa 13,5 milioni di euro in materia tra IVA relativa, IVA dovuta ed IVA non versata per tributi evasi nonché, ai fini delle imposte sui redditi, di oltre 1,3 milioni di euro. Inoltre sono stati recuperati a tassazione circa 1,5 milioni di euro tra I.R.A.P. e I.R.P.E.F..
Individuati, altresì, di 52 evasori totali e/o paratotali che hanno portato al recupero a tassazione di circa 9 milioni di euro in materia tra IVA relativa, IVA dovuta ed IVA non versata per tributi evasi nonché, ai fini delle imposte sui redditi di circa 20,5 milioni di euro.

b. nel settore inerente il contrasto all’economia sommersa intesa nella duplice espressione di sommerso di lavoro e di sommerso d’azienda la capillare attività investigativa posta in essere nei confronti di categorie economico-imprenditoriali ha determinato l’effettuazione di numerosi controlli conclusisi con l’individuazione di 191 lavoratori “in nero”, per il mancato assolvimento, da parte dei datori di lavoro, degli adempimenti di carattere previdenziale e assicurativo previsti per i lavoratori e di 43 lavoratori per i quali sono risultate delle irregolarità; inoltre, sono stati segnalati 25 titolari d’impresa all’ufficio Provinciale del Lavoro per violazione in materia previdenziale. L’intensa attività di collaborazione con la locale Direzione Provinciale del Lavoro, anche alla luce del recente decreto in tema di sicurezza, si sono di fatto tradotte in una capillare attività di controllo del territorio, con servizi spesso congiunti. Per taluni di questi servizi svolti è stata adottata la misura della “sospensione del cantiere” laddove risultava impiegato personale “in nero” in misura superiore al 20% dei lavoratori regolarmente assunti (articolo 36 bis del decreto legislativo nr. 223/2006).

c. in materia di controlli strumentali circa il regolare rilascio di scontrini e ricevute fiscali, i controlli indirizzati verso esercizi commerciali ed artigianali, sia permanenti che ambulanti, a fronte di un totale di circa 3.000 controlli hanno consentito di rilevare contestazioni di irregolarità che si sono sostanziate in 1.200 verbalizzazioni. Inoltre sono stati eseguiti 9 provvedimenti di chiusura coatta di esercizi commerciali per la durata di giorni tre, disposti dall’Agenzia delle Entrate di Avellino. E’ opportuno ricordare che, secondo la normativa vigente, la chiusura viene disposta alla constatazione della quarta mancata emissione del documento fiscale nel corso di un quinquennio (l’emissione per corrispettivo inferiore equivale a mancata emissione per la parte eccedente);

d. per quanto attiene il contrasto alla diffusione in Provincia di sostanze stupefacenti e psicotrope, l’incisiva è stata l’azione della Guardia di Finanza nello specifico settore con un’attività che, oltre ad esser sviluppata in completa sinergia con le altre forze di Polizia, si caratterizza sempre più per la stretta collaborazione con le istituzioni che sono comunque chiamate a confrontarsi con il fenomeno. In tale contesto le direttrici tracciate a livello provinciale nell’attribuire uguale valenza sia alla fase del contrasto che a quella della prevenzione quali diverse facce di una stessa medaglia, si sono articolate da un lato in un una assidua “presenza” sul territorio della provincia (costante ormai nell’attività delle Fiamme Gialle di Avellino) e dall’altro in una diffusione in senso preventivo della cultura della legalità e della conoscenza dei pericoli della droga. In considerazione delle caratteristiche del fenomeno nell’avellinese, l’attività di contrasto della Guardia di Finanza è incentrata sull’intensificazione dei servizi nelle aree di maggiore “pericolosità” (varchi d’accesso alla città) e sulla distribuzione delle pattuglie in modo da “coprire” fasce orarie serali e giornate di maggiore “rischio” (fine-settimana e/o pre-festivi). Spesso i posti di controllo posti in essere dai militari in grigio-verde beneficiano dell’ausilio di unità cinofile fatte confluire appositamente da Napoli (Gruppo Pronto Impiego o Tenenza di Capodichino) o da Salerno, con conduttori e cani i cui nomi sono ormai divenuti noti anche alla popolazione avellinese per il loro infallibile fiuto. Le specifiche iniziative intraprese in tale comparto, si sono sostanziate nel sequestro complessivo di: cocaina (grammi 19), eroina (grammi 26), marijuana (grammi 76), hashish (grammi 143), crack (grammi 2), spinelli (nr. 2), piante di marijuana (nr. 70), con il ritiro di 2 patenti di guida ed il sequestro di euro 1.300,00 quali proventi dell’attività illecita e la segnalazione di 41 persone alle Prefetture – Uffici Territoriali di Governo competenti in relazione al luogo di residenza, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. nr. 309/1990, e denuncia in violazione dell’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/1990 di 9 soggetti, ignoti 4 e nr. 4 persone tratte in stato di arresto;

e. continua è stata l’attenzione riservata alla tutela ambientale, un comparto operativo esposto in misura sempre maggiore a diffuse forme d”illegalità in tale comparto assume proporzioni sempre più ampie. Un aspetto tutt’altro che marginale è la connessa evasione fiscale; infatti l’illegale smaltimento da parte delle imprese, l’occulto riversamento in siti non autorizzati, la gestione di vere e proprie discariche abusive hanno come necessario corollario la sottrazione di ingenti somme all’Erario attraverso il massiccio ricorso alla fatturazione per operazioni inesistenti. In tale periodo l’attività posta in essere si è incentrata in diverse operazioni di servizio che hanno portato al sequestro di nr. 15 discariche per una superficie complessiva di circa mq. 140.000 adibite allo stoccaggio di rifiuti, di 19 automezzi incidentati non più marcianti, in completo stato di degrado e abbandono, oltre a diversi parti di ricambio di autovetture, vecchi pneumatici, contenitori di olio esausto, materiale edile da risulta, elettrodomestici in disuso, materiale di natura bituminosa pari a circa kg. 20.000, materiale ferroso per oltre kg. 6.000, bombole arrugginite di GPL vuote, nonchè diverse tonnellate di rifiuti speciali lasciati sul terreno, il tutto in dispregio di tutte le disposizioni vigenti in materia. I servizi, sviluppati più volte anche congiuntamente a funzionari del Dipartimento Provinciale di Avellino dell’ARPAC, si sono conclusi con il deferimento all’autorità giudiziaria di 15 persone responsabili del reato di cui all’articolo 256 del decreto legislativo nr. 152/2006 recante disposizioni normative in materia ambientale;

f. la contraffazione dei marchi di fabbrica rappresenta una condotta illecita ove si concentrano ingerenze ed interessi della criminalità organizzata, rappresentando una seria minaccia per il sistema economico, industriale e sociale del nostro Paese. Anche a livello locale costituisce un obiettivo di rilievo, con interventi a tutela dell’autenticità dei prodotti industriali ma anche ed in particolare per la tutela del “made in Italy”, e soprattutto, la verifica della qualità dei prodotti messi in commercio con gli standards qualitativi imposti dalle norme, assicurando la tutela dei consumatori anche sotto un profilo della sicurezza. Complessivamente sono stati sequestrati circa 2.650 capi di abbigliamento ed accessori di varie marche (magliette, pantaloni, scarpe, cinture, borse, custodie per occhiali, occhiali, orologi, portafogli, etc.), nonché nr. 413 etichette appartenenti a varie case di moda, nr. 5 centraline contraffate per autoveicoli, 360 batterie 50 mouse contraffatti riportanti il marchio “Sony”, nr. 460 accendini contraffati riportanti il marchio “Marlboro”, nr. 821 spazzolini da denti contraffatti riportanti il marchio “ORAL B”, nr. 4 motoseghe contraffatte riportanti il marchio “STHIL” denunciati all’A.G. competente nr. 25 responsabili, per violazione degli articoli 473, 474, 517 del codice penale e dell’articolo 171 ter della legge nr. 248/2000. Per un responsabile, risultato essere privo del permesso di soggiorno, è stato emesso decreto di espulsione dal territorio nazionale;

g. il settore inerente il contrasto alla diffusione della pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica rappresenta un serio fenomeno per l’intero sistema economico nazionale. A tal proposito occorre evidenziare che l’attività delle Fiamme Gialle non si ferma al mero sequestro ma, ponendo in essere complessi accertamenti e riscontri incrociati, cerca di risalire ai responsabili della contraffazione dei CD onde bloccare all’origine un illecito commercio che danneggia autori e case produttrici; gli ultimi sequestri effettuati hanno permesso di appurare che tale fenomeno appare in costante espansione anche nella provincia irpina che si presta bene soprattutto alla commercializzazione essendo confinante con aree del napoletano che come ben noto la contraffazione è un fenomeno quasi “naturale” alimentato anche da venditori e/o corrieri spesso extracomunitari. Le specifiche iniziative intraprese in tale comparto, si sono sostanziate nel sequestro complessivo di ben 3.831 DVD, 3.172 CD musicali, 722 CD per play station, 284 CD per personal computers, 282 giochi per P.C., 120 giochi per xbox e nr. 615 DVD per PSP. Dai servizi espletati in tale comparto ne è scaturita la denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria per violazione art. 171 ter della legge nr. 633/1941 di 9 responsabili e 10 ignoti fuggitivi. Uno di tali responsabili, dopo i rilievi fotografici e dattiloscopici, è stato destinatario di un provvedimento d’espulsione;

h. il settore relativo al gioco d’azzardo e scommesse clandestine continua ad essere oggetto di una particolare attenzione in considerazione degli enormi proventi sottratti alla tassazione oltre ad aver assunto dimensioni da costituire una vera piaga sociale con ripercussioni disastrose sugli avvezzi giocatori e sulle loro famiglie. In tale periodo sono stati eseguiti molti servizi conclusi con il sequestro di 50 apparecchiature del tipo VIDEO POKER e VIDEO SLOT in quanto non conformi alla normativa vigente e, quindi, prive di regolare autorizzazione e di una somma pari ad euro 4.543,00; sono state comminate sanzioni amministrative per una somma di euro 136.097,00. I 57 responsabili, di cui uno deferito anche all’Autorità Giudiziaria, sono stati segnalati all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, al Sindaco ed alla Questura per violazione all’articolo 110 del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza; inoltre sono state sequestrate 3 sale adibite a scommesse clandestine con 21 postazioni telematiche composte da personal computers ed relativi monitors, stampanti, televisori, fax, collegati on-line a bookmakers italiani ed esteri dediti a scommesse aventi ad oggetto eventi sportivi nazionali ed internazionali, prive di alcun tipo di licenza e/o autorizzazione, nonché nr. 867 ricevute di giocate di scommesse telematiche ed oltre nr. 200 contratti di servizio relativi a giocate periodiche di clienti per la partecipazione al gioco a distanza; 7 soggetti denunciati all’autorità giudiziaria per violazione all’articolo 4 della legge nr. 401/1989;

i. le considerevoli quote di gettito che il settore delle accise assicura all’Erario hanno conferito al citato comparto impositivo un ruolo di primo piano nel quadro della politica tributaria del Paese. In tale contesto, la significativa incidenza che queste rivestono sul prezzo finale degli oli minerali, delle bevande alcoliche e dei tabacchi lavorati, continua a rendere particolarmente remunerativa qualsiasi condotta indirizzata ad aggirare la disciplina di riferimento, catalizzando anche l’interesse di organizzazioni criminali. Tenuto conto di ciò il Corpo della Guardia di Finanza assicura la propria azione di contrasto alle frodi nel settore, che sempre più frequentemente assumono proiezioni internazionali, svolgendo un piano di controllo che ha inizio sin dalla fase produttiva per arrivare a quella della commercializzazione. A tal riguardo è doveroso segnalare un considerevole aumento di prodotti consumati in frode e della conseguente accisa evasa, oltre che delle merci sottoposte a sequestro. Per il periodo in esame i numerosi controlli hanno portato alla scoperta e al sequestro di nr. 3 impianti di oli minerali ad uso privato, completo di attrezzature, serbatoio, ed elettropompe, nonché di un’autocisterna. Complessivamente il quantitativo di prodotto sequestrato ammonta a circa litri 11.000 gasolio per autotrazione ed agricolo, nr. 17 bombole piene per un totale di kg. 230 di GPL e 28 bombole vuote per un totale di kg. 330 di gpl consumato in frode. I soggetti responsabili (cinque) sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica competente per violazione all’art. 40 del decreto legislativo 504/95; inoltre, si evidenzia il sequestro di 200, tra bottiglie e fiaschi, contenenti litri 288 di alcool puro privo, per un valore complessivo di 5.000 euro, in quanto riportava i sigilli di Stato ed etichette abilmente contraffatti. Il responsabile veniva denunciato alla locale Procura della Repubblica per ricettazione e contraffazione ed uso di sigillo di Stato;

j. nell’ambito del comparto dei tabacchi lavorati esteri è sempre vigile il controllo sul territorio in tale ambito e le diverse operazioni hanno portato al sequestro di kg. 8,400 di tabacchi lavorati esteri e kg. 156,150 di tabacchi lavorati nazionali con la segnalazione all’A.G. di cinque soggetti ed il sequestro di un automezzo. Inoltre, particolare rilievo, ha avuto l’operazione che ha portato al riscontro di irregolarità per 14 distributori automatici di sigarette che sulla base di un decreto dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, a partire dal 1° novembre 2009 devono subordinare la cessione di sigarette alla preventiva verifica dell’età anagrafica dell’acquirente, che deve essere maggiore di anni 16, a mezzo controllo di un documento d’identità (tessera sanitaria e/o tesserino del codice fiscale). Nella circostanza per i 14 casi di riscontrata irregolarità, si procedeva anche all’inibizione dell’uso dei distributori automatici. E’ da segnalare inoltre che, dopo tre violazioni della stessa indole commesse in un biennio, quale sanzione accessoria, le disposizioni vigenti attribuiscono all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato la facoltà di procedere alla disdetta del contratto d’appalto di rivendita di tabacchi e/o alla revoca della gestione della rivendita. Segnalati all’A.A.M.S. 15 soggetti per violazione alla Legge n. 1293/57 e D.P.R. n. 43/1973;
l. in materia di codice della strada i controlli effettuati hanno portato all’accertamento complessivo di 378 violazioni per inosservanza alle norme sulla sicurezza, al sequestro di 22 veicoli ed al ritiro di 75 carte di circolazione e di 11 patenti di guida;

m. le funzioni di polizia giudiziaria svolte sotto la direzione dell’autorità giudiziaria, sia da parte dei reparti territoriali che dalle Sezioni di Polizia Giudiziaria istituite nell’ambito delle Procure della Repubblica, hanno portato ad oltre 2.800 controlli, alla verbalizzazione di 3.273 soggetti (di cui 398 denunciati all’autorità giudiziaria competente per reati di vario genere) ed all’arresto di 19 persone;
n. notevole l’impegno profuso dal dispositivo del servizio di pubblica utilità 117, istituito da quattordici anni, che è divenuto oramai una realtà consolidata, per corrispondere alle istanze di tutela espresse dalla collettività e teso al miglioramento dei rapporti fra contribuente e fisco. Tale servizio rappresenta la duplice volontà del Corpo da una parte di garantire la tutela di interessi di natura economico-finanziaria e dall’altra di contribuire, attraverso il controllo del territorio ed in concorso con le altre forze di polizia, al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica;

o. nell’ambito della frode nell’esercizio del commercio e sicurezza dei prodotti si segnalano varie operazioni di servizio che hanno portato al sequestro di circa 23.000 confezioni tra cosmetici, profumi, caschi, giocattoli e materiale elettrico a tutela del codice del consumo privi di indicazione e marchio CE. Deferiti in stato di libertà all’A.G. competente otto soggetti per violazione all’articolo 11 del decreto legislativo nr. 206/2005 e articolo 13 della legge nr. 689/1981. Deve sottolinearsi che in tutti i casi di sequestro vengono sempre avviati specifici accertamenti per risalire, sulla base della collaborazione con le case produttrici, la loro appartenenza a lotto per cui era stata eventualmente avanzata denuncia di furto;

p. in materia di leggi sanitarie, nel corso di un controllo nei confronti di un allevamento, sono stati sequestrati 147 animali vivi (suini, scrofe, lattonzoli e cinghiali) sia l’area ove gli stessi erano custoditi in quanto privi della certificazione sanitaria, nonché per violazione alle norme sullo smaltimento e l’immissione sul suolo e dei liquami (D.P.R. nr. 152/2006). Altra importante operazione di servizio riguarda il sequestro di 1.702 animali vivi (scoiattoli, tartarughe, pappagalli, camaleonti, criceti, roditori) protetti dalla convenzione di Washington del 1973 in quanto trasportati con mezzo non idoneo e privo di qualsiasi autorizzazione (operazione ANIMAL CAR). In merito al delicato settore in materia di rispetto delle leggi sanitarie, si segnala anche il sequestro di un deposito in Sperone (AV) di 250 metri quadri contenente 28.950 reperti costituiti da inclusioni istologiche, 686.000 vetrini di esami istologici e citologici ed oltre 400 faldoni contenenti contabilità fiscale ed esito degli esami emato-clinici riferiti a migliaia di persone dal 1989 al 2008, in quanto privo di autorizzazione sanitaria, amministrativa e di sicurezza antincendio in violazione all’articolo 89 della legge nr. 626/21994 e del D.P.R. nr. 254/2003;

q. in materia di armi ed esplosivi nel periodo in argomento con l’operazione SANTABARBARA sono stati posti a sequestro complessivamente kg. 2.087 e nr. 1.923 artifizi pirotecnici appartenenti alla IV e V categoria con la denuncia a piede libero di nr. 8 responsabili in violazione agli articoli 678 e 680 del codice penale ed il sequestro di un automezzo;

r. per quanto concerne il settore inerente la disciplina prezzi l’attività operativa espletata nella prima decade di luglio 2009, denominata operazione SOLD OUT, in concomitanza con l’avvio del periodo dei cosiddetti “saldi”, onde verificare l’effettiva percentuale di sconto praticata in occasione delle vendite straordinarie di fine stagione, hanno letteralmente “fotografato” la situazione dando corso a specifici rilievi fotografici nei confronti di diversi esercizi commerciali, individuando, a campione, negozi di abbigliamento e calzature prima dell’inizio dei cosiddetti “saldi” onde verificare il rispetto delle particolari discipline attinenti l’esposizione dei prezzi e di percentuali di sconti nel periodo delle vendite straordinarie di fine stagione. Dopo tale azione preliminare, con metodologia che ha consentito un monitoraggio certo, sono stati controllati numerosi esercizi commerciali operanti nel settore della vendita al dettaglio di abbigliamento, calzature e accessori riscontrando irregolarità nel 50% dei controlli effettuati. Nel corso di tale sono state constatate violazioni per mancata emissione dello scontrino fiscale e della ricevuta fiscale pari a oltre il 50% dei controlli eseguiti. L’attività al fine di verificare, sia all’interno che all’esterno del locale, la regolare esposizione dei prezzi, così come previsto dall’articolo 14 del medesimo testo normativo. L’attività in tal modo svolta a tutela del consumatore si traduceva nell’elevazione di 20 verbali di accertamento per un ammontare di proventi contravvenzionali per un importo complessivo di circa euro 21.000 destinati ai Comuni dove ha sede l’esercizio commerciale oggetto del rilievo;

s. nell’ambito del comparto delle frodi comunitarie l’evoluzione del bagaglio potestativo in materia di polizia comunitaria testimonia in maniera chiara ed univoca il riconoscimento della rilevanza attribuita dal nostro ordinamento giuridico al ruolo svolto dalla Guardia di Finanza a salvaguardia delle entrate e delle uscite comunitarie; la presenza delle Fiamme Gialle nell’ambito del particolare settore si è concretizzata nell’effettuazione di controlli (maggio 2007 – ottobre 2008) che hanno portato alla scoperta di indebite percezioni per euro 182.330.000,00. L’attività d’indagine, confluita in quella che è stata definita “operazione VIACOLVENTO”, ha consentito (novembre 2009) di delineare le responsabilità penali di 15 persone fisiche, tutte deferite, a vario titolo, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per l’illecita percezione di contributi pubblici a mezzo atti e documenti falsi e di dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà falsi (articolo 640 bis del codice penale).
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Nell’esecuzione di tutte le suddette attività, le operazioni di servizio che hanno avuto maggiore risalto, sono state le seguenti:

• DEVIUS così è stata denominata l’operazione che, a conclusione di una complessa attività d’indagine (1° giugno 2009) coordinata dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Sala Consilina, ha portato al sequestro di oltre 50 apparati “autovelox” – tipo Velomax, attrezzature informatiche, rilevatori ottici e fotografici, nonché copiosa documentazione amministrativa, fiscale e bancaria. Per quanto riguarda l’Irpinia, il Comando Provinciale di Avellino è stato interessato per irregolarità relative ad apparati di rilevazione VELOMAX relativamente a ben 8 amministrazioni comunali che avevano stipulato una convenzione con l’impresa che gestiva le apparecchiature, una società con sede in Desenzano sul Garda (BS). In estrema sintesi l’indagine, condotta dalla Tenenza di Sala Consilina (SA), ha interessato apparati VELOMAX di oltre 70 comuni italiani, portando alla scoperta di un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno di ignari automobilisti, ai quali sono stati comminati, negli anni 2007/2009, un totale di 81.555 verbali per presunte violazioni all’articolo 142 del codice della strada (“superamento dei limiti di velocità”), con sanzioni ammontanti complessivamente ad oltre euro 11.300.000.

• GOLDEN VALLEY così è stata denominata l’operazione che a seguito di complessi accertamenti e delicate indagini (24 giugno 2009) coordinate dalla Procura della Repubblica di Ariano Irpino e sviluppate dalla Guardia di Finanza di Sant’Angelo dei Lombardi e di Ariano Irpino hanno portato alla denuncia di 44 soggetti, 4 dei quali tratti in arresto (in Flumeri,Napoli e Grottaminarda) ed al sequestro di quasi 4 milioni e mezzo di euro per contributi illecitamente percepiti da parte di sette società aderenti al contratto di programma PATTO BARONIA GENERALISTA e ad altre forme di finanziamento agevolato (ai sensi della legge nr. 488/1992 regolante la concessione di agevolazioni a favore delle imprese che intendono promuovere programmi d’investimento e di imprenditoria giovanile). Il totale dei fondi illecitamente percepiti era destinato dallo Stato per la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi nella Valle Ufita onde favorire sviluppo economico del territorio ed incremento occupazionale;

• PERPIGNAN così è stata denominata l’operazione che, a conclusione di una complessa attività d’indagine (26 giugno 2009) coordinata dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, ha eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di un “cartello” di narcotrafficanti composto da soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta, alla camorra ed alla criminalità del litorale laziale, dediti all’importazione in Italia di grosse partite di cocaina ed hashish. La complessa attività d’indagine, denominata operazione PERPIGNAN con riferimento all’omonima cittadina dei Pirenei francesi ove gli accoliti solevano incontrarsi per stringere accordi e definire le illecite transazioni, ha impegnato le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Avellino per l’esecuzione di custodia cautelare nei confronti di un irpino;

• VIACOLVENTO così è stata chiamata l’operazione (10 novembre 2009) che ha consentito di delineare le responsabilità penali di 15 persone fisiche, tutte deferite, a vario titolo, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per l’illecita percezione di contributi pubblici a mezzo atti e documenti falsi e di dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà falsi (articolo 640 bis del codice penale). Attesa la configurazione a loro carico del reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, per quattro soggetti denunciati, è scattata anche l’emissione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere. In relazione dall’attività fraudolenta posta in essere dai rispettivi rappresentanti legali, nei confronti delle 12 società coinvolte è altresì scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria per l’applicazione delle misure previste dal decreto legislativo nr. 231/2001 (“responsabilità delle società per illecito penale degli organi apicali”) atteso il vantaggio economico scaturito a seguito dell’illecita condotta dei soggetti denunciati. Le indagini e gli accertamenti di polizia giudiziaria si concretizzavano con la scoperta di indebite percezioni per euro 182.330.000,00 concessi dal Ministero dello Sviluppo Economico ed al sequestro di 7 parchi eolici;

• BET così è stata soprannominata l’operazione che il 26 febbraio ed il 15 aprile 2010, a conclusione di una complessa attività d’indagine in tema di gioco clandestino e d’azzardo, sviluppata con l’A.A.M.S. – Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha portato all’individuazione di cinque agenzie di raccolta-scommesse che operavano apparentemente in modo legale ma in realtà in assenza di qualsiasi autorizzazione. L’attività congiunta ha permesso di riscontrare numerose irregolarità alla legge nr. 401/1989 in quanto alcuni di tali esercizi sono risultati essere privi delle autorizzazioni necessarie a svolgere l’attività organizzata di raccolta o accettazione di scommesse. Nel suo complesso l’attività ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di 6 soggetti ed al sequestro di ben 18 postazioni per personal computer e di un’apparecchiatura da intrattenimento del tipo SLOT MACHINE, oltre che alla contestazione di violazioni amministrative per ulteriori 12 apparecchiature da intrattenimento installate senza preventiva comunicazione;

• CAMALEONTE invece è l’operazione che il 4 marzo 2010 ha portato in luce una truffa per oltre 3 milioni di euro di contributi regionali destinati a persone non autosufficienti colpite da gravissime malattie. I meticolosi accertamenti sviluppati dalle Fiamme Gialle permettano di rilevare come sul conto intestato all’identità fasulla vi fossero non solo i mille euro oggetto della prima “truffa” ma anche tracce di movimentazioni d’ingenti capitali, un flusso di denaro da e per altri conti, anch’essi intestati a soggetti fittizi, per un volume superiore ai 2 milioni di euro. L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento si concludeva con l’esecuzione di 4 misure cautelari e la notifica di avvisi di garanzia nei confronti di altri quattro indagati per truffa, falso e riciclaggio;

• PRIMO MAGGIO è l’operazione che si inserisce nel più ampio contesto d’intensificazione dell’attività a contrasto della diffusione di sostanze stupefacenti in provincia che nel corso di posti di blocco effettuati in corrispondenza del caselli autostradali di Avellino e Benevento dell’A-16, hanno portato al sequestro di sostanze stupefacenti nei confronti di giovani con la segnalazione alla Prefettura come abituali assuntori ai sensi dell’articolo 75, nonché, in alcuni casi, anche la denuncia all’autorità giudiziaria per la violazione di carattere penale prevista dall’articolo 73 del D.P.R. nr. 309/90;

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