Crisi al Comune, la sezione cittadina dell’Udc: “ma quando le risposte ai cittadini?”
Pubblicato in data: 21/4/2011 alle ore:09:00 • Categoria: Politica, Udc •La sezione atripaldese dell’UDC intende esprimere sconcerto e preoccupazione rispetto alla crisi politico amministrativa che sta interessando la maggioranza di centro sinistra in seno al Consiglio comunale.
Dopo ben quattro anni contraddistinti da scarse ed irrilevanti iniziative a favore dei cittadini e da un monotono riferimento alle emergenze finanziarie, imputate peraltro genericamente e demagogicamente alle precedenti amministrazioni, l’unica cosa che l’Amministrazione di centrosinistra riesce a proporre agli atripaldesi, nel guado dell’attuale crisi, è costituita da un ulteriore anno di sofferenza ed abbandono al proprio destino.
Al cospetto di ciò l’UDC intende stimolare il popolo dei moderati e la politica atripaldese a dare un colpo d’ala in vista delle prossime amministrative.
I cittadini, infatti, si chiedono: ma da quanto tempo Atripalda non sogna più? Da quanto tempo la città non ha un progetto? Da quanto tempo la politica non ne offre uno? Da quanto tempo i moderati sono opposizione
Ad Atripalda chi dovrebbe far politica litiga: da vicino, a distanza, a mezzo stampa. Cives da un lato, PD dall’altro!
E’ arrivato il momento di uno scatto di orgoglio e, perché no, anche di un sogno! Serve dare un buon motivo ai cittadini per andare a votare; non si può più tirare a campare.
Occorre interpretare un’alternativa per offrire una prospettiva vera, affrancandosi in maniera netta dal presente.
L’UDC vuole offrire ai cittadini un’idea di cambiamento: sfidare le passività, le rassegnazioni, l’indifferenza, il fatalismo e costruire i punti di riferimento di una nuova stagione di governo urbano che dia centralità al valore dello spazio pubblico, per garantire luoghi di affermazioni di cittadinanza; considerare la parola cultura non come un cartellone di eventi estivi, ma l’investimento nelle infrastrutture del sapere (biblioteche, spazi pubblici destinati alle associazioni); prestare attenzione alle galassie di energie creative che si muovono nella città; coinvolgere i cittadini in una politica di raccolta differenziata dei rifiuti e, soprattutto, di riduzione degli stessi; riscrivere il modello delle politiche sociali per estendere la platea dei destinatari; eliminare l’area di discrezionalità delle decisioni; disarmare il potere clientelare del politico di turno; considerare la mobilità sostenibile non un fastidioso adempimento, ma un investimento convinto sulla qualità della vita; far sentire i cittadini atripaldesi soggetti di diritti e non beneficiari di favori; allargare la partecipazione dei cittadini; abbattere le barriere comunicative, dando conto periodicamente dell’attività svolta; immaginare strumenti inediti di rappresentanza e di governo oltre quelli previsti dallo Statuto; dimostrare con gli atti di voler premiare capacità e merito attraverso il ricorso sistematico ad avvisi pubblici di selezioni delle competenze professionali, spesso mortificate nello spazio asfittico e deprimente dell’attesa di un’attenzione di favore; ricreare armonia in seno alla macchina amministrativa perché Atripalda può e deve ritornare una cittadina che vanti il primato nella qualità dei servizi.
Questo è il sogno politico che l’UDC vuole realizzare insieme ai cittadini, al di là di crisi politiche di cui non si comprende la causa né lo scopo e che, pertanto, non interessano la comunità.
Sezione UDC di Atripalda
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