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Consorzio Agrario, via libera alla proroga delle attività di rilancio della storica struttura

Pubblicato in data: 6/8/2011 alle ore:10:39 • Categoria: Attualità

consorzio-agrario-atripaldaIl Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la proroga del periodo sperimentazione semestrale per le attività finalizzate al rilancio del Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno Napoli e Avellino, affidato al progetto proposto dal nuovo commissario Giovanni Tomo nominato dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole con decreto del 23 marzo 2010.
A seguito del parere favorevole espresso dal Comitato di Sorveglianza in considerazione della decisa svolta rispetto alle criticità del passato, l’Autorità di Vigilanza, con provvedimento del 5 agosto 2011 ha autorizzato quindi un ulteriore periodo di sei mesi per valutare le potenzialità commerciali a regime della storica struttura sorta agli inizi del ‘900 operante sul mercato dell’agricoltura delle tre provincie di riferimento, così importanti per la specificità delle colture e degli allevamenti.
Dopo aver risolto i problemi strutturali della rete agenziale, che con fenomeni fin troppo frequenti e diffusi di infedeltà ed insolvenza spesso gestiva in realtà un proprio mercato parallelo, attraverso la nuova formula delle commissionarie e la riorganizzazione delle attività della sede amministrativa e di coordinamento generale, è stata progressivamente avviata la riapertura delle sedi territoriali stipulando nuovi contratti con gli ex agenti che hanno creduto nel progetto consapevoli delle nuove regole ben più stringenti nell’interesse di tutti gli attori coinvolti e della collettività.
Altrettanto importanti sono stati gli interventi per la riorganizzazione del personale e delle procedure della sede, raggiungendo criteri di efficacia e di efficienza ben più significativi.
In questi sei mesi di sperimentazione sono stati ripristinati i livelli occupazionali e sono state riaperte 11 delle 26 sedi territoriali, frutto di una attenta selezione tra i vari gestori più motivati e liberi dai condizionamenti del passato; attraverso l’Autorità Giudiziaria stiamo inoltre progressivamente rientrando in possesso di altre sedi tutt’ora in mano di ex agenti che ci consentiranno di riattivare la più ampia presenza territoriale; stiamo inoltre cercando di porre le basi per una rete di venditori svincolata dalla classico concetto spesso abusato della sede territoriale, che tuttavia storicamente assicurava il rapporto fidelizzante con l’agricoltore locale, proponendo in abbinamento una formula assolutamente innovativa per il settore dei Consorzi Agrari attraverso l’utilizzo della capacità logistiche e di stoccaggio dei magazzini centrali e ciò per incrementare vieppiù la nostra presenza.
Per questo motivo abbiamo avviato una importante ricerca di personale ma, nonostante la crisi, abbiamo riscontrato serie difficoltà a trovare persone dinamiche ed interessate a mettersi concretamente in gioco.
Il principale obiettivo di questa fase di proroga della sperimentazione: la conferma della credibilità della struttura e della consapevolezza degli attori coinvolti che siamo di fronte ad una nuova realtà che vive della storia dei Consorzi Agrari ma con un nuovo dinamismo attraverso il quale incrementare la nostra presenza territoriale per la ripresa dei volumi di lavoro che grazie alla capillare presenza sul territorio ed alle forti sinergie conseguenti gli ottimi rapporti che abbiamo con le Organizzazioni professionali (Coldiretti, Confagricoltura, Cia) possono essere espressi.
In un momento nel quale le aziende sempre più spesso chiudono, il progetto prevede quindi una riqualificazione significativa dello storico ruolo voluto dal Legislatore dei Consorzi Agrari che, come sappiamo, sono strutture presenti su tutto il territorio nazionale ed in tal senso si sta lavorando anche ad una proposta di concordato per il soddisfacimento dei creditori mediante incisive azioni di recupero credito e di impulso per le attività legali di recupero crediti.
L’importante è stato quindi cambiare le regole del gioco, per rendere dinamica e competitiva una struttura secondo le nuove regole del mercato ben lontane dalle criticità del passato.

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