sabato 20 aprile 2024
Flash news:   Cambia la modalità di raccolta dei rifiuti ad Atripalda I vigili del fuoco recuperano un cagnolino dal letto del fiume Sabato Arresti ex sindaco Festa, ecco la nota della Procura di Avellino La Procura dispone gli arresti domiciliari per il sindaco dimissionario di Avellino Tragedia in via Appia, ventottenne di Mugnano muore stroncato da un infarto dopo una cena Restituzione deleghe Mazzariello, l’ex sindaco attacca: «l’amministrazione non ha visione e progettualità» Francesco Mazzariello restituisce le deleghe ai Lavori Pubblici e al Pnrr nelle mani del sindaco Paolo Spagnuolo La Scandone sconfitta a Piazza Armerina Avellino-Benevento, stasera lo stadio “Partenio-Lombardi” è sold out L’atripaldese Tonia Romano si ritira dall’Isola dei Famosi

Crisi Italia, nota di Luca Criscuoli “Le macerie”

Pubblicato in data: 31/10/2011 alle ore:15:52 • Categoria: Politica

crollo_borseLe macerie ci sono già Il quadro medi(ati)co della crisi assume sempre di più i contorni di una “trama” cinematografica a cui noi, tutti, indistintamente,stiamo assistendo nella più assoluta impotenza. Le macerie su cui siamo seduti vengono spacciate per una condizione superabile con le giuste mosse finanziarie. Il messaggio è chiaro e ripetuto come un “mantra” dall’informazione di regime che oramai ha allungato i suoi tentacoli anche, e purtroppo, nel web che con sempre maggiori difficoltà riesce a garantire l’informazione libera. Nessuno , nel quadro politico nazionale, è capace di dire l’unica verità che riporterebbe le persone sul piano della realtà e che ridurrebbe di molto l’angoscia che sempre di più cresce negli strati più deboli della società. La verità di cui parlo , che è così evidente da far sospettare che le persone siano veramente addormentate, è che il sistema è fallito, da qualsiasi punto lo si voglia guardare ed analizzare. L’economia è diventata materia di discussione all’ora di pranzo per le famiglie, i TG si sono attrezzati a dovere per educare il popolo al nuovo linguaggio. Le frecce della borsa cominciano a coincidere con le frecce che indicano “l’umore” dell’opinione pubblica. La morbosità del popolo si sposta con velocità dalle lettere (misteriose) della BCE a quelle di Maria De Filippi, tralasciando che da un momento all’altro potrebbe materializzarsi nella cassetta della posta una lettera di licenziamento o una lettera della banca. In tutto questo si consuma il concetto di obiettività di giudizio sulle vicende che si susseguono , vicende che spostano ed innalzano il livello di sopportazione di larghi strati della società sempre più in sofferenza. La gente non sa che a breve ” la politica del nuovo buco alla cintura” non sarà più teoria, metafora , ma regola per la maggior parte della società civile. E intanto c’è un paese reale che crolla , perché il territorio non resiste più alla ferocia della mano umana e dei piani regolatori che devastano gli equilibri naturali e che lasciano i cittadini in un pericolo costante. Si badi bene che ciò accade a tutte le latitudini, non è solo un limite del sud mangiasoldi arretrato e mafioso. Siamo di fronte all’unico risultato ottenuto dall’azione dei partiti che per anni, e sempre con la stessa intenzione di fondo, ha messo in pratica lo svuotamento della missione della Politica a vantaggio degli interessi corporativi, con lo spostamento dei privilegi e della ricchezza verso i grandi capitali, i grandi investitori. Questi ultimi sono i veri regolatori delle nostre vite, i governi sono diventati invece il braccio armato di un conclave di finanzieri che decide le sorti delle nazioni. L’Italia non viene derisa dai francesi e dai tedeschi perché Berlusconi non è credibile (ciò sarebbe di facile soluzione mandandolo a casa), ma perché è evidente l’incapacità complessiva della politica italiana di trovare ricette efficaci. La derisione è figlia anche di un opposizione fatiscente nel paese e nel parlamento. E’ infatti innegabile che le macerie sono anche all’interno dei partiti. Succede nel PD dove , nel momento stesso in cui si alza il vento delle forze giovani, esplode la visione stalinista e violenta di Bersani riportando la Sinistra su posizioni molto simili a quelle che ebbe il PCI negli gli anni ’60 e ’70. Renzi non andrà da nessuna parte, i giovani di cui parla e di cui vorrebbe essere portavoce sono in realtà già vecchi, come le loro idee. Vecchi che nel momento più caldo , nel momento in cui la violenza e la ferocia del Sistema Capitalistico si manifestano , riescono a malapena ad indignarsi e diventare un movimento adatto alle telecamere e alle leggi del mercato, cucendosi addosso il vestito dell’alternativa (di plastica) di società. Un partito che si propone come prossima guida di governo ma che usa le stesse ricette della destra, anzi, ne suggerisce le strategie, le linee guida ,offrendo pietre miliari della sua deriva neoliberista: basterebbe ricordare “la Bozza Violante ” e il DL del Sen. Ichino. Quest’ultimo è il simbolo perfetto di ciò che ci aspetta col prossimo governo di Centrosinistra: il colpo definitivo allo stato sociale italiano, quello che per anni era stato un fiore all’occhiello , e che aveva consentito di sopportare le negligenze della politica centrale. Quindi arriviamo al Centrodestra, al PDL , anch’esso diviso (divisioni prevedibili dato l’assortimento antropologico presente al suo interno) ed agonizzante, che sta ancora insieme finchè “il Capo ce la fa”. La Lega? Ha già esaurito il suo tempo e la sua credibilità (lo dissi in tempi non sospetti che avrebbe perso molti voti). Chissà che non sia la Sinistra a riportarli in auge? Nessuno oserà fare il primo passo; Fini aveva provato a fare la rivoluzione, con lo “sprone occulto” di D’Alema (ancora tu!…), ma ha finito per diventare il Presidente della Camera del Gossip all’italiana. Ma ora, di fronte ad una possibile alleanza anti Berlusconi/Lega che parte da Fini, per passare da Casini e Rutelli, fino a Di Pietro, Bersani, e infine Vendola, quale prospettiva si apre per l’Italia? Come si esce dal Ventennio della Seconda Repubblica? Tutti insieme allegramente, senza un programma, senza una prospettiva, dove la parola d’ordine sarà licenziamento e sudditanza alle regole delle banche europee, quindi nuovi padroni che nessuno ha mai eletto ma che hanno il potere di distruggere uno stato e far finta di tenerlo in vita. Fanno passare l’Italia come la pecora nera , ma non dicono che la Francia sta solo un pò meglio di noi, e che la minaccia della bancarotta italiana non sta in piedi perché altrimenti significherebbe fallimento dell’economia europea giacchè i nostri debiti se li sono comprati un pò tutti. Berlusconi sta per voltare pagina, cavalcherà l’onda dell’euroscetticismo arrivando, come spesso ha saputo fare in passato, alla pancia degli italiani, ai suoi istinti reconditi. Dall’altra parte, dalla parte dei “conservatori democratici”, si perseguirà la strada dell’assoluto e definitivo assoggettamento alle regole europee, nascerà il “Neo-socialismo Finanziario” che in un sol colpo cancellerà tutte le regole democratiche , tutti i diritti, conquistati duramente, nel secolo scorso. Scuola Pubblica , Sanità e Lavoro saranno definitivamente sacrificate sull’altare del libero mercato. Intere e sterminate fasce delle popolazioni italiane ed europee dovranno fare i conti con la ferocia della tirannia finanziaria. Tutto avverrà gradualmente, non ci diranno niente, e alla fine smetteremo anche di stupircene, di rammaricarcene, le genti si accontenteranno della propria dose giornaliera di menzogne , di droga mediatica. Con il “consenso migliorista” del “Paladino della Costituzione” che intenerisce il popolo e firma le leggi senza colpo ferire. E poi , forse, sarà la fine, o nuovo inizio.

Luca Criscuoli
( ASS. Asinistra – Atripalda)

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *