Casse in rosso al Comune, dopo l’estate il bando per la vendita del mercatino di piazzetta Alpini d’Orta
Pubblicato in data: 20/7/2012 alle ore:23:30 • Categoria: Attualità, Comune •Casse in rosso al Comune di Atripalda, l’Amministrazione mette in vendita il mercatino rionale di piazzetta Alpini d’Orta (foto).
La giunta Spagnuolo, approvato lo schema del Bilancio previsionale 2012, punta a coprire i debiti fuori bilancio di 463mila euro (legati a sentenze che vedono soccombere il Comune) attraverso l’alienazione del patrimonio comunale con la vendita del mercatino rionale di piazza Alpini d’Orta. Il centro commerciale di via Caracciolo sarà messo in vendita per circa 616mila euro. Il bando sarà pubblicato dopo l’estate ed ognuno dei 11 box da 25 mq. sarà messo in vendita per un importo di 35mila euro, fatti salvi i diritti degli attuali assegnatari sui quali sono in corso controlli per verificare eventuali morosità nei pagamenti del canone di locazione dei locali. Il mercatino rionale è un immobile ubicato in una zona che negli ultimi anni ha subito un notevole sviluppo commerciale ed è costituito da un piano terra della superficie complessiva di mq. 770 destinati ad 11 locali adibiti a box commerciali, di cui n. 8 di mq 26 e n. 3 di mq. 52 n.2 locali a bagni, n.2 locali adibiti a deposito. Ad effettuare la stima l’ingegnere capo dell’Utc, Silvestro Aquino (qui sotto pubblicata).
RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALLA STIMA DEL MERCATINO RIONALE
Il mercatino rionale è un immobile ubicato in piazza Orta, in una zona che negli ultimi anni ha subito un notevole sviluppo commerciale, ed è costituito da:
– un piano terra della superficie complessiva di mq. 770 destinati da 1 1 locali adibiti a box commerciali, di cui n. 8 di mq 26 e n. 3 di mq. 52 n. 2locali a bagni,n. 2locali adibiti a deposito e di una superficie comune di mq. 406 ( compreso bagni comuni e depositi) Per la suddetta struttura si è proceduto ad una stima avente una destinazione commerc iale ( ma gazzini).
Per la stima sono stati ttilizzati i valori unitari di mercato riportati nell’Osservatorio Mercato Immobiliare redatto dall’Ageruia del Territorio con riferiment o al 2″ semestre 2012 .
Si è tenuto conto, altresì, dei seguenti elementi estimativi:
* Zona ubicazione :periferica;
+ Stato conservativo : normale .
Sulla scorta di quanto innanzi esposto si è ritenuto congruo attribuire all’immobile oggetto
di stima i valori di mercato appresso riportati:
a) 800 €/mq., per i locali con destinazione magazziro, relativo al valore medio desunto
dall’OMI per immobili destinati a negozi di cui alla scheda allegata.
Con l’applicazione dei parametri sopra descritti si è pervenuti, per f immobile oggetto di
stima, ai seguenti valori complessivi:
locali con destinazione commerciale:
€. 800,00 x mq. 26 : €. 20.800,00 x n. 8 : €. 166.400,00
€. 800,00 x mq. 52 : €. 41.600,00 x n. 3 : €. 124.800,00
Per Ie aree coperte comuni si è proceduto ad una valutazione sempre di 800 €/mq : €. 800,00 X mq. 406: C 324.800,00
Costo totale: €. 166.400,00 + €. 124.800,00 + €. 324.800,00 = €. 616.000,00
Tanto si doveva
Atripalda 2luglio 2012
Il Responsabile del Procedimento Il Responsabile del 3 Settore
(Geom. Vincenzo Caronia) (Ing. Silvestro Aquino)
e i locali del centro storico?
che da tempo nessuno paga il fitto che fine fanno?
ma chi se li compra a questi prezzi……..
ilocali al centro storico non si toccano… i box a via san lorenzo uguale …..le aree coperte comuni valutate ad 800 €/mq questi si che sono computi estimativi fatti bene……come si fanno a comprare le aree comuni…che scienza
Vorrei porre 2 questioni:
1- La stima dell’UTC attesta che lo stato di conservazione è “normale”, dimenticando che lo stato di normalità è frutto del lavoro di Tarzan, al secolo Franco Ragucci, che lavorando per 2 mesi ha rimesso a nuovo il mercatino, incrementandone il valore. Suggerisco a Tarzan di quantificare la differenza tra lo stato “normale conservazione” e “pessima conservazione” citando il comune in giudizio.
2- prima di mettere in vendita il mercatino, i nostri amministratori dovrebbero sapere che parte del bene che intendono alienare è posto sotto sequestro giudiziario, persistendo in questo stato da circa 10 anni, senza che nessuno avesse mai chiesto il dissequestro.
È grave che l’UTC abbia dimenticato una vicenda così grave (ancora in fase di giudizio) omettendo la citazione nella perizia. L’acquirente si sarebbe trovato un bene sequestrato, con pesanti lievitazioni dei costi (dissequestro, azioni giudiziarie, recupero credito)