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Date spostate per i festeggiamenti di San Sabino, lettera aperta di Manlio Berardino al Comitato Festa

Pubblicato in data: 14/9/2012 alle ore:12:23 • Categoria: Attualità

san-sabino-in-chiesaLettera aperta di un cittadino:

Dalle pagine del settimanale “Il Sabato” del 7 settembre u.s. gli atripaldesi sono stati informati dal Comitato festa di S. Sabino che il rito – retrocesso a usanza ad exusatio non petita…, dell’alzata del Pannetto di S. Sabino è soltanto “un atto simbolico che anticipa la festa del “Santo Patrono” e che lo spostamento della data della cerimonia dal 16 agosto (giovedì) al 19 (domenica) era l’inizio di adeguamento alle prossime feste religiose che si svolgeranno soltanto di domenica!
Ma il Comitato: dal Presidente al Coordinatore, dai membri al Coordinatore onorario, pensa veramente che gli atripaldesi siano diventati così allocchi da accettare supinamente una tale offesa alla loro intelligenza? Già il 9 febbraio scorso, allorquando il rito della processione è stato superficialmente trasferito alla sera c’erano state flebili proteste soffocate dalle preoccupazioni per le abbondantissime nevicate. Orbene, si comprendono l’imbarazzo e le difficoltà del Comitato e del Parroco (Don Enzo non me ne voglia) nel dover giustificare le ragioni che li hanno indotti a manomettere, per ben due volte in questo anno, una tradizione ultracentenaria senza il consenso della collettività e nel silenzio assordante delle Istituzioni: Congregazione, Amm.ne Comunale, Consiglio diocesano, Pro loco e Associazioni varie. Non sarebbe stato più corretto ammettere di aver commesso, in buona fede un grave errore cioè di aver sottovalutato l’attaccamento degli atripaldesi ad una tradizione ultracentenaria perpetuata nei secoli e trasmessa con fede genuina dai loro avi? Una delle ultime alla quale noi tutti atripaldesi siamo visceralmente legati e nella quale ci riconosciamo tutti, credenti e non credenti piuttosto che arrampicarsi sugli specchi fino ad offendere la ns. modesta intelligenza accampando giustificazioni peregrine? Non trattasi di velata polemica caro Direttore né di “chiacchiere di marciapiede”, bensì di opportuna rivendicazione per riappropriarsi del proprio passato irresponsabilmente manomesso! Sappiamo tutti quale importante valore rivesta sul piano della crescita educativa e civile delle future generazioni il valore del rispetto delle tradizioni soprattutto in un contesto alquanto disgregato quale è il ns.
Egr. Comitato di S. Sabino: il 9 febbraio la statua del Santo Patrono, qualunque fossero le condizioni atmosferiche, veniva immancabilmente portata in processione lungo le strade cittadine unicamente e soltanto dopo la celebrazione della Messa “cantata” delle ore 11,00. Il pannetto di S. Sabino veniva inderogabilmente alzato il 16 agosto. Il resto sono soltanto “chiacchiere di Comitato”. Quelle citate sono due tradizioni che fanno parte della storia e della cultura del ns. paese. Gli atripaldesi lontani dalla propria città rivivono col cuore e con nostalgia le ore e i momenti di queste celebrazioni. Ricordiamoci tutti di quando il compianto Mons. Don Raffaele Aquino, assente dal paese il 16 agosto per motivi vari, partecipava alla funzione da lontano, facendosi raggiungere telefonicamente al momento degli spari che seguivano l’alzata del Pannetto. E’ vero cav. Uff. Gennaro Marena, ancora coordinatore onorario del Comitato? Al quale Comitato vorrei suggerire di non lamantarsi e di non accusare i cittadini atripaldesi di scarso entusiasmo, di ingratitudine, di poca generosità nelle offerte. Il vostro impegno è encomiabile però siete in errore quando pensate che senza di voi i festeggiamenti non si farebbero. In alcune occasioni, secondo il mio modesto parere, è meglio non fare, che fare male – Avellino docet -. Non è vero che gli atripaldesi sono ingrati, no, non è vero! Vi siete mai chiesto serenamente e seriamente il perché la gente – me compreso – si rifiuta di concorrere ed è sempre meno entusiasta e giudica sempre più negativamente il vostro operato? Avete voi e/o chi vi ha preceduto mai consultato i cittadini sugli spettacoli da realizzare? Sulla partecipazione all’elezione dei componenti dei Comitati? (Si continua a designare dall’alto pochi “unti” dal signore e, quindi, non se l’abbiano gli attuali degnissimi membri-proni ai desiderata del Grande Capo), è stato mai presentato pubblicamente un bilancio certificato degli incassi e delle spese? Questo è il risultato che voi stessi (mi riferisco, anche e soprattutto ai vs. predecessori) che avete ottenuto. Mi fermo qui, dichiarandomi disponibile per ogni ulteriore chiarimento! Con l’occasione, sostituendomi una volta tanto a chi di dovere, ricordo anche ai concittadini che lo avessero dimenticato, che domenica prossima 16 settembre, ricorrendo il quattrocentesimo anno dalla ricognizione e dalla traslazione del corpo di S. Sabino Vescovo e di S. Romolo Diacono, nella Cripta, sarebbe opportuno e giusto festeggiare anche questo avvenimento tutti insieme
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Manlio Berardino

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8 risposte a “Date spostate per i festeggiamenti di San Sabino, lettera aperta di Manlio Berardino al Comitato Festa”

  1. enrico ha detto:

    Apprezzo questa lettera per il coraggio e il desiderio con cui è stata scritta, ma penso che se purtroppo ci sono delle evenienze (come la neve a febbraio oppure sicuramente il 16 agosto perché non credo che il tutto sia stato architettato per adeguarsi alle festività di domenica) non possiamo fare come abbiamo sempre fatto solamente perché c’è la tradizione. Sappiamo benissimo quali incidenti avrebbero potuto esserci. Il vero problema non è la manomissione degli eventi: DI TUTTO QUESTO NE RISENTONO SOLAMENTE LA FEDE E IL SENSO DI UNITA’. Perché se noi veneriamo S.Sabino per fede, “ce n’amma ‘fott” se il pannetto si alza per qualsiasi causa il 19, se la processione si fa il 9 o quando si è fatta, e se noi fossimo una città unità saremmo felici in qualsiasi giorno di festeggiare il santo e di partecipare alla vita del nostro paese senza criticare sempre anche l’operato delle più insignificanti formiche. Le tradizioni DEVONO continuare ad esistere, ma noi DOBBIAMO CAMBIARE MENTALITA’. Non incolpiamo istituzioni come il comitato e la parrocchia per aver preso decisioni certamente forti ma ben riflettute: solamente speriamo e preghiamo affinché l’anno prossimo si farà di nuovo come si è sempre fatto.

  2. Andrea ha detto:

    Ma Manlio BERARDINO negli anni 70 non faceva parte del Comitato festa San Sabino. Nei suoi anni di partecipazione ha mai stipulato un rendiconto sulla festa, ha mai chiesto alla gente le opinioni sugli spettacoli da realizzare. Si vede che non frequenta i luoghi di culto, ma solo quelli della piazza dove esiste da anni critica distruttiva e mai costruttiva. Perchè se frequentasse la domenica la chiesa di Sant’Ippolisto ascolterebbe i continui inviti del parroco a giovani, associazioni e a gente libera da ogni impegno a per far parte del Comitato Festa.
    Nessuno caro Manlio ti vieta di ritornare, anzi sono sicuro che i componenti del Comitato, vista la tua esperienza ultradecennale ti affiderebbero un incarico importante, tale da diminuire il tuo tempo libero a criticare, e aumentare quello a lavorare, visto che da anni sei in quescenza. Una giusta occasione per essere “unto” anche tu senza essere un raccomandato del Grande Capo. Come mai hai atteso sette mesi per criticare il rinvio del 9 febbraio, non lo potevi evidenziare in altre occasioni, lo hai aggiunto ad un’altra critica estiva da marciapiede. In riguardo ai tempi del passato ti rammendo che in qualche occasione del 16 agosto non mancava solo Monsignore, ma anche il presidente e qualche accompagnatore, loro erano abituati in quegli anni e in quei giorni ad organizzare la gita di ogni anno………….
    Caro Manlio chi parla come un disco incantato, e non sa ascoltare, si specchia nelle proprie ansie e si impoverisce.
    Chi ha tempo libero, ha ancora tempo per cambiare.

  3. sibilla ha detto:

    Sono ATRIPALDASE da varie generazioni. In S.SABINO ho una fede immensa.Il Santo chiama in citta’ tanti Atripaldesi che vivono sparsi per il mondo, vengono solo per la festa, a febbraio, nonostante l’abbondante nevicata, si sono avventurati e delusi sono andati via non potendo partecipare alla processione che pensavano sempre dopo la messa cantata del mattino a mezzogiorno. Don Raffaele Aquino e poi don Antonio Testa hanno tenuto la tradizione sempre viva! Ricordo negli anni ’60, ero molto piccola, la neve era davvero tanta ed impossibile, senza nemmeno la corrente, ma le messe al buio si officiarono e preciso mezzogiorno smise di nevicare “O VIECCHIARIELLO” (come noi atripaldesi usiamo chiamare IL SANTO PATRONO) uscì. NON CI IMPORTA NULLA “IL PATRONO SI FESTEGGIA IL 8/9 FEBBRAIO E IL 16 SETTEMBRE” Monti puo’ andare al paese di pulcinella non ci interessa! Noi atripaldesi questi giorni vorra’ dire che ci prenderemo le ferie, ci daremo malati, in qualche modo faremo ad essere per strada ad accogliere S.SABINO E SAN ROMOLO!

  4. Giovanni D'Agostino ha detto:

    COMITATO FESTA SAN SABINO

    Egregio Direttore,
    il Comitato Festa al termine dei festeggiamenti risponderà con un comunicato stampa alla lettera aperta inviata alla vostra redazione giornalistica.
    Il Coordinatore dei Festeggiamenti
    Giovanni D’Agostino

  5. enrico ha detto:

    “NON CI IMPORTA NULLA IL PATRONO SI FESTEGGIA IL 8/9 FEBBRAIO E IL 16 SETTEMBRE”. E poi? PASSATO O SANTO E’ PASSATA A FESTA? SAN SABINO SI FESTEGGIA SEMPRE: IN QUESTI GIORNI SI DEVE SOLTANTO FARE LA FESTA CIVILE E FARE LE MESSE SOLENNE/TRIDUI, MA POI SI FESTEGGIA OGNI GIORNO, se uno ha fede. Poiché si è trattato di rimandare soltanto la festa civile, NON CREDO CHE LA VERA ESSENZA DELLA FESTA E’ STATA MANOMESSA.

  6. Cittadino ha detto:

    Personalmente non trovo per nulla offensivo il contenuto della lettera aperta sopra riportata. Certo solleva delle questioni, “molto delicate”, che spero vengano “tutte” chiarite nel comunicato stampa
    dal coordinatore junior.

  7. manlio ha detto:

    rispondo ad Andrea esclusivamente per chiarire che io non ho mai partecipato ad alcun comitato di San Sabino e pertanto il commento non e’ pertinente

  8. Andrea ha detto:

    Caro Manlio in una mostra fotografica realizzata della Pro Loco del 2006 in occasione della festa di San Sabino tra “gli scatti d’epoca ” vi erano più di una foto realizzate intorno agli anni 70 insieme a Monsignore e tanti altri componenti del Comitato come Giuseppe Moshella, Fernando Amoroso, Gennaro Marena, Mimì Losco, Luigi Giacobbe e Giuseppe Leone, oggi molti di questi non più tra noi. Allora se non facevi parte del Comitato era senz’altro un Consigliere Comunale e un Consigliere Comunale è più rappresentativo di un componente di un Comitato Festa.
    Erano gli anni del Dott. Alvino. Quindi il mio commento per me, resta pertinente e invariato perchè va letto fino in fondo.

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