Festività di San Sabino, stasera si rinnova la tradizione dei falò non senza delusione dei fedeli. Domani processione in mattinata, nel pomeriggio messa con il vescovo e Santa Manna. FOTO
Pubblicato in data: 8/2/2014 alle ore:15:00 • Categoria: Attualità, Cultura •E’ la sera dei falò di San Sabino. Alle ore 19.30, in piazza Umberto ( nelle Foto la preparazione del falò), sarà acceso dal sindaco Spagnuolo e benedetto da Don Enzo De Stefano il grande falò in onore del Santo Patrono. Una tradizione secolare che si tramanda negli anni che dallo scorso anno però rischia di essere giunta al capolinea.
Non ci sarà infatti, come tutti gli anni, la gara tra i vari quartieri nell’allestire quello più grande, segno della devozione verso il Santo.
Le limitazioni imposte (richiedere autorizzazione sindacale ed utilizzare solo ed esclusivamente legna vergine da ardere non trattata certificata da documentazione, niente scarti e rifiuti dei lavori dei campi e delle potature) ha spento gli entusiasmi e la passione degli atripaldesi.
Oltre a quello di piazza Umberto, sono 5 le altre richieste: piazza Vittorio Veneto (organizzato dalla Confraternita di Santa Monica) piazza Tempio Maggiore (dinanzi la chiesa madre di S.Ippolisto), quello della Misericordia a via Pianodardine, quello della Pro Loco a contrada San Gregorio ed infine quello dei Boy Scout a rampa S.Pasquale.
Si parte alle ore 18.30 con una gara podistica non agonistica “Quattro passi per Atripalda” organizzata dall’associazione sportiva “Acsi Sport 2000” di Sergio Argenio.
Ad allietare la serata, dopo l’accensione, musica e balli con le allieve della scuola “La Dance” di Elena Capozzi che seguiranno una coreografia dal titolo “Le popolane”. A seguire, dalle ore 21 si balla con dj Rico.
Domenica mattina invece, alle ore 12, Solenne processione con le statue di San Sabino Vescovo e San Romolo Diacono.
Alle ore 17.30, presso la chiesa madre di S.Ippolisto Martire, Solenne Concelebrazione Eucaristica con il vescovo di Avellino, Francesco Marino.
A seguire infine, Don Enzo De Stefano, distribuirà ai tantissimi fedeli la Santa Manna, altra antichissima tradizione. Il parroco segna la fronte dei fedeli con un liquido benedetto che si dice sia il sudore delle ossa di S.Sabino.
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