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Consuntivo e Decreto Sviluppo: gli inciampi di Spagnuolo. La nota del consigliere La Sala

Pubblicato in data: 29/6/2014 alle ore:18:19 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica
consiglio-comunale-la-salaIl consuntivo dei miracoli approda nel pomeriggio di domani (lunedì 30 giugno) nell’aula consiliare. Un consuntivo sottoposto ad una generosa cura dimagrante, e non si sa quanto invasiva, che in sei mesi (sei) ha portato il disavanzo da oltre 3 milioni e mezzo di euro agli attuali 2 milioni e duecentomila. Ci avessero pensato prima, gli aventi causa, (dirigenti, sindaci ed assessori… perché il disavanzo viene da lontano… ma non da molto lontano… diciamo 10 anni, dagli swap alla sciagurata ed onerosissima adesione al consorzio della monnezza), forse (io dico sicuramente) avremmo gestito con maggiore efficacia  il disastro della finanza locale. Ma cosa fatta…capo ha. Laurenzano & compagni, prima, e Spagnuolo & friends ora hanno cincischiato, rimosso, seppellito (sotto una coltre di dichiarazioni scritte ed orali, contraddittorie fino all’irresponsabilità politica) una situazione che diventava ogni giorno più ingestibile. Per ragioni diverse, immagino, ma in ogni caso tali da consegnare la nostra Città ad una permanente precarietà. Scrivendo una storia punteggiata di svarioni e leggerezze, con la svagata responsabilità di assessori e delegati al bilancio (spesso del pd, ma anche dell’udc ed ora non si sa di chi) e le ‘debolezze’ di funzionari e controllori, che forse solo adesso prendono coscienza di percorsi tortuosi e di procedure inefficaci. Ne è un esempio pesante la copertura ‘virtuale’ dei bilanci degli ultimi sei anni con la alienazione presunta del Centro Servizi. Chi decidesse di vederci chiaro, un giorno, nella gestione politica e contabile del disavanzo di bilancio dovrebbe registrare solo formali ossequi cartacei, semplificazioni interpretative, in un delizioso minuetto in cui le ‘responsabilità’ si affacciano e svaporano in nuvole di… cipria. Non si conosce, allo stato, il contenuto del provvedimento che la Corte dei Conti notificherà il 3 luglio a Spagnuolo Paolo, sindaco, e Volino Pasquale, revisore. Non può non rilevarsi, tuttavia, la casuale sequenza temporale della approvazione il 30 giugno del consuntivo 2013. Il tentativo, cioè, di presentarsi con le carte in ‘ordine’, alla faccia di un piano di alienazioni sostanzialmente inefficace (che in sei anni ha prodotto introiti per meno del 10% del fabbisogno), un trattativa per la cessione del Centro Servizi che definire paradossale è un garbato e pietoso eufemismo, una miracolosa ‘pulizia’ ai residui attivi e passivi che ha generato un ‘recupero’ sul disavanzo certificato di circa un milione e mezzo di euro. E francamente non si capisce perché non sia stata fatta prima: con uno zelo oggi apprezzabile, ma che pure lascia qualche dubbio sui disavanzi passati ed anche sulle più recenti liquidazioni del debito. Insomma, se si prende per buono il consuntivo di oggi, qualcuno pure dovrà spiegare  se lo erano altrettanto quelli degli anni passati. E dovrà spiegarlo prima ai cittadini (chiamati a sacrifici enormi -sempre gli stessi cittadini, poi, perché tanto chi non paga, non paga…) e poi in ogni sede amministrativa e contabile. Pare che saranno ritirati i due punti che riguardano le questioni urbanistiche ed in particolare il famoso regolamento (non necessario) sul Decreto Sviluppo e che, del Decreto medesimo ha ritardato di oltre un anno l’applicazione (circostanza alla quale pure sarà il caso di dare un’occhiata). Il rinvio, specialmente dopo il parere negativo espresso dal dirigente, arch. Giuseppe Cocchi (che tra l’altro ha formalizzato la sua rinuncia all’incarico conferitogli poco più di un anno fa, ed anche questo la dice lunga sulla lungimiranza ‘strategica’ diSpagnuolo & friends) sarebbe il tentativo estremo di mettere una pezza ad una seduta consiliare che diventa, ogni ora di più, un fastidioso inciampo sulle ambizioni politiche di Spagnuolo Paolo, l’exbravoragazzo. Che promette tutto a tutti e, nel doppio ruolo, amministrativo e politico di sindaco e responsabile provinciale di Scelta Civica, straccia accordi a suo tempo sottoscritti (è la politica, bellezza) e contratta per sé la presidenza del Cda del Piano di Zona Sociale A5, con il segretario provinciale piedìno De Blasio (pure lui in doppia…veste). Nel silenzio doloroso di un Udc (che incassa ceffoni e calci nei cabasisi, fino all’estremo sacrificio), dopo la diaspora di Barbarsi e Landi, approdati felicemente sotto la protezione sindacale e l’enigmatica presenza/assenza di Spagnuolo Geppino, i cui misteriosi disegni politici ne fanno il vero regista occulto, l’eminenza grigia (o almeno l’utile stampella) delle politiche ambiguità paoline, in questo plumbeo declino della nostra Città. Alla quale nessuno pare più seriamente, e neppure strumentalmente, interessato: impegnato com’è ad inseguire i propri luminosi destini.

Raffaele La Sala
capogruppo consiliare “Piazza Grande”
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2 risposte a “Consuntivo e Decreto Sviluppo: gli inciampi di Spagnuolo. La nota del consigliere La Sala”

  1. Emanuela ha detto:

    professore Sindaco.
    e basta

  2. observer ha detto:

    Eccellente analisi.

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