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A rischio la festa del Santo Patrono Sabino, Don Enzo lancia un appello:«spero si trovino persone di buona volontà e di idee per rinnovare questa tradizione»

Pubblicato in data: 11/7/2014 alle ore:09:50 • Categoria: Attualità

san-sabino

Si scioglie il comitato festa del Santo patrono Sabino ed il parroco Don Enzo De Stefano, lancia un appello alla cittadinanza.
Da oltre quattro mesi non c’è ancora il successore di Giovanni D’Agostino che ha guidato gli ultimi anni ed a rischio è l’allestimento della festa civile di metà settembre.
I festeggiamenti per il Santo Patrono vengono celebrati ben due volte all’anno nella cittadina del Sabato: il 9 febbraio, per ricordare la morte del Santo, con l’accensione dei falò e la distribuzione della Santa Manna, e poi la grande festa del 16 settembre in memoria della traslazione delle ossa dall’altare maggiore della Collegiata di Sant’Ippolisto allo Specus Martyrum avvenuta nel lontanissimo 1612.
Ad organizzare entrambi gli appuntamenti religiosi e civili negli anni il Comitato festa unitamente alla parrocchia di Sant’ Ippolisto Martire.
Proprio pochi giorni dopo i festeggiamenti dello scorso febbraio il giovane presidente D’Agostino ha gettato la spugna . «I motivi sono tanti- spiegò il giovane presidente, appena ventisette anni per lui – vista la crisi economica non si riesce più ad allestire un programma dignitoso per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono. Anche i componenti del comitato anno dopo anno si sono ridotti sempre di più perché presi dagli impegni di lavoro visto che tutto quello che si fa è solo atto di volontariato. Ringrazio perciò tutti, il mio impegno continuerà anche se non più nelle vesti di coordinatore».
D’Agostino è stato presidente del Comitato per ben quattro anni, nominato dal parroco don Enzo De Stefano nel 2010. Il suo impegno è iniziato già nel 2001 quando collaborò per la riuscita della Festa di Sant’Anna. Poi nel 2004 entra a far parte del Comitato festa di San Sabino fino alla nomina di presidente. Alla base della scelta perciò una certa amarezza. «Lascio un comitato con un bilancio in attivo nelle mani del parroco- spiegò inoltre -. In questi anni ho maturato anche un’amarezza perché le persone pensano che chi fa parte di un comitato abbia un tornaconto economico personale. Invece non è così, anzi tutto si basa sul volontariato e se la festa va male c’è il rischio di rispondere personalmente non avendo nessuno alle spalle. Ci siamo basati solo sulle forze dei cittadini».
Ora a distanza di quattro mesi non c’è ancora un suo successore e tutti i componenti del comitato da un mese si sono dimessi perché non si è trovato un successore.
«Il vecchio comitato si è sciolto e chi vuole può farsi avanti – è l’appello che il parroco della chiesa madre don Enzo De Stefano rivolge alla cittadinanza -. Speriamo che entro il 20 luglio si muovi qualcosa qualcosa altrimenti non ci sarà il tempo per organizzare la festa di settembre. La regola vuole che ogni anno il comitato festa fatto i conti dopo i festeggiamenti rassegna le dimissioni e viene nominato un nuovo comitato. Spero che si possa trovare delle persone di buona volontà e di idee che possano rinnovare e rinverdire questa tradizione a cui è legata da sempre la città».

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4 risposte a “A rischio la festa del Santo Patrono Sabino, Don Enzo lancia un appello:«spero si trovino persone di buona volontà e di idee per rinnovare questa tradizione»”

  1. michele ha detto:

    Presidente del Comitato festa Gerardo Iannaccone.

  2. marina ha detto:

    Se non la fate la festa, non succederà niente. Fate solo quella religiosa.

  3. Anonimo ha detto:

    Non fate drammi !!! Quella che conta è la festa religiosa!!! Come si faceva un tempo!!!!! Per chi vuole un cantante o qualche altra cosa ” mette mano a sacca e va a qualche concerto”

  4. Francesco ha detto:

    Premesso che sono pienamente d’accordo con Marina e Anonimo. La festa si può fare benissimo solo con un programma religioso, non necessariamente anche civile. Però devo dire che l’appello del Parroco alla cittadinanza è avvenuto dopo tre giorni che si erano presentati due gruppi di volenterosi, persone di tutto rispetto, al suo cospetto con il proposito di formare un comitato dando a lui la possibilità della scelta dei componenti. Ebbene il parroco ha chiuso subito l’argomento affermando che il problema era già stato risolto. Se è così i tempi non corrispondono. A questo punto si rende necessario un chiarimento del Parroco, perché liquidare un gruppo di brave persone e invitarne altre a presentarsi? Forse li vuole scegliere a sua immagine e somiglianza?

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