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Offese sul web, il sindaco Spagnuolo prova a mettere pace: “Barbarisi ha sbagliato, ricomporre la vicenda con una stretta di mano. Non c’è nulla di politico”

Pubblicato in data: 17/9/2014 alle ore:11:00 • Categoria: Cronaca

commenti-sul-webRicomporre la vicenda con una stretta di mano. Se lo augura il sindaco Paolo Spagnuolo che prova a mettere pace nella diffamazione su internet che vede coinvolto il delegato alla Cultura Raffaele Barbarisi, indagato dalla Procura per essere ritenuto l’autore di un messaggio offensivo ed anonimo a commento di un articolo scritto da una postazione internet di un locale pubblico nei confronti dell’ex dipendente dell’Utc in pensione Arturo Roca e dell’ex presidente di AssoCia Gerardo Iannaccone. Mentre le opposizioni chiedono al consigliere comunale indagato di rimettere le deleghe, per il primo cittadino non c’è nulla di politico nell’episodio. Spagnuolo vuole così chiudere il caso evitando ulteriori contraccolpi nella maggioranza.
Quello che è accaduto ovviamente dispiace – commenta il sindaco Paolo Spagnuoloperché conosco anche le persone che si ritengono lese e sinceramente mi spiace anche per chi ha fatto il commento. Credo sia sta stato uno sfogo, una bravata, chiamiamola così. Però dico in questa fase: evitiamo i falsi moralismi. Sfido chiunque a non aver mai inviato un commento anonimo o sotto un nickname inventato a qualche sito. Questa è una questione non politica e perciò ne sono rimasto fuori. Questione prettamente giudiziaria che su questi binari è stata posta da chi legittimamente si è sentito offeso. Per cui da modestissimo giurista ritengo che alla fine non accadrà nulla, perché sono difficilmente se non in maniera impossibile identificabili le persone offese visto che non sono indicati i cognomi, i nomi, le caratteristiche. In secondo luogo non vedo nulla di offensivo che possa configurarsi come un reato. Certamente sotto il profilo umano anch’io mi sarei offeso, ma da qui a spostare l’attenzione su piano giudiziario, penso che gli estremi per un reato di diffamazione non ci sono“.
Da qui l’auspicio di Spagnuolo a ricomporre la questione: “In ogni caso trattandosi comunque di concittadini ed amici, ritengo che la questione possa essere ricomposta attraverso una stretta di mano. Personalmente anch’io in passato avevo presentato una querela nei confronti di un cittadino che si è dimostrato però una persona perbenissima. E’ venuto da me in Comune qualche mese fa, si è presentato. Lo conoscevo di nome e debbo dire siamo usciti di là che è diventato non dico un amico ma debitore nei miei confronti di una buona tazza di caffè. E la cosa è finita lì per me. Quando si sta dietro un computer ci si lascia andare perché freni inibitori non ce ne sono e questo crea evidentemente qualche problema. Ribadisco che di politico non c’è nulla, quindi non ho nessuna competenza ad intervenire sull’argomento. Tra l’altro il consigliere non ha ricevuto nessun avviso di garanzia. Poi mi permetto di aggiungere che stiamo di fronte ad un sistema giuridico che prevede il principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato. Stiamo qui parlando di un soggetto che è stato neanche raggiunto da avviso di garanzia. Non risulta indagato né imputato né è stato ancora condannato in primo grado o in via definitiva. Per cui azzardare una sospensione mi sembra eccessiva. E’ chiaro che la questione è bruttissima, non brutta. Deplorevole dal punto di vista umano e perciò va la mia solidarietà umana a chi si è sentito offeso. Ma la cosa si può, secondo me, tra buoni concittadini risolvere con una stretta di mano e le scuse”.
Nessuna quindi sospensione delle deleghe affidategli: “Quando un consigliere si impegna per la città certamente no – conclude il primo cittadino -. Non conosco i motivi che hanno indotto a fare questo tipo di commento né c’è un giudice che abbia già accertato che il commento sia stato scritto dal consigliere. Comunque siamo in una fase in cui il consigliere non ha avuto la possibilità di difendersi per cui mi sembra prematuro dare un giudizio. Evitiamo perciò falsi moralismi”.

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5 risposte a “Offese sul web, il sindaco Spagnuolo prova a mettere pace: “Barbarisi ha sbagliato, ricomporre la vicenda con una stretta di mano. Non c’è nulla di politico””

  1. Antonio ha detto:

    Caro Sindaco stavolta hai parlato bene, Lello non sarà giudicato in quanto i commenti non specificano le persone in particolare .Ma su un punto non sono d’accordo, è vero chi non ha mai fatto in commento anonimo a volte anche piccanti, ma qua stiamo parlando di una persona che ricopre un ruolo fondamentale nella gestione del paese. Lello se non erro ha la delega all’istruzione e secondo te questi sono comportamenti idonei a ricoprire tali ruoli? Il commento non si discute ma il gesto è al quanto disgustoso e grave. Come può un cittadino pensare di avere al comando della città un uomo che con fare astuto e sospetto lancia frecciatine sulla rete con una modalità diabolika nascondendosi dietro in nickname?

  2. michele ha detto:

    Ha ragione il Sindaco Spagnuolo: una stretta di mano e tutto si ricompone. Per fare liti non ci vuole niente, per fare pace ci vuole molta saggezza. Confido nella saggezza dei protagonisti, per chiudere la vicenda

  3. ROBERTO ha detto:

    TIENI RAGIONE SINDACO BARBARISI E’ COME TE “NO BUONO VAGLIONE”.

  4. raffaele la sala ha detto:

    Finisse con una stretta di mano, sarei il primo a rallegrarmene, specialmente se effetto di un pentimento sincero, per quella che Spagnuolo definisce uno sfogo, una “bravata”, e che invece se non è diffamazione, è ‘offesa’. Ma la storia per le modalità ed il protagonista, continua ad essere sgradevole (Spagnuolo dice “deplorevole dal punto di vista umano”). Non mi convince poi la semplificazione… tutti colpevoli…nessun colpevole e neppure l’esibizione di una linea difensiva, che per quanto ovvia, mi sembra francamente fuori posto. Mi preoccupa piuttosto la teoria dei “freni inibitori”: perché di questo sarei veramente preoccupato, se un amministratore pubblico, investito di delicate responsabilità istituzionali, si “lasciasse andare” quando sta dietro ad un computer “perché freni inibitori non ce ne sono”.

  5. Nino De Vinco ha detto:

    Caro Sindaco
    Ho letto e riletto con attenzione la Tua nota, e a dir la verità non riesco a capirne il senso.
    Di sicuro mi sembra che cerchi di assumere un atteggiamento distaccato rispetto a quanto avvenuto, ma sai benissimo che così non può e non deve essere.Affermi che “Barbarisi ha sbagliato”, che si tratta di una “questione bruttissima, non brutta”, che anche tu, sotto il profilo umano ti saresti offeso, ma alla fine ti tiri fuori dalla vicenda perché la stessa, a tuo avviso, non ha rilevanza politica.Non ci interessa la vicenda giudiziaria nella quale ognuna delle parti farà valere le proprie tesi;non ci interessano a questo punto gli equilibri politici, la maggioranza, l’opposizione. Noi cittadini siamo interessati al tuo giudizio che mi è sembrato negativo rispetto a quanto accaduto, e pur comprendendo il tuo imbarazzo, mi sembra surreale che tu voglia liquidare la vicenda con un banale “volemose bene”.Tu sei il Primo Cittadino di questa comunità e hai la totale responsabilità, morale e politica, rispetto ai comportamenti dei tuoi consiglieri comunali con delega;essi ci rappresentano ai vari livelli istituzionali e si dovrebbero occupare della vita e del futuro della nostra città.
    Caro Paolo, sono d’accordo con te quando dici che occorre “evitare i falsi moralismi”, ma non dimenticarti mai che un rappresentante delle istituzioni quale Tu sei, deve mettere sempre al primo posto la “morale istituzionale”. Ne va della credibilità di una intera comunità.

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