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Corsi di anticorruzione negli enti: ieri mattina convegno inaugurale nella sala consiliare con il prefetto ed i sindaci di Atripalda, Mercogliano e Monteforte. L’allarme del magistrato Buonauro: «corruzione dilagante». FOTO

Pubblicato in data: 11/10/2014 alle ore:09:16 • Categoria: Attualità

anticorruzione-in-tre-comuni1«La corruzione non è più la bustarella con i soldi dentro o quella del Codice Rocco, ma rappresenta un fenomeno molto più complesso che riguarda tutto l’apparato pubblico in senso alto coinvolgendo non solo il personale pubblico elettivo, ma anche i vertici delle forze dell’ordine, i magistrati ed i vertici di controllo dello Stato». A parlare è il giudice del Tar Campania, dottor Carlo Buonauro, intervenuto ieri mattina nella sala consiliare alla giornata inaugurale del corso di formazione e di aggiornamento riservato ai dipendenti comunali per combattere la corruzione negli enti  e favorirne la trasparenza verso i cittadini.
Una prima di dodici lezioni volute da una sinergia nata tra i comuni di Atripalda (capofila), Mercogliano e Monteforte Irpino per la gestione congiunta dell’attività di formazione del personale dipendente, quale misura obbligatoria per la prevenzione del fenomeno di corruzione nella pubblica amministrazione così come stabilito con la legge 190/2012. Il corso, che si concluderà il prossimo 17 dicembre, è tenuto dalla società “DirittoItalia Srl” di Aversa. A relazionare nella prima giornata è stato proprio il giudice del Tar Campania, che ha sottolineato le grandi novità introdotte dalla legge Severino: «che assicura un nuovo approccio e più ampio alla corruzione – ha proseguito il magistrato -, non solo di tipo repressivo e sanzionaristico. Infatti si muove lungo tre binari: la repressione della corruzione attraverso i magistrati e le forze dell’ordine, la prevenzione con il ruolo affidato alle Pubbliche amministrazioni al loro interno ed infine la trasparenza negli atti in modo da consentire ai cittadini un ruolo attivo, da protagonisti e non più spettatori nel controllo. Una legge che negli enti assegna al segretario comunale un ruolo fondamentale, presidio di legalità».
anticorruzione-in-tre-comuni2La giornata inaugurale ha visto la partecipazione del prefetto di Avellino, Carlo Sessa, dei tre primi cittadini Paolo Spagnuolo, Massimiliano Carullo e Antonio De Stefano ed infine  dei tre responsabili per la prevenzione della corruzione nei tre enti, i segretari generali con la dottoressa Curto per Atripalda, la dottoressa Festa per Mercogliano e il dottor Moschella per Monteforte Irpino. Il prefetto Sessa, nel suo intervento introduttivo, ha illustrato la nuova legge Severino e l’attività della prefettura: «Circa il 93-94% dei comuni irpini ha redatto il Piano anticorruzione. Stiamo lavorando in un’ottica di prevenzione e non repressione dando vita ad una piattaforma che possa contrastare efficacemente tale fenomeno per assicurare maggiore trasparenza negli enti».
Il sindaco Paolo Spagnuolo nel suo saluto ha chiesto meno burocrazia e leggi più chiare:«Ringrazio il prefetto Sessa per l’attività che sta svolgendo insieme allo staff dell’ufficio di governo. lo vediamo quotidianamente impegnato su tante questioni, dall’immigrazione alle vertenze di lavoro, dalle questioni ambientali legate alla valle del Sabato  all’anticorruzione. C’è necessità di un confronto continuo con gli altri primi cittadini visto il contesto storico difficile per gli enti locali e perciò c’è bisogno sempre di trovare soluzioni nuove e comuni. La corruzione è un fenomeno dilagante nel nostro paese, tangentopoli è stata una lezione che è servita a poco visto che più di recente l’Expo di Milano, le inchieste sul Mose e sui rimborsi ai gruppi consiliari regionali ci ha fatto capire che è molto presente. Un fenomeno trasversale che non riguarda più solo la politica ma tutti i livelli della pubblica amministrazione. Non so se la legge sia sufficiente, ben vengano questi corsi di formazione per diffondere la cultura della legalità ovunque. la pubblica amministrazione ha bisogno di meno leggi visto che un quadro normativo così frastagliato crea quelle condizioni oggettive di vantaggio ai malintenzionati. Ancora si attende una semplificazione. Inoltre bisogna diminuire quanto più la burocrazia che crea le condizioni in cui si annida la corruzione. Burocrazia non è rigore, sfatiamo un mito, ma è rallentare notevolmente i procedimenti amministrativi e fare in modo che i privati più scaltri possano passare attraverso strade non convenzionali. La Bassanini non ha dato i frutti sperati . Inoltre le leggi devono essere più chiare ma il legislatore pecca sotto questo profilo. Oggi c’è un intervento lodevole della magistratura contabile e della Corte dei Conti per quanto riguarda il controllo dopo trent’anni di assenza».
anticorruzione-in-tre-comuni3Il primo cittadino di Monteforte, Antonio De Stefano, si è invece augurato che questa collaborazione tra enti possa essere estesa evidenziando l’importanza di diffondere la cultura della legalità: «Oggi siamo più esposti alla corruzione a causa della crisi economica. Perciò è importante mettere un punto fermo e fissare regole certe». Il primo cittadino di Mercogliano, Massimiliano Carullo invece ha sollevato all’attenzione del prefetto la questione degli immigrati ed il problema degli Lsu, ben 900 in provincia che attendono ancora dal primo ottobre da Regione e Ministero la proroga fino a fine anno. «Ho sollecitato anche il dirigente regionale Oddati per il fondo. Sulla questione c’è un silenzio assordante della politica, sindacati e regione mentre centinaia di famiglie attendono una certezza. Una risorsa per i comuni mentre cresce la tensione sociale. Un plauso va a voi dipendenti comunali che siete gli attori sul territorio quotidianamente con grandi sacrifici personali. Un sindaco senza di voi sarebbe un servo inutile. Lo Stato sul territorio siamo noi. Ringrazio sua eccellenza il prefetto per l’invito a collaborare sulla questione immigrazione. Lo stiamo facendo con grande passione civile delle nostre comunità. Noi dobbiamo accoglierli ma c’è una difficoltà legata alla scarsità dell risorse. In questi tre grandi realtà ci sarà una maggiore sinergia visto che le risorse saranno sempre minori e le responsabilità sempre maggiori. La storia insegna che in questi tre comuni non ci sono mai stati questi fenomeni o segnali gravi da far percepire nella pubblica opinione o alle autorità inquirenti un fenomeno così grave, quello della corruzione nella pubblica amministrazione. E questo lo dico con serenità. Il nostro compito ci riempe di responsabilità, il nostro stare insieme per dare soluzione ai problemi. Oggi vogliamo dare un segnale all’esterno in questa nuova sinergia tra comuni per dare soluzioni possibili alle proprie comunità».
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6 risposte a “Corsi di anticorruzione negli enti: ieri mattina convegno inaugurale nella sala consiliare con il prefetto ed i sindaci di Atripalda, Mercogliano e Monteforte. L’allarme del magistrato Buonauro: «corruzione dilagante». FOTO”

  1. andrea ha detto:

    Una volta pescati con le mani nella marmellata, e dato lezioni esemplari, scomparirebbe subito la corruzione.
    Ma finchè le regole e punizioni sono quelle attuali, ai voglia e fa corsi e spendere soldi.

  2. attilio ha detto:

    Quanta gente interessata. Salone stracolmo.

  3. peppe ha detto:

    Non servono corsi, servono leggi severe ed espiazione totale della pena.

  4. Antonio ha detto:

    Io credo che i corsi anticorruzione li dovrebbero fare la classe politica e tutti i dipendenti comunali dirigenti compresi

  5. angelo ha detto:

    Dovete far perder tempo a questi bravi dipendenti?

  6. Luca ha detto:

    Altra perdita di tempo e DANARO.

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