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Il Comune batta cassa alla Regione in attesa di vendere il Centro Servizi

Pubblicato in data: 19/11/2014 alle ore:07:45 • Categoria: Attualità, Comune

comuneIl Comune batta cassa alla Regione in attesa di vendere il Centro Servizi. L’ente di Piazza Municipio ha inoltrato richiesta a Palazzo Santa Lucia per poter incassare le quote regionali di comportecipazione spettanti al comune del Sabato sulle opere pubbliche realizzate in città dal 1996 in poi. «L’operazione è intesa al recupero delle quote di mutuo anticipate dal Comune di Atripalda per conto della Regione sulle realizzazione di opere pubbliche – illustra l’assessore al Bilancio Mimmo Landi – fondi che alla Regione saranno trasferiti dalla Comunità Europea. Oltre al recupero delle quote pregresse avremo la copertura delle rate a scadere. Per fare un esempio entro il prossimo 31 dicembre il comune dovrebbe avere un risparmio per pagamento di rate per mutuo pari a circa 200mila euro. L’operazione è monitorata in collaborazione con il consigliere delegato ai Lavori Pubblici, Lello Barbarisi».
Una boccata d’ossigeno per le casse in rosso del Comune del Sabato, che potrebbe aumentare per l’Ente la capacità di spesa a vantaggio della manutenzione del patrimonio comunale.
«Restando in tema di mutui – prosegue Landi – avendo ravvisato l’opportunità di ricorrere alla Cassa Depositi e Prestiti per estinguere e rinegoziare mutui in essere, abbiamo ritenuto di non dover ricorrere a questa eventualità per il fatto che detta operazione non risulta affatto vantaggiosa per il bilancio comunale. Infatti l’operazione a fronte di un ipotetico risparmio di interessi per circa 500mila euro, comporterebbe un costo per l’ente pari a circa 1milione e 200mila euro ripartito per tutta la durata del mutuo. Per cui comporterebbe un aggravio di altri 700mila euro».
L’ente con la Casa Depositi e Prestiti ha in corso finanziamenti, solo per il Decreto 35, pari a circa sei milioni che servono per procedere al pagamento dei fornitori e creditori privati del Comune. Mutui trentennali che comportano rate da pagare poco più di 250mila euro l’anno.
Sul risanamento dell’ente l’amministrazione punta ad incassare la vendita del Centro Pmi alla casa farmaceutica “Xenus Srl” nonostante la denuncia sollevata dal consigliere del Psi Ulderico Pacia per il quale l’immobile di via San Lorenzo non potrebbe essere venduto perché c’è un vincolo paesaggistico regionale. «Siamo in contatto con il notaio Pesiri per stabilire in via definita le clausole contrattuali – conclude Landi -. La stipula dell’atto dovrebbe avvenire entro la prossima decade del mese».

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3 risposte a “Il Comune batta cassa alla Regione in attesa di vendere il Centro Servizi”

  1. Armando ha detto:

    Ai voglia e bussà, a regione risponderà sempre picche

  2. kykuadro ha detto:

    quali-fondi: (la a reg.ne nn tiene soldi(so loro ke kiedono soldi)) ke guaio è succe-sso:- qualk-un appartiene li(io no):?

  3. Antonio ha detto:

    ONESTAMENTE CI STA SOLO DA DIRVI : TORNATEVENE A CASA VOSTRA , PUNTO .

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