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Blitz al Comune, la difesa procede alla “messa in mora credendi”. Gli indagati non si presentano dinanzi l’Ufficio disciplinare

Pubblicato in data: 3/3/2015 alle ore:07:30 • Categoria: Comune, Cronaca

Blitz al Comune, agenteArriva la “Messa in mora credendi” per il comune di Atripalda. A depositarla ieri mattina al Protocollo di Palazzo di città l’avvocato Alfonso Maria Chieffo,  difensore di tre dei quattro dipendenti comunali accusati di aver gonfiato con finti rimborsi chilometrici le proprie buste paga per pagarsi le rate di prestiti personali. Di questi ben due, quelli che si era autodenunciati prima del blitz della Polizia, hanno chiesto agli Uffici preposti di conteggiare l’ammanco causato alle casse comunali attraverso la voce “spese chilometriche” mentre un terzo ha versato a favore della tesoreria la somma di 8.580 euro come sorta capitale legata ad una quindicina di buste paga manomesse, accompagnata da una lettera con la quale chiedeva che gli venissero conteggiati gli interessi.
Ma in entrambe le situazioni il Comune non ha provveduto ad effettuare i conteggi “impendendo” così agli indagati di restituire le somme illegalmente sottratte. Da qui la decisione del legale di procedere alla messa in mora credendi. «E’ un diritto dovere consentire agli indagati la restituzione delle somme percepite illegittimamente – spiega il legale Chieffo – anche perché l’articolo 62, VI comma del Codice Penale, prevede un’attenuante per chi si adopera prima del processo  alla restituzione. Non vedo perché i miei assistiti non possano usufruire di questa attenuante. Domani (oggi ndr.) presenterò anche un’istanza in Procura, al Pubblico ministero, per procedere, ove non si abbia già provveduto, al sequestro della comunicazione di Unicredit e della date di acquisizione al protocollo comunale, essendo a mio avviso un dato fondamentale per delineare una strategia nel procedimento disciplinare».
L’avvocato fa riferimento alla nota inviata dall’istituto Unicredit al Comune che avrebbe sollevato l’indagine che nell’accordare un prestito ad uno dei quattro dopo la presentazione delle buste paga false avrebbe richiesto ulteriore documentazione accompagnata da una missiva a garanzia sottoscritta da un altro degli indagati.
Ieri mattina al Comune si è riunito anche l’Ufficio disciplinare presieduto dall’ingegnere capo del Settore Lavori pubblici, Silvestro Aquino, e composto dal responsabile del Personale e Settore Economico-Finanziario Paolo De Giuseppe con il Comandante della Polizia municipale, nonché responsabile dei Tributi, dottor Enrico Reppucci. La commissione avrebbe dovuto procedere all’audizione dei primi due indagati, ma nessuno di loro ha varcato il portone comunale avendo l’avvocato Chieffo giorni fa depositato in Municipio memorie difensive con cui si contestavano le modalità di avvio del procedimento disciplinare da parte dell’Ente pubblico preannunciando inoltre di non presenziare ieri ed oggi dinanzi l’Ufficio disciplinare comunale.
E quasi certamente potrebbe andare deserta anche la comparizione di questa mattina.
Il Comune intanto è pronto a costituirsi parte civile contro i quattro dipendenti a conclusione dall’indagine condotta dal capo della Squadra Mobile, dottor Marcello Castello, coordinato dal Pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro della Procura di Avellino, attraverso la nomina nei prossimi giorni di un penalista e un giuslavorista, come preannunciato dal sindaco Spagnuolo.

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4 risposte a “Blitz al Comune, la difesa procede alla “messa in mora credendi”. Gli indagati non si presentano dinanzi l’Ufficio disciplinare”

  1. LORENZO ha detto:

    DOPO ESSERE STATI SGAMATI VOGLIONO RESTITUIRE I SOLDI SE NON SI ACCORGEVANO DI NIENTE CONTINUAVATE A PERCEPIRE FIOR DI QUATTRINI OGNI MESE,MA NON SCHERZIAMO QUESTI DEVONO ESSERE LICENZIATI AL PIU’ PRESTO,CI STA GENTE CHE NON MANGIA PER GIORNI INVECE VOI MANGIAVATE 5 VOLTE AL GIORNO VERGOGNATEVI,AI VOSTRI FIGLI COSA AVETE RACCONTATO?

  2. Italo ha detto:

    Hanno fatto bene a non presentarsi. È ancora prematuro il provvedimento visto che la Procura non si è ancora espressa.

  3. consuelo lopes ha detto:

    Gli Avvocati stanno facendo il loro lavoro! ma………”I DIPENDENTI HANNO SEMPRE LA MANO LONGA”! In pratica hanno preso soldi PUBBLICI per interessi PRIVATI! si sono IMPOSSESSATI dei SOLDI miei di CITTADINO CONTRIBUENTE e nella fattispecie IO HO CHIESTO UN PRESTITO PER ONORARE LE TASI TARSU E TUTTO…. CHE PAIO!!! sono arrabbiatissimo!!!!! prego tutti i SANTI DEL PRADISO CHE TUTTO NON VENGA INSABBIATO!!!!! vonno pure gli interesssi? e voghio pure io! ma devo restituire puro quello che s’hanno arrobbato da quanno songo assunti…

  4. Manlio ha detto:

    E hanno fatto bene a non presentarsi.

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