Due fori d’ingresso in due pareti, colpo al Tabacchi n.12 di via Pianodardine: bottino di oltre 50mila euro. FOTO
Pubblicato in data: 7/3/2015 alle ore:23:45 • Categoria: Cronaca •«E’ un brutto sogno, un disastro. Si sono presi tutto mandando in fumo anni di sacrifici. Non sarà facile riprendersi da questa botta e ricominciare con tutte le tasse e le scadenze dei pagamenti». Ancora stenta a crederci il giorno dopo il signor Modestino Dello Russo. Due fori d’ingresso in due pareti e la banda del buco ha messo a segno un colpo al suo Tabacchi n.12 di via Pianodardine, all’incrocio semaforico al confine tra Avellino e Atripalda, che gestisce con la moglie Gemma. Oltre 50mila euro il bottino. Due o tre i malviventi che, approfittando della notte, hanno svuotato i banconi. Un colpo messo a segno da veri professionisti che al buio hanno ripulito il Tabacchi. L’azione è scattata intorno alle due di notte dell’altra sera. I ladri si sono introdotti nella rivendita creandosi un varco nella parete dell’attività commerciale. Dopo aver praticato due fori d’ingresso in due pareti di un’abitazione disabitata attigua al negozio e posta sul retro dell’edificio, creandosi così una sorta di cunicolo per passare, sono sbucati nel negozio. Per accedere dietro al bancone hanno rimosso e poi rimontato anche un vetro di un porta, pensando che potesse essere collegata all’antifurto. Una volta dentro hanno ripulito tutti i cassetti del bancone sigarette, prelevato ricariche telefoniche, francobolli, contante, il router per il collegamento alla Lottomatica e anche i televisori.
«Stamattina (ieri ndr.) nel locale era tutto sottosopra – racconta il signor Modestino, senza ancora crederci -. I cassetti rovistati, si sono portati via anche i 10 centesimi che aveva in un cassetto per dare il resto ai clienti. Solo i gratta e vinci non si sono rubati visto che sono rintracciabili. Ci hanno messo in ginocchio. Se non era per i colleghi di altre rivendite di tabacchi che mi hanno aiutato fornendoci le sigarette oggi non avrei potuto aprire. In 50 anni di attività non era ma capitato nulla».
Un gioco da ragazzi per gli esperti malviventi venuti certamente da fuori provincia che hanno studiato il colpo nei minimi dettagli tanto da sapere anche che l’appartamento accanto al negozio in questi giorni non era abitato dalla signora che si era trasferita dal figlio. Con la stessa abilità e destrezza i ladri sono riusciti a far perdere ogni traccia, fuggendo di nuovo attraverso i fori praticati nella parete per poi spuntare nel retro del palazzo, dove ad attenderli quasi certamente vi era un complice. A lanciare l’allarme il sistema di protezione con videosorveglianza di cui è dotato il negozio. L’antifurto è suonato ben due volte, una prima intorno alle 2 di notte, forse quando i ladri hanno praticato il foro nel muro, facendo cadere sul pavimento un mobile. Poi una seconda volta intorno alle tre. Ad avvisare il proprietario, che vive a Monteforte, l’istituto di vigilanza Cosmopol e la Polizia.
«Sono stati dei professionisti – prosegue nel racconto -. A casa ho una web camera ad infrarossi collegata al negozio con cui teniamo sotto controllo il locale. Ma non ho visto nessuno, eppure stavano già dentro. Avranno operato al buio. Ormai come tabacchi siamo presi di mira insieme ai benzinai e farmacisti». All’arrivo della Polizia i malviventi era svaniti nel nulla. Le ricerche sono immediatamente scattate con posti di blocco, ma nessuno ha dato per ora esito positivo. Non potranno essere di aiuto agli investigatori le telecamere interne visto che i ladri, prima di fuggire, si sono impossessati anche del videoregistratore contenente le immagini utili a dare un volto e un’identità ai ladri.
Lascia un commento