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Concordato preventivo in continuità per la Ingino Spa: avviata fase di rilancio per l’azienda atripaldese

Pubblicato in data: 19/6/2015 alle ore:13:15 • Categoria: Cronaca

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Inizia la fase di risalita di Ingino Spa, l’azienda che si occupa della lavorazione e surgelazione di frutta e castagne. Il Tribunale di Avellino, infatti, in composizione collegiale presieduto dal Dott. Antonio Giovanni Marena, ha ammesso il concordato preventivo in continuità dell’azienda di Atripalda assistita dallo Studio Porcaro Commercialisti e dallo Studio Legale Meoli & Associati.

Un primo passo indispensabile per non arrendersi alla crisi, per la salvaguardia ed il rilancio di un’azienda che conta uno dei centri produttivi più all’avanguardia d’Europa, e che ha saputo conquistare la leadership sia nel mercato della frutta surgelata che in quello delle castagne fresche, destinate ai supermercati nazionali ed europei, fino a giungere negli Usa e in Canada.

A partire dal 2011, il Gruppo Ingino ha dovuto fronteggiare il crollo dei consumi determinato dalla congiuntura economica globale che ha colpito anche il settore agroalimentare. Condizione che in poco tempo ha portato ad un indebitamento che ha superato quota 40 milioni di euro. Ma, per fortuna, nessun contraccolpo sui livelli occupazionali.

Non vi saranno conseguenze nemmeno sull’operatività dell’azienda. La proposta di concordato preventivo prevede, infatti, il risanamento aziendale e la ristrutturazione dei debiti mediante la prosecuzione dell’attività d’impresa e la liquidazione di un asset no core, nell’interesse di tutti gli stakeholder. L’obiettivo è garantire il recupero dell’equilibrio economico-finanziario nonché il soddisfacimento integrale dei creditori privilegiati ed il pagamento dei creditori chirografari nella misura del 30% circa.

Attraverso l’ammissione del concordato preventivo in continuità, il Tribunale ha riscontrato la fattibilità della proposta e la migliore convenienza rispetto alla procedura fallimentare. E’ stato nominato Commissario Giudiziale il Dott. Salvatore Santoli.

 

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