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Morte di Marcello Cucciniello, fermato un uomo. La salma rientrerà giovedì in Italia

Pubblicato in data: 12/9/2015 alle ore:06:58 • Categoria: Cronaca

incidente (2)Un uomo è stato rintracciato e fermato dalla Polizia locale thailandese con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. E’ quanto è emerso nelle ultime ore sul terribile incidente costato la vita al giovane atripaldese Marcello Cucciniello, morto a soli 23 anni mentre era in vacanza con un amico sull’isola di Koh Samui in Thailandia. La salma del ragazzo, invece, nella giornata di mercoledì sarà trasferita a Bangkok per partire poi il giorno successivo, su un volo predisposto a tale tipo di servizio, alla volta di Roma. Dalla capitale sarà poi trasportata ad Atripalda dove sarà celebrata la cerimonia funebre. Lo zio Giulio Urciuoli non potrà viaggiare sullo stesso volo e tornerà in Italia separatamente. Dato il fuso orario, cinque ora avanti, e le numerose ore di viaggio ancora non è possibile prevedere l’orario di arrivo ad Atripalda.
Intanto si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini volte a chiarire le responsabilità dell’uomo alla guida del pick up Toyota dorato che, in manovra di sorpasso, ha colpito in pieno la moto su cui viaggiava Marcello sulla tangenziale di Samui nei pressi delle cascate Namuang. L’uomo, dopo lo schianto, si era dato alla fuga senza prestare i primi soccorsi rendendosi poi irreperibile ed ora è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Quando gli aiuti sono giunti sul posto hanno trovato il corpo esanime riverso sull’asfalto e la sua moto Yamaha ad oltre 40 metri di distanza dal pick up. Il 23enne, nonostante indossasse il casco, è morto sul colpo per le gravissime ferite riportate. Secondo le autorità locali la scena dell’incidente evidenzia un impatto ad alta velocità dato anche il tipo di strada, la 4169, a scorrimento veloce e molto trafficata. Proprio per questo gli inquirenti hanno più volte chiesto ad eventuali testimoni oculari di farsi avanti. Al momento le autorità locali incalzate dall’Ambasciata Italiana sono a lavoro per fare piena luce sulla drammatica vicenda costata la vita al giovanissimo turista italiano.
Intanto è veglia e attesa per lo zio di Marcello, Giulio Urciuoli, che appena appresa la notizia è volato sul posto per il riconoscimento della salma e per definire le ultime pratiche burocratiche necessarie al rimpatrio. Secondo quanto appreso da amici vicini ai familiari prima di un paio di giorni non sarà possibile concludere gli incartamenti e predisporre le autorizzazioni al rimpatrio per cui si presume che il corpo non potrà rientrare in Italia prima della metà della prossima settimana. Non appena Marcello sarà di nuovo nella sua città si potrà dare lui l’estremo saluto. Distrutti e chiusi nel dolore il papà Pasquale, caposquadra dei Vigili del Fuoco di Avellino, la mamma Assunta, commerciante molto conosciuta in città, e la sorella Clarissa cui tutta la cittadinanza si è stretta per cercare di alleviare un dolore che non lascerà mai più il loro cuore.
A fare ritorno ieri ad Avellino è stato il suo amico e compagno di viaggio Gianpaolo Capobianco, ancora sotto choc e distrutto dal dolore di aver perso il caro Marcello, amante della musica e del calcio, in un modo così tragico e improvviso migliaia di chilometri lontano da casa, in un paradiso terrestre trasformatosi in un attimo nell’inferno più crudele.
L’ente comunale della Cittadina del Sabato ha intanto espletato tutte le formalità del caso insieme alla Farnesina inviando al Consolato tutta la documentazione necessaria. Intanto si susseguono i messaggi di cordoglio alla famiglia cui si unisce anche l’Atripalda Volleyball: «La società atripaldese esprime piena vicinanza e sostegno alla famiglia Cucciniello e agli amici Giulio e Vittorio Urciuoli da sempre vicini alla pallavolo Atripalda.  Il mondo della pallavolo è sotto choc, insieme a tutta la comunità atripaldese, per il lutto che ha colpito la famiglia Urciuoli per la prematura scomparsa di Marcello. A tutta la famiglia la società dell’Atripalda Volleyball esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza, un abbraccio affettuoso agli zii Giulio e Vittorio che da sempre sono vicini alla pallavolo atripaldese».

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