Nuovo atto vandalico alla targa di Don Peppe Diana, dura denuncia dell’associazione “Cambia-menti”: «è il fallimento di tutte le Istituzioni». FOTO
Pubblicato in data: 15/11/2015 alle ore:18:57 • Categoria: Cronaca •Le norme, sociologicamente parlando, possono essere considerate come un
complesso sistema di regole, il cui scopo è assicurare il quieto vivere ed il reciproco rispetto. Un esempio di norma è “ vietato calpestare le aiuole”.
Tale norma di fatti preserva la “cosa pubblica”, in questo caso un giardino, ad esempio. Basterebbe quindi un cartello con scritto una precisa norma per assicurare il quieto vivere.
Eppure sappiamo che cosi’ non è. Le norme infatti hanno rilevanza solo in un contesto di “valori”. Nel caso precedente il valore in cui tale norma ha senso è il rispetto dell’ambiente.
Nella giornata di oggi, 15 novembre 2015, la targa che porta il nome di Don
Peppe Diana all’ingresso della Villa Comunale, a lui intitolata, è stata nuovamente deturpata. Dopo inchiostro ed adesivi, questa volta è toccato al “fuoco”. La targa, infatti, presenta segni di bruciature, e una cavità carbonizzata sulla parola “Giuseppe”.
Quel che più mi fa riflettere è la presenza di due resti di petardi alla base della targa, il che mi fa pensare a dei bambini che, nella monotonia di un’ assolata e tranquilla domenica atripaldese, abbiano cercato divertimento nel vedere ed ascoltare quei petardi esplodere.
Non c’è nulla di male nel trovare divertimento nel far e esplodere petardi, è quasi una tappa obbligata per i giovani.
Dovrebbe far riflettere, invece, il luogo in cui questi sono fatti esplosi. Farli esploderli su una targa, su un monumento, su una panchina è segno di una mancanza non di norme ma di valori. Perché come già detto, la norma “vietato imbrattare” ha senso solo nel valore di “rispetto della cosa pubblica”.
Ai giovani ragazzi probabilmente manca proprio questo valore . Ma allora di chi è il compito di assicurare che i valori vengano appresi dai giova ni?
DELLE ISTITUZIONI. Famiglia, scuola, stato, chiesa, associazioni….
Qualsiasi bene pubblico viene deturpato è il segno del fallimento delle istituzioni. E questo ennesimo atto di non curanza di ciò che si fa ne è l’ennesima (purtroppo) prova.
La deturpazione di queste ore dovrebbe far aprire gli occhi alle ISTITUZIONI, facendo capire loro che c’è ancora molto lavoro da fare sulla trasmissione dei valori.
Il sogno di molti è quello di assicurare alle generazioni future, un futuro
migliore. Ebbene è inutile credere ( come molti ) che il futuro migliore sia
quello in cui c’è solo la sicurezza economica. Il futuro migliore per le generazioni che verranno si crea facendo un buon lavoro sul “trapasso dei valori”.
Un atto vandalico non è segno del degrado delle nuove generazioni. È il
simbolo del “fallimento” nel lavoro che come ISTITUZIONI stiamo facendo.
Luca Guido Salomone
Presidente Associazione “Cambia -Menti”
Oramai, atripalda è terra di nessuno. La cosa positiva è che ogni giorno, a orari diversi, si vede la macchina dei Carabinieri circolare per Piazza Sparavigna.
La famiglia ha fallito, la cellula fondamentale della società, sicuramente qualche ragazzino si sarà “divertito” a farlo. Ora se si vuol buttare tutto sulla politica è stucchevole.
La vera parola (fallimento) è la parola giusta. Dove sono le istituzioni?
Cari amministratori, visto i continui atti vandalici che subisce la targa di Don Peppe Diana, perche’ non la spostate in alto sul muro della biblioteca comunale oppure all’ interno della biblioteca, sono posti spero dove questi soggetti ignoranti non possono arrivare; Voglio dire due paroline agli autori di questo ignobile gesto, ma lo sapete che Don Peppe Diana ha dato la vita per combattere la camorra, e dovete rispettare la sua memoria, andate a scuola e studiate di piu’ e cercate di diventare persone per bene e non peccate piu’.