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Alla Casa di Cura Santa Rita le Terapie Palliative Ossidative con il dottor Giovanni Barco

Pubblicato in data: 17/1/2017 alle ore:15:07 • Categoria: Attualità

E’ stato siglato l’accordo tra il Presidente della Casa di Cura Santa Rita prof. Walter Taccone e il prof. Giovanni Barco dell’Università Telematica Pegaso, titolare del Corso “Cure complimentari e palliative – Pratica delle Terapie Ossidative. Si tratta di una nuova importante acquisizione per il nosocomio atripaldese che, infatti, porta ai pazienti irpini una tecnica innovativa: la terapia ossidativa con l’ossigeno poliatomico liquido.

L’ossigeno poliatomico in soluzione liquida è usato per la cura di malattie per le quali non esistono terapie risolutive (tumore al pancreas, alla prostata, tumori cerebrali, malattie degenerative del sistema nervoso centrale), si è inoltre dimostrato un buon coadiuvante nelle chemioterapie di cui oltre a ridurre gli effetti collaterali, ne aumenta gli effetti antitumorali.

Sin dall’antichità l’ossigeno, in quanto componente dell’aria, è ritenuto fondamentale per la vita e la forza degli esseri viventi; agli inizi della chimica moderna fu isolato come elemento e preso subito in considerazione dalla medicina per la cura di molte patologie.

“Sono molto lieto di accogliere il prof. Barco alla Santa Rita – commenta il Presidente Taccone – perché lui viene dal mio campo, quello del laboratorio e della ricerca. Sono inoltre molto interessato agli usi dell’ossigeno poliatomico e al suo ruolo di terapia complementare in grado di aiutare tanti malati”.

Le sue forme “pleiotropiche”, ovvero con più di due atomi di ossigeno, e l’uso delle sue “Specie Altamente Reattive” nella loro forma liquida, indicate con il semplice acronimo OPL® (Ossigeno Poliatomico in soluzione Liquida ®) rendono possibile l’innovativa “terapia ossidativa” di cui il Prof. Giovanni Barco è uno dei primi studiosi nel campo scientifico. Tale terapia si basa sulla somministrazione, per via endovenosa, di ROS (Reactive Oxygen Species), forme reattive dell’ ossigeno in soluzione acquosa, tra cui predomina “l’anione paramagnetico superossido” che è in grado di raggiungere, attraverso un “sciame ionico” ogni tipo di tessuto corporeo, anche quelli poco irrorati dal sangue, sollecitando in tal modo la respirazione di tutte le cellule, soprattutto quando i loro metabolismi energetici ossidativi sono inefficienti o rallentati, come avviene in particolari stati d’invecchiamento o nelle patologie neoplastiche.
Si tratta di una vera e propria attivazione delle centrali energetiche della cellula, chiamati mitocondri, nei quali grazie all’energia chimica dell’ossigeno si producono grandi quantità di energia (ATP), necessarie per mantenere in vita le nostre cellule e svolgere un ruolo essenziale per il lavoro biochimico di tutti i tessuti.
L’ossigeno è l’elemento più importante per la vita dopo il carbonio e il suo metabolismo rappresenta lo stadio energetico più evolutivo della cellula, da cui dipende il nostro stato di benessere e di malattia. Una cellula in presenza di ossigeno e di un metabolismo mitocondriale efficiente, produce, per ogni molecola di glucosio bruciata, un’energia 16 volte superiore rispetto ad una cellule con insufficiente metabolismo ossidativo. L’invecchiamento e gli stati neoplastici sono caratterizzati da stati metabolici anaerobici e da bassa produzione energetica.

La somministrazione endovenosa di Ossigeno Poliatomico Liquido, oltre a non presentare nessun effetto collaterale, è un valido presidio terapeutico di associazione ad innumerevoli altre terapie soprattutto in caso di patologie trattate ancora con poco successo.

“Le cellule tumorali – spiega Barco – sono un tipico esempio di tessuti che hanno bisogno di poco ossigeno. Ossigenando i tessuti colpiti dalla malattia otteniamo due risultati: potenziamo l’azione dei protocolli terapeutici oggi in atto e stimoliamo la reattività del corpo del paziente. L’OPL è utile anche in altre patologie come le retiniti, anche questo tessuto poco ossigenato, oppure semplicemente in funzione anti-age per l’organismo nel suo complesso. Ancora i limiti terapeutici dell’Ossigeno Poliatomico Liquido nelle terapie ossidative, sono oggetto di ampi studi, mentre la Casa di Cura Santa Rita rappresenta uno dei più importanti centri scientifici di riferimento per questo tipo di terapie innovative”.

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