Don Enzo De Stefano amministratore della Diocesi di Avellino
Pubblicato in data: 17/1/2017 alle ore:14:01 • Categoria: Attualità •Don Enzo De Stefano è il nuovo amministratore della Diocesi di Avellino. In attesa che venga nominato il nuovo vescovo che prenderà il posto di S.E. Francesco Marino, appena trasferitosi alla diocesi di Nola, l’ex parroco della chiesa madre di S. Ippolisto Martire è stato eletto amministratore diocesano dal Collegio dei consultori. Otto voti a suo favore su nove votanti totali.
Don Enzo che fino alla settimana scorsa ricopriva il ruolo di vicario del vescovo Marino, da ieri avrà il compito di guidare la Diocesi di Avellino.
Don Enzo è stato ordinato da Mons. Venezia il 16 agosto 1975. Ad Atripalda è stato parroco dal novembre del 2001. Molto impegnato in diocesi, dal 1982, dove ha ricoperto diversi incarichi: nel 1982 il vescovo Venezia gli affidò la cura e la formazione del diaconato e dei Ministeri Laicali. Con Monsignor Pierro è stato direttore dell’ufficio Missionario mentre con Forte ha assunto la direzione dell’Ufficio Liturgico. Con Sua Eccellenza Marino gli era stata affidata la Cancelleria della Curia e faceva da guida spirituale al settore adulti di azione cattolica.
E così da ieri toccherà a Don Enzo, pur se in via provvisoria, guidare la Diocesi di Avellino in attesa della nomina del nuovo vescovo che non avverrà prima dell’estate.
Presbitero di grande equilibrio e compostezza, di lunghissima esperienza pastorale a Manocalzati, Atripalda e Avellino in Cattedrale. Appartiene a quella fascia di clero avellinese formatasi nel prestigioso Seminario Regionale di Benevento ( che si distingueva per il rigore degli studi) e curata , negli anni del Seminario e nei primi anni di sacerdozio, da due grandi vescovi della Diocesi, Pedicini e Venezia. Molti di loro hanno completato gli studi presso la Facoltà Teologica Meridionale di Napoli, compagni e amici di mons. Galantino, oggi Segretario della CEI.
Il nuovo amministratore , fine teologo ma anche impegnato pastore d’anime, possiede quanto occorre per traghettare la diocesi verso nuovi orizzonti e “consegnarla” alla nuova “guida” che sarà destinata alla cattedra di San Modestino e che , con ogni probabilità, non sarà un “trasferito” in cerca di promozioni ma, come è avvenuto per altri capoluoghi di provincia, un presbitero di prima nomina che si sia distinto nell’ambito pastorale. Auguri, intanto a Monsignor De Stefano, che certamente continuerà a farsi apprezzare dai fedeli e dai confratelli della Diocesi.