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Amministrative 2017, il comizio di Paolo Spagnuolo (Noi Atripalda): «Combatto contro una grande ammucchiata che non ha capito un tubo quando ha già amministrato in passato la città». FOTO

Pubblicato in data: 5/6/2017 alle ore:18:00 • Categoria: Politica

«Combatto contro una grande ammucchiata». E’ l’accusa mossa ieri sera dal sindaco Paolo Spagnuolo alla civica “ScegliAmo Atripalda”. L’occasione il primo comizio in piazza Umberto. della lista “Noi Atripalda per Paolo Spagnuolo” (Fotoservizio a cura di Mario D’Argenio).
Il ricandidato primo cittadino ha così iniziato il suo intervento: «Dopo 5 anni sono di nuovo qua di fronte a voi. E’ proprio che le cose buone devono finire per cedere il posto alle cose migliori. Questa è una campana elettorale epocale, simile a quella del 1989, quando pure si fronteggiarono due liste. Da una parte quella del potere politico ed economico e dall’altra quella guidata dal compianto dottor Mimmo Piscopo, persona autonoma, libera e indipendente. Ancora una volta dopo anni il sistema di potere politico ed economico cerca una sua restaurazione, di riproporsi e che ha un solo obiettivo: continuare a controllare la città dai tributi all’edilizia. E lo fa attraverso una sola lista, di cui mi sfugge il nome, ma di cui un’intelligenza atripaldese mi ha consigliato di chiamare: La Grande Ammucchiata. Sottotitolo il grande freddo. Su chi mi chiede che ci possa essere un rischio confusione tra le due liste con cognome identico ho detto: non ti crucciare, la gente lo ha capito troppo bene e al vostra presenza qui stasera me lo dimostra. Due entità non solo distinte, ma antitetiche».
Poi l’affondo contro la civica “ScegliAmo Atripalda”: «che nasce per una voglia di vendetta, perché così ha deciso ancora una volta il re del feudo di Nusco che ha voluto vendicare un reato di lesa maestà. Quella lista nasce solo per vincere, Noi Atripalda con Paolo Spagnuolo nasce solo per amministrare bene la città».
Ritorna sulle voci di litigio nella compagine di Giuseppe Spagnuolo: «dove ci sono già tre vicesindaci, e infatti si stanno scannando quotidianamente. L’ultimo episodio me l’hanno raccontato testimoni oculari stamattina. Nella nostra lista io avrò un problema pensandoci bene: quando dovrò formare la Giunta dovrò pregare cinque di loro, tra cui due donne, a partecipare. Questa è la grande differenza. Pensate hanno creato una lista accettando tutti, sacrificando un dirigente demitiano che poverino aveva iniziato già la campagna elettorale dicendogli: non servi più, vai dall’altra parte. E hanno accettato anche chi nel mio stesso partito fino a un secondo primo stava sostenendo un progetto antitetico alla grande ammucchiata e cioè la lista con il mio vicesindaco Luigi Tuccia. Questo qualcuno, non appena si è reso conto che il progetto di Luigi Tuccia stava naufragando non ha esitato un secondo soltanto ad andare dall’altra parte e a chiedere asilo. La grande ammucchiata è una lista che in caso di vittoria, ma ciò non accadrà durerebbe solo tre mesi. Tre mesi in cui non avrebbero amministrato ma avrebbero solo litigato».
Il sindaco respinge le accuse di «raccontare storielle» e con carte alla mano «racconto fatti concreti. Vorrei chiedere agli attuali candidati della grande ammucchiata, padrini oppure firmatari, visto che sono gli stessi che hanno amministrato per 25 anni questa città ma come potete far credere ai cittadini che questa città sia stata ridotta sul lastrico da me che ho amministrato solo negli ultimi 5 anni avendo i riconoscimenti dalla Corte dei Conti che Mimmo (Landi ndr) vi ha letto. Siete solo dei folli e dei vigliacchi, come qualcuno che vi sostiene, che per togliersi il sassolino dalla scarpa nei miei confronti, non ha avuto il coraggio, e mi riferisco al medico Laurenzano, di candidarsi a sindaco e di sfidarmi. Così si vincono le battaglie politiche. Sento parlare di poca trasparenza  e di inesperienza, allora rivolgo una domanda agli sponsor e padrini della Grande Ammucchiata che erano amministratori di Atripalda: dove eravate quando amministravate e a pagare i tributi ad Atripalda era diventato praticamente facoltativo. Dove eravate, voi che siete i detentori della patente dei bravi amministratori quando quattro dipendenti gonfiavo le buste paga, facendosele a piacimento. Voi grandi amministratori dove eravate? Non avete capito o avevate paura di alcune famiglie che poi avrebbero organizzato il listone?. Fatemi capire. Sono andati in fumo da quell’operazione più di 150mila euro, pensate quante cose belle avremmo potuto fare nelle periferie!. Dove eravate quando i fornitori del Comune venivano pagati in maniera immorale, dopo 680 giorni e con la mia Amministrazione sono stati pagati dopo 56 giorni? Dove eravate quando l’anticipazione di tesoreria era quotidianamente sotto i due milioni di euro. Dal 2015 invece è 618mial euro all’anno, pagando meno interessi alle banche, solo diecimila oggi. Dove eravate grandi cultori del diritto amministrativo che si spendevano più di 50mila euro per i ticket mensa al portatore e oggi dopo i controlli e le modifiche li abbiamo fatti diventare nominativi. Magia ora costano gli stessi all’anno meno di 30mila euro. Dove siete stati quando la differenziata, voi che siete fautori della tutela dell’ambiente perché legittimati dalla vere una tessera del partito di sinistra, quando la raccolta della differenziata non arrivava neanche al 30%. Grazie ad Antonio Prezioso  con la nostra Amministrazione siamo arrivati al 70%. Raccontano di aver fatto Giullarte qualche anno rinfacciandoci a noi di non esserci riusciti più. Hanno ottenuto qualche sponsor dalla Sidigas, che non erano frutto di una sponsorizzazione ma crediti della stessa azienda che ha semplicemente scalato. Pensate un po’. Perché non parlare dell’amianto: la mia amministrazione lo ha tolto ovunque dai capannoni di via contrada Novesoldi o via Pianodardine, ma questi signori che andavano a fare anche le riunioni politiche negli ex capannoni di Gasperini, ma non sapevano che c’era l’amianto? Hanno dovuto aspettare una mia ordinanza? E possiamo anche a parlare dello Stir quando negli atti del consiglio comunale questi candidati nel 1999 e 2000, Tomasetti, Palladino e Landi erano in Consiglio è ci hanno raccontato che l’avvocato De Vinco era un arruffapopolo e che lo Stir era una decisione subita. Oggi l’amministrazione Spagnuolo parla di Valle del Sabato. Conclude dicendo a questi signori con una canzone di Bob Dylan: non criticare ciò che non puoi capire. E lo dico a Palladino e company. Visto che avete amministrato non avete capito un tubo! Ridateci la fiducia per altri 5 anni. Uniamo ai cinque anni  buoni, cinque anni di sviluppo. Con questa squadra è possibile».

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5 risposte a “Amministrative 2017, il comizio di Paolo Spagnuolo (Noi Atripalda): «Combatto contro una grande ammucchiata che non ha capito un tubo quando ha già amministrato in passato la città». FOTO”

  1. giorgio ha detto:

    ma tutta sta gente è vera o finta? perchè se fosse vera non ci sarebbe partita.

  2. Elettore ha detto:

    Più che un ammucchiata, direi paura, perchè Geppino Spagnuolo sarà senza ombra di dubbio, il nuovo Sindaco di Atripalda.
    Domenica avete fatto ridere, parlando di tombe, ladri al Comune e gente che non paga la spazzatura. Non avete più argomenti.

  3. Sergio ha detto:

    SE VINCE GEPPINO SPAGNUOLO SPERO CHE CONTINUI IL REPULISTI DI QUESTA GENTE CHE HA TRUFFATO LE NOSTRE CASSE COMUNALI E NON CERCHI DI SALVAGUARDARE QUALCUNO.

  4. Rocco ha detto:

    Avrei preferito sentire cose buone fatte da questa amministrazione.

  5. Rocco ha detto:

    Scusate ma siete la maggioranza o l’opposizione?…mi avete un tantino confuso. Preferisco l’eleganza del Giuseppe..

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