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Tesseramento Pd 2017, l’ex sindaco Paolo Spagnuolo attacca: «in quello provinciale regna l’anarchia e non c’è linea politica. Ad Atripalda è immobile e alle amministrative ha preferito fare sponda all’Udc e regalare la città a De Mita»

Pubblicato in data: 2/10/2017 alle ore:08:00 • Categoria: Partito Democratico, Politica

«Nel Pd provinciale regna l’anarchia e non c’è una linea politica. Mi auguro che prima possibile si faccia anche un congresso cittadino perché un partito ha senso se sul territorio si occupa delle problematiche degli abitanti, cercando soluzioni, attraverso il confronto di iscritti e tesserati. Da un po’ di tempo il Pd, anche ad Atripalda, è immobile e alle amministrative ha preferito fare sponda all’Udc e regalare la città a De Mita». Non la manda a dire l’ex sindaco Paolo Spagnuolo, che alla luce del tesseramento 2017 ad Atripalda (23 rinnovi, 10 nuove tessere per un totale di oltre 345 iscritti) si attesta a diventarne il leader cittadino alla guida di un gruppo di oltre centocinquanta tesserati. Spagnuolo, che ha rinnovato la tessera, traccia un’analisi impietosa dei democrat, ripartendo dalle amministrative atripaldesi dove il Pd si è spaccato: «La mia adesione al Pd prima delle elezioni non era finalizzata alla candidatura a sindaco. Si trattava di un’adesione convinta essendo un renziano convinto, ammiro il modello di partito che è nella testa di Renzi che purtroppo non  è stato in grado, non per sua responsabilità, di trasferire sui territori per la resistenza di alcuni dirigenti. E di questi c’è una buona rappresentanza ad Avellino». Tiene ancora a chiarire la scelta di aderire ai democrat nell’ultimo giorno utile per il tesseramento 2016: «Ci fu un’adesione non per effettuare scalate al partito ma un’adesione con più di cento cinquanta amici perché da dieci anni faccio politica in gruppo perché da solo non avrei forza e non avrebbe senso. Le stesse tessere furono sottoscritte online per motivi di comodità. Oggi siamo in prossimità di un congresso provinciale e tra l’adesione e il congresso ci sono state le amministrative di Atripalda dove il Partito democratico non ha dato prova di essere un partito equilibrato. Regna l’anarchia e non c’è una linea politica perché ad Atripalda ci siamo ritrovate due liste entrambi costituite da componenti del Pd e con una lista diventata poi quella vincente, dove il Pd, come ama fare spesso in questa provincia, ancora una volta, attraverso qualche sua componente, ha preferito fare da sponda all’Udc, sacrificando un amico di partito, cioè la mia persona, esponente del Pd. Di fatto abbiamo regalato la città al presidente De Mita, e nemmeno all’Udc che non esiste, e questo è stata l’ulteriore prova che l’anarchia che regna in questo partito non va assolutamente bene e né tantomeno l’oligarchia che alcuni dirigenti hanno voluto creare, è destinata a portare il partito ai minimi termini e questi oligarchi arriveranno a rappresentare solo se stessi. Oggi  quindi c’è il congresso che dovrà essere invece il momento in cui attraverso una grossa spinta dal basso, una grossa partecipazione dei tesserati, con un ampio confronto democratico dei tesserati, si possa finalmente delineare, e questo si auspica, il carattere del Pd di questa provincia».Uno spartiacque il congresso secondo Spagnuolo: «mi trovo nell’ambito dell’area che fa capo al nostro leader che è il sottosegretario Del Basso De Caro, una persona che ha in sé molto forte il senso della democrazia e che è stato in grado di creare, attraverso una sua presenza sul territorio, e di vedere crescere la sua area. Stiamo mettendo su una mozione che possa focalizzarsi sulla valle del Sabato, sull’emergenza ambientale e sullo sviluppo economico dell’intera provinciale attraverso la valorizzazione dei beni culturale religiosi. Siamo un’area sicuramente importante nella quale penso di essere apprezzato sia perché rappresento un nutrito gruppo di persone perbene e intelligenti sia perché stiamo portando avanti un proposta concreta di sviluppo di questo territorio».
Infine chiarisce la sua partecipazione all’apertura della sezione cittadina di Fi prima dell’estate e sgombra i rumors su possibili strappi: «Attilio Strumolo segretario cittadino storico di Fi ad Atripalda e Massimiliano Strumolo mi sono stati particolarmente vicini nelle amministrative e lo hanno fatto attraverso una campagna elettorale condotta in maniera pulita. E quindi la lealtà di Attilio e Massimiliano fa sì che non posso che augurare un futuro politico e un impegno che possa proseguire nel tempo. Ma al di là di questo politicamente non c’erano affinità tali da poter iniziare un discorso politico».

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5 risposte a “Tesseramento Pd 2017, l’ex sindaco Paolo Spagnuolo attacca: «in quello provinciale regna l’anarchia e non c’è linea politica. Ad Atripalda è immobile e alle amministrative ha preferito fare sponda all’Udc e regalare la città a De Mita»”

  1. MICHELE ha detto:

    MA A CHE TITOLO PARLA???? UNO CHE SI E’ ISCRITTO AL PD 1 MESE PRIMA DELLE ELEZIONI ADESSO VIENE A DARCI ANCHE LEZIONI DI COME CI SI COMPORTA…IMPAREREMO DAL SUO PASSATO POLITICO!!!!!!!

  2. io ha detto:

    ritengo non sia un buon partito-a me che sono stato iscritto nell’online non hanno fatto pervenire neanche la tessera..per me non ssono dei seri

  3. libero ha detto:

    vedi che non ti crede nessuno.agli inizi di agosto hai invitato tanti atripaldesi nel malaga per una riunione con sibilia,ora dopo due mesi parli di nuovo di P.D…

  4. lucio ha detto:

    sono d’accordo con lei

  5. o ha detto:

    dii che partito si sta parlandoooooooooooooooooooooooooooooooo?

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