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Sosta breve gratuita, il delegato Musto: “invariati gli introiti”. L’ex sindaco attacca: “si favoriscono i furbi”

Pubblicato in data: 8/10/2017 alle ore:09:32 • Categoria: Attualità, Comune

E’ scontro sulla sosta a pagamento nella cittadina del Sabato. Mentre l’Amministrazione Spagnuolo si dichiara soddisfatta sul primo quarto d’ora gratis, l’esperimento introdotto per «venire incontro a tutti i cittadini che effettuano soste brevi con un ricambio veloce dei veicoli, favorendo, inoltre, il lavoro delle attività commerciali in un momento storico caratterizzato da una profonda crisi economica», il gruppo consiliare “Noi Atripalda” critica l’esperimento.
La Giunta Comunale guidata dal sindaco Geppino Spagnuolo nel mese di agosto ha infatti approvato all’unanimità e in via sperimentale, la concessione dei primi 15 minuti di sosta gratis in tutte le zone della città. Esponendo l’apposito tagliando gli automobilisti sono esentati dal rispetto delle zone di sosta a pagamento per i primi 15 minuti, parcheggiando quindi gratuitamente nelle aree prestabilite.
Un esperimento a tempo che starebbe dando i primi risultati positivi secondo l’Amministrazione in quanto gli incassi mensili sarebbero in linea con quelli dello scorso anno, quando non era in vigore il prima quarto d’ora gratis, come afferma il delegato al Commercio, Annona e Traffico Mirko Musto: «Fino al 31 ottobre sarà effettuato questo esperimento, poi vedremo se rinnovarlo. Per come sta procedendo, sta rispondendo bene. Perché dai primi dati sull’incasso del 2017 rispetto al 2016, quando il quarto d’ora non c’è, lo scostamento è minimo. Questo perché abbiamo intensificato i controlli sulle aree di sosta  a pagamento, dotando i vigilini di biciclette per controllare tutte le strade in modo più frequente e rapido. Gli automobilisti hanno capito che ci sono più controlli e quasi tutti ora pagano il ticket. Con il quarto d’ora abbiamo dato più libertà agli utenti e aiutato il commercio. I controlli oggi sono molto rigidi per cui non abbiamo perso nulla come incassi ma c’è solo una differenza minima».
Un provvedimento prò criticato in Consiglio comunale dall’ex sindaco Paolo Spagnuolo del gruppo “Noi Atripalda”, che in attesa di conoscere il dato definitivo, ha evidenziato come il provvedimento avrebbe una ricaduta negativa sulle casse comunali, con i conti già in rosso, visto che il Rendiconto di gestione 2016 chiude con un disavanzo pari a 2 milioni e 700mila euro: «sul commercio l’unico intervento svolto ha riguardato la sosta gratuita i primi quindici minuti. Tra qualche mese però quella delibera – attacca l’ex primo cittadino -, che impatta sul bilancio, risulterà illegittima perché doveva avere la firma del parere di conformità contabile da parte dei responsabili di settore. Gli stessi assessori, nel deliberato, aveva previsto che il minore introito fosse compensato da maggiori controlli, e quindi già sapevano ed erano a conoscenza dei minori introiti. Inoltre per adeguare i parcometri a questa nuova disposizione ci sono voluti 1200 euro. Altro che delibera di mero indirizzo che invece ha avuto una ricaduta sul bilancio. Credo perciò che questa iniziativa ha solo favorito i furbi».

Il delegato Musto è anche al lavoro sul nuovo bando per il controllo della sosta a pagamento. «Ci sto già lavorando da settimane – conclude il delegato – al bando per l’affidamento dei controlli della sosta a pagamento e penso che sarà pronto entro fine mese o all’inizio del mese di novembre». Tra l’altro si prevede l’installazione di parcometri che consentano il pagamento del ticket con il bancomat.
Ma proprio sul nuovo bando per il servizio di sosta a pagamento, l’ex assessore al Bilancio Mimmo Landi ha presentato un’interrogazione scritta al sindaco chiedendone i tempi di pubblicazione.

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2 risposte a “Sosta breve gratuita, il delegato Musto: “invariati gli introiti”. L’ex sindaco attacca: “si favoriscono i furbi””

  1. io ha detto:

    geppino è un grande??

  2. salvatore ha detto:

    Se volete essere ancora piu’ bravi, come leggo vi ritenete, trovate il modo affinchè i commercianti non occupino “abusivamente” posti a pagamento sottraendo possibilità di parcheggio agli onesti cittadini che hanno pagato l’abbonamento.

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