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Degrado ex cinema Ideal, il sindaco Spagnuolo: «c’è una legge per incentivare la riapertura delle sale cinematografiche storiche, va verificata la possibilità»

Pubblicato in data: 27/11/2017 alle ore:13:00 • Categoria: Attualità

Si riaccendono le luci sul cinema Ideal di piazza Umberto con “Sinistra Italiana Atripalda“ che incalza l’Amministrazione e annuncia la nascita di un comitato cittadino per riconsegnarlo agli atripaldesi. A distanza di oltre vent’anni dall’inesorabile chiusura della storica struttura di piazza Umberto che nel corso degli anni ’60 e ’80 ha visto calcare il proprio palcoscenico da attori di fama nazionale, Sinistra Italiana, con un lungo post sulla propria pagina di Facebook, ne denuncia l’abbandono: «L’esposizione del cartello di divieto di affissione sulle assi di legno che limitano quello che rimane del cinema Ideal può sembrare un gesto innocuo, addirittura di civiltà. E invece è una mossa furba che cela una profonda scorrettezza. Quella di spostare l’attenzione dal vero problema che è l’abbandono della struttura  lasciata a marcire da decenni» scrivono gli esponenti della sinistra «quel sarcofago di legno nel quale si è deciso di seppellire il cinema Ideal non ha bisogno dei manifesti incollati per essere sconcio. La città non può più essere ostaggio di chi ha deciso di condannare all’incuria un’importante porzione del centro cittadino. Per non parlare della sicurezza statica del fabbricato che, in zona sismica, coinvolge tutti coloro che transitano o si trattengono quotidianamente nei suoi pressi». Per Sinistra Italiana quindi è il momento di intervenire: «Esiste il progetto di ristrutturazione? che si attende a dargli seguito?». Nessuna concessione invece su un cambio di destinazione dell’immobile :«comunque, sia chiaro, la destinazione non si tocca! Il Comune intervenga immediatamente imponendo la realizzazione dei lavori o riprenda in mano l’atto di concessione dell’area per la realizzazione del cinema e adotti azioni di tutela della collettività nei confronti dei concessionari». Poi l’annuncio finale di farsi promotore di un comitato cittadino «per la richiesta dell’immediata restituzione alla cittadinanza del suo cinema Ideal!».
Un’iniziativa che riaccende l’interesse per lo storico cinema, chiuso ormai da decenni, per il quale gli eredi della famiglia Troncone, con in primis l’architetto Raffaele, tempo fa hanno presentato un’ipotesi di recupero. Ridare dignità alla struttura, questo l’obiettivo. E così nel rispetto del vincolo di destinazione d’uso, accanto alla riattivazione della sala cinematografica e del teatro, gli eredi immaginano di realizzarvi un art-caffè. Un progetto di ristrutturazione non facile visto che richiede un investimento di circa due milioni di euro. Fondi privati, attraverso un mutuo, che per ora resta nel cassetto non avendo trovato ancora il placet di un istituto di credito pronto a scommettere sulla sua rinascita.
Sulla questione interviene il sindaco Geppino Spagnuolo: «c’è una legge per incentivare la riapertura delle sale cinematografiche storiche, è chiaro che va verificata la possibilità da parte dei proprietari di potersi attivare per usufruire di questa legge che incentiva la ristrutturazione. Certo c’è un investimento importante da fare per avere una struttura in sicurezza e che funzioni. Verificheremo se si attiveranno, ma so informalmente che c’è la volontà dei proprietari di utilizzare questa legge. Se poi non sarà utilizzato tale canale nazionale disponibile, perdurando l’inerzia, è chiaro che per il futuro si dovranno fare degli atti diversi. Ma verifichiamo se c’è la volontà e la possibilità dei proprietari di utilizzare questa legge in tempi limitati».

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