Condanna assessore Troisi, parla il difensore Chieffo: «Antonio si proclama innocente. E’ una sentenza di primo grado e siamo pronti a ricorrere in appello. C’è stata gestione frettolosa del dibattimento, sentenza che non condividiamo in nessun passaggio». L’invito del sindaco: «La questione è delicata e privata e merita cautela da parte di tutti. Eventuali valutazioni verranno fatte a mente fredda e successivamente»
Pubblicato in data: 15/2/2018 alle ore:10:30 • Categoria: Cronaca •«Antonio Troisi si proclama innocente. E’ una sentenza di primo grado e siamo pronti a ricorrere in appello. C’è stata una gestione frettolosa del dibattimento ma anche il momento storico non è dei migliori e questo ha contribuito ad una sentenza che noi non condividiamo in nessun passaggio». Il giorno dopo la sentenza di condanna a 2 anni per violenza sessuale dell’assessore ai Lavori pubblici in quota Pd Tony Troisi (nella foto), parla il suo legale, il penalista Alfonso Maria Chieffo, in attesa delle motivazioni che arriveranno entro 90 giorni. «Se è stata comminata una pena di 2 anni evidentemente è stata applicata quella per i fatti di minore gravità. Questa è una vicenda non chiara e dubbia che paga la modifica con la legge Carfagna in cui si parla di atti sessuali senza una differenziazione tra l’atto sessuale vero e proprio o il mero palpeggiamento ed è purtroppo una impostazione con una caratterizzazione vaga e indefinita. L’unica cosa che posso dire è che in maniera inspiegabile non sono state considerate delle prove che secondo me potevano essere risolutive. Ieri è stata parzialmente revocata l’ordinanza ammissiva della prova della difesa è onestamente il timore è che questa scelta sia stata dettata più da esigenze legate al processo, generata dal fatto che il collegio sarebbe di sicuro mutato». Per il penalista atripaldese sono tanti i passaggi poco chiari che lo spingono a ricorrere in appello. «non c’è stata nessuna prova ulteriore rispetto alla denuncia della persona offesa. Ed è proprio questo che ci lascia perplessi. Avevamo altri testimoni da sentire ma nell’ultima udienza è stata tagliata la lista dei testimoni della difesa, tagliata per movimenti tabellari interni del Tribunale. Il collegio giudicante è già cambiato tre volte e dare un ulteriore rinvio avrebbe portato ad un nuovo collegio. Tony Troisi è stato vittima della necessità di dover chiudere ieri il processo e senza consentire di poter rendere delle spontanee testimonianze. La sua assenza dall’aula dell’altra mattina non era mancanza di rispetto alla corte, visto che si è sottoposto a diversi interrogatori, ma di non sottoporre ad uno stress ulteriore il figlio presente in aula con la moglie. Ma questa scelta non è stata apprezzata dal collegio giudicante. E ritengo che il teste che non è stato ascoltato era fondamentale e poteva darci lumi sul comportamento successivo tenuto dalle due persone nell’immediatezza visto che non c’è stata la fuga della persona offesa. Anzi la lezione si è protratta oltre l’ora». Nessuna applicazione della legge Severino secondo il legale: «per questi reati non si applica. Sulla pena accessoria, se ci sarà, si dovranno attendere le motivazioni. Da legale ho consigliato a Troisi di continuare per la sua strada e di non dimettersi dalla carica pubblica».
Una vicenda che dunque proseguirà in Tribunale e che per ora non ha ripercussioni sull’Amministrazione.
«La questione è delicata e privata e merita un po’ di cautela da parte di tutti» è l’invito che rivolge il sindaco Geppino Spagnuolo che spiega: «Sicuramente è una questione delicata e prima di tutto una questione con aspetti privati e personali rispetto ai quali credo occorra anche un po’ di cautela e attenzione nelle affermazioni da parte di tutti visto che coinvolge due famiglie atripaldesi».
Per quanto attiene agli aspetti amministrativi, mentre l’opposizione terrà oggi una riunione per decidere la posizione da assumere, invece il sindaco, che ieri sera ha sentito e visto il suo assessore: «Altri questioni rispetto al ruolo di amministratore vengono in questo momento in secondo piano – prosegue il primo cittadino -. Eventuali valutazioni verranno fatte a mente fredda e successivamente. E li faremo insieme a Tony avendo recuperato uno spazio di serenità e menta fredda. D’altronde si tratta di un primo grado di giudizio e le questioni non sono definite, così come va tenuto conto che con Tony ho un rapporto personale e lui ha la mia fiducia e amicizia. Certo non si sfugge su una valutazione del ruolo pubblico ma bisogna tenere conto che si tratta di un giudizio di primo grado e che non è definitivo».
Tony cammina a testa alta e siamo convinti della tua innocenza.
Visto che siamo di Atripalda conosciamo bene te e anche gli altri.
A buon intenditor poche parole
Sindaco a mente fredda?? mettiti na borsa per il ghiaccio in testa e ti rinfreschi……