Inchiesta buste paga gonfiate al Comune, il via al dibattimento con la deposizione dell’ex sindaco Paolo Spagnuolo: “Siamo molto fiduciosi, il verdetto a tutela degli atripaldesi arriverà”
Pubblicato in data: 26/5/2018 alle ore:09:00 • Categoria: Cronaca •Parte il dibattimento per tre dei cinque indagati nel processo sulle buste paga gonfiate al Comune di Atripalda con la deposizione dell’ex sindaco Paolo Spagnuolo. Ieri mattina, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Avellino, dottor Giulio Argenio, sono stati ascoltati tre dei primi quattro testi di lista del Pubblico ministero che ne aveva chiesto l’esame. Indicati dalla Procura, oltre all’ex sindaco anche il dottor Reppucci responsabile dell’ufficio Entrate del Comune, il dottor De Giuseppe responsabile del Settore finanziario e l’ex segretaria comunale Clara Curto. Presenti tutti e quattro all’udienza sono stati ascoltati solo i primi tre perché la deposizione della dottoressa Curto è stata ritenuta superflua.
Inchiesta partita alla fine di febbraio 2015 proprio dalla denuncia presentata in Questura dall’ex sindaco Paolo Spagnuolo. Un’indagine complessa quella condotta dalla Procura di Avellino, diretta dal dottor Rosario Cantelmo, con la Squadra Mobile della Questura di Avellino, guidata dall’allora capo dottor Marcello Castello, visto la mole di documentazione contabile sequestrata e visionata dagli investigatori.
I tre gli indagati di questo processo sono (V. A. e I. L. difesi dall’avvocato Luca Penna; I. I. difesa dall’avvocato Giovanni Iacobelli). Per il Comune, costituitosi parte civile, presente l’avvocato Carmine Freda.
Il quarto dipendente, già condannato a maggio scorso a 2 anni e 4 mesi di reclusione, ha presentato ricorso in Corte d’Appello mentre il quinto indagato è stato rinviato a giudizio il prossimo 20 novembre dinanzi al giudice Matarazzo.
«Abbiamo ricordato i fatti riportati nella denuncia del febbraio 2015 – spiega l’ex sindaco Paolo Spagnuolo – e abbiamo risposto alle domande poste dagli avvocati e dal Pm in riferimento a tali fatti. Da onesto cittadino ho confermato quanto riscontrai e denunciai da primo cittadino. L’importante ora è che tutto il dibattimento si svolga senza rinvii e che tutti i testi si presenteranno all’udienza così il processo non avrà rinvii e udienze inutili. Siamo molto fiduciosi, occorrerà attendere ancora un po’, ma il verdetto a tutela di tutti i cittadini di Atripalda arriverà».
Prossima udienza il 26 novembre del 2018 durante la quale saranno ascoltati i due consulenti del Pm.
Sui cinque si dovrà pronunciare anche la Commissione disciplinare di Palazzo di città presieduta dalla dottoressa Katia Bocchino, responsabile del VII Settore.
Qua non si ene santi