Imprenditore morto schiacciato da pannelli di cartongesso, la Procura incarica l’ingegnere Lima
Pubblicato in data: 31/5/2018 alle ore:08:00 • Categoria: Cronaca •Sul decesso di Emilio Merlino, l’imprenditore 60enne avellinese rimasto schiacciato dal peso di alcuni pannelli di cartongesso la Procura della Repubblica di Avellino vuole vederci chiaro e nomina come esperto l’ingegnere Alessandro Lima. Toccherà al consulente tecnico del Pm Luigi Iglio, stabilire cosa sia realmente accaduto in quegli attimi del pomeriggio del 30 aprile scorso quando, alla vigilia della festa del Primo Maggio, l’imprenditore mentre stava caricando alcuni pannelli di cartongesso su un camion all’improvviso, per cause ancora da accertare, è rimasto travolto dagli stessi. L’uomo, originario di Salza Irpina ma che risiedeva ad Avellino in via Francesco Tedesco, i cui familiari sono rappresentati dal penalista Alberico Villani, è deceduto dopo una lunga agonia durata quindici giorni presso il Reparto di Rianimazione della città ospedaliera San Giuseppe Moscati.
Il consulente tecnico Lima effettuerà mercoledì prossimo, 6 giugno, i primi rilievi nello spiazzale della ditta di materiale edile ubicata nel comune di Manocalzati, al confine fra Atripalda e San Potito Ultra, teatro dell’incidente mortale dove sono stati posti sotto sequestro il camioncino, il muletto per il carico dei pannelli e il materiale in cartongesso.
Proprio il peso dei pannelli in cartongesso provocò una rottura della base cranica e un’emorragia celebrare legata da trauma cranico che lo hanno fatto subito entrare in coma. Un coma dal quale l’imprenditore avellinese non si è più ripreso.
Questo è quanto emerso dagli accertamenti iniziali effettuati durante l’autopsia dal medico legale dottor Lamberto Pianese. La Procura della Repubblica di Avellino, guidata dal procuratore capo Rosario Cantelmo, ha aperto da subito un’inchiesta sul tragico decesso sul lavoro. Le indagini sono state affidate al sostituto procuratore Luigi Iglio che unitamente al Comando della stazione dei Carabinieri di Atripalda, guidato dal luogotenente Costantino Cucciniello, dovranno chiarire cosa sia realmente accaduto in quei terribili momenti, se ci sono delle responsabilità sulla tragica morte dell’imprenditore e eventualmente in capo a chi.
La procura ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, i due titolari della ditta edilee: S.P e S.N. difesi dagli avvocati Francesco Saverio Iandoli e Carmine Freda. Un atto dovuto per consentire ai consulenti di parte di presenziare agli accertamenti peritali.
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