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Nuovo anno scolastico, non riapre la Primaria Mazzetti. Fibrillazioni e preoccupazione in città. Stasera il sindaco nel convegno nella chiesa di San Nicola illustra il piano. L’assessore Anna Nazzaro: «Decisione dopo una serie di attente valutazioni». La ds Rita Melchionne:«pronta ad accettare questa nuova sfida». FOTO

Pubblicato in data: 4/9/2018 alle ore:08:00 • Categoria: Attualità

Non suonerà la prima campanella quest’anno per la Primaria “Mazzetti” (foto). I cancelli dell’edificio scolastico di via Manfredi resteranno chiusi a docenti, alunni e personale Ata. Una scelta maturata negli ultimi giorni in Comune e che sta creando non poche fibrillazioni tra le famiglie e il mondo scolastico visto che interessa ben 205 alunni che dovranno essere risistemati, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, negli altri plessi cittadini. L’ipotesi più accreditata è che la maggior parte di loro trovi ubicazione nelle aule della scuola media “Masi” di via Pianodardine. Ma l’edificio non può contenerli tutti. Da qui le preoccupazioni.
«Dopo una serie di attente valutazioni – anticipa il vicesindaco con delega all’Istruzione, Anna Nazzaro – si è scelto di tenere chiuso l’edificio Mazzetti. Domani (stasera ndr.) in occasione dell’ incontro pubblico previsto nella chiesa di San Nicola sarà il sindaco stesso a dettagliarne la scelta e gli interventi di adeguamento che verranno effettuati sulle scuole ospitanti gli alunni della Mazzetti con l’impegno di salvaguardare il benessere degli studenti e il prestigio che notoriamente vanta il nostro Istituto Comprensivo».
Toccherà così direttamente al sindaco Geppino Spagnuolo, nell’ambito del convegno sul tema organizzato dalla Pro Loco e dal settimanale “il Sabato”, illustrare stasera il nuovo piano scolastico per la città al quale stanno lavorando alacremente gli uffici comunali per dare una soluzione e consentire l’avvio del nuovo anno senza intoppi e disagi.

Nella splendida cornice della chiesa di San Nicola da Tolentino,alle ore 18.30, con il primo cittadino si confronteranno la dirigente scolastica Rita Melchionne, il presidente del Consiglio d’Istituto Vincenzo Biondo e l’ex sindaco e capogruppo consiliare di “Noi Atripalda” Paolo Spagnuolo.
La preside ieri mattina ha avuto un lungo incontro in Comune con l’Amministrazione e pur non entrando nel merito della comunicazione ufficiale che sarà data dal sindaco questa sera «nel rispetto dei ruoli» spiega di essere pronta ad accettare questa nuova sfida, dovendo rimettere in pochi giorni in discussione una programmazione già avviata da tempo, che assicura non sarà minimamente ridimensionata: «nella riunione con lo staff e il corpo docente – dichiara la ds Melchionne -, che ho sempre coinvolto nella maniera più trasparente possibile senza mai pensare di potercela fare da sola, ho chiesto a tutta l’organizzazione scolastica di lavorare per lo stesso obiettivo e la stessa voglia di sfidare le situazioni, sostenendo anche nuovi sacrifici affinché non venga disperso quanto di buon finora costruito». Tranquillizza tutta l’utenza «spero che domani sera si eviti lo scontro politico, dando vita ad una sinergia di tutti che crei il benessere della comunità. Capisco da genitore la fibrillazione dei genitori, ma sono contenta, alla fine, anche se in ritardo, perché siamo in ritardo perché la scuola ha bisogno di tempi, di programmazione, di strutturare, ha bisogno di creare un tessuto connettivo. Già ogni anno ci troviamo in una situazione emergenziale con il ricambio dei docenti poi ci sono delle incertezze che derivano da queste situazioni pregresse non chiare che ora si sono chiarite. Si è messo un punto, anche se era il punto che non volevo, parto da quello. Ho già riunito tutti, rivisto tutte le organizzazioni delle classi e dei docenti. E’ ovvio che come dirigente vorrei delle scuole attrezzate, ma non sono una persona che cerca l’impossibile. Vorrei che ci fosse una sinergia costante con le istituzioni e soprattutto vorrei che i genitori potessero avere fiducia, così come l’hanno dimostrata in questi anni nei miei confronti e che io possa dare fiducia. Ma se per prima io non ho delle indicazioni, lavoro su quello che mi viene detto e non su quello che poi viene cambiato e stravolto. Ma ciò non significa che in me non ci sia la voglia di affrontare la sfida. Quello che ho programmato e promesso cercherò a tutti i costi di portarlo a termine. Manterremo anche l’ampliamento dell’offerta formativa. Perché ci credo in questa scuola, che non deve solo istruire ma formare. Voglio tranquillizzare l’utenza che ha già tanti problemi in questo contesto storico, di portare i figli a scuola con la certezza di aver fatto la scelta giusta».

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