I misteri del cosmo e la possibilità di altre forme di vita o di ufo al centro del convegno svoltosi ieri ad Atripalda. FOTO
Pubblicato in data: 19/11/2018 alle ore:08:00 • Categoria: Attualità •I misteri del cosmo e la possibilità che vi siano altre forme di vita oltre quella terrestre o di ufo al centro del convegno “Alieni, contatto cosmico” svoltosi ieri ad Atripalda. Nella biblioteca comunale di piazza Sparavigna relatori di assoluto prestigio nel panorama ufologico nazionale hanno relazionato e proiettato straordinarie immagini, anche inedite.
Il presidente C.UFO.M. (Centro Ufologico Mediterraneo) Angelo Carannante e il presidente onorario, l’ingegnere elettronico Ennio Piccaluga, hanno incentrato i loro interventi su sconcertanti incontri ravvicinati tra increduli automobilisti e ufo, entità sconosciute, ma hanno riferito anche di vita intelligente su Marte e di alcune scoperte che fanno porre molti punti interrogativi sulla realtà effettiva del pianeta Rosso. Piccaluga è stato il primo che nel 2007 sostenne che ci fosse acqua salata su Marte, conferma data dalla Nasa solo nel 2015.
«Siamo dei ricercatori sugli oggetti volanti non identificati – illustra il presidente Carannante – per cui il nostro scopo è di venire a capo d questo mistero che interessa da sempre l’umanità. Sono state fatte tante indagini, alcune anche nell’avellinese, come diversi avvistamenti anche qui in provincia e alcuni assolutamente interessanti perché non si riesce a spiegare con velivoli convenzionali questi oggetti avvistati».
L’ingegnere Adamo Fucci, ospite d’eccezione, ha partecipato a programmi su televisioni nazionali e ha illustrato al numeroso e attento pubblico in sala le sue straordinarie esperienze relative ad incontri con strani esseri, forse extraterrestri e dell’avvistamento di sette ufo rossi simili a quelli famosi avvistati sulla città americana di Phoenix. «Anche alla luce delle ultime ricerche – prosegue Carannante – sono stati scoperti dei pianeti simili alla terra ma non per forza una vita si deve sviluppare simile a quella terrestre. Per cui potrebbero esserci esseri del tutto differenti da noi, magari più intelligenti e con milioni di anni di evoluzione, essere arrivati già qui sulla terra ma che non si fanno ancora vedere perché non è il momento giusto. Siamo ancora troppo “primitivi” per far parte di una confederazione galattica».
Berardino Ferrara, ricercatore C.UFO.M., ha relazionato su di un lavoro sui segnali che gli uomini ricevono e mandano nello spazio. Nino Capobianco, vicepresidente C.UFO.M. infine si è trattenuto sull’impatto sulla psiche umana di un eventuale incontro con popoli alieni.
«La ricerca americana è molto top-secret, ci fanno vedere quello che vogliono – conclude Carrannante -. Molte cose sono nascoste anche in Italia. Noi sappiamo per certo che gli organi ufficiali effettuano un’opera di occultamento della verità perché l’uomo non è pronto ancora per sapere queste verità sconvolgenti. Noi crediamo invece che un’intelligenza aliena sia già qui sulla terra, avendo ottimi indizi».
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