“I sognatori” cantano per Papa Francesco
Pubblicato in data: 23/12/2018 alle ore:05:00 • Categoria: Attualità •Hanno realizzato il sogno più grande cantando per Papa Francesco. Il gruppo musicale “I sognatori” del Centro Aprea di contrada Novesoldi ad Atripalda che da venticinque anni svolge attività di volontariato e assistenza a persone diversamente abili e a tutti color che hanno bisogno di una mano e si trovano in difficoltà nella vita, mercoledì scorso, durante l’audizione nella Sala Nervi di Città del Vaticano, si si sono esibiti dinanzi al Santo Padre e centinaia di associazioni provenienti da tutto il mondo (FOTO pubblica da L’Osservatore Romano).
Con i loro strumenti portati hanno rapito il pubblico interpretando tre canzoni dal vivo: “Io vagabondo” dei Nomadi, “Acqua azzurra acqua chiara” di Lucio Battisti e “Happy Xmas” composta da John Lennon che ha accompagnato il saluto finale del Papa.
«E’ stato emozionante racconta ancora incredule Franco Fioretti – . Non si può esprimere a parole. A pensare che hanno suonato Sting e gli U2. Il Papa, dopo le canzoni, si è avvicinato a noi per farsi le foto con il pollice ok. I ragazzi sono molto contenti. E’ stata un’emozione unica. I Sognatori hanno realizzato così un sogno grande».
Il gruppo “I Sognatori” esiste da dodici anni e suona in tutta Italia. Ha visto anche due volte il Festival Internazionale delle Abilità Diverse di Modena ed è composto da: Franco Fioretti, Angela Romano, Lucia Romano, Pietro Rainone e Pina Santoro alle voci, Antonio Santoro alla batteria, Francesco Sarnese alle percussioni elettroniche, Francesco Troisi alla tastiera e basso, Carmine Alvino alla chitarra acustica e Pierluigi Collarile alle percussioni.
«A crearci il contatto per poter suonare dinanzi al Papa è stata la nostra sociologa Annarita De Feo – conclude Fioretti – Mercoledì scorso nella Sala Nervi erano presenti gruppi e associazioni da tutti il mondo e al Papa è stata donata anche una torta per il suo compleanno. Noi siamo partiti la sera prima. Alle sette di mattina abbiamo montato la strumentazione. C’erano dei controlli molto rigidi. Poi ci hanno raggiunto il giorno i genitori dei ragazzi che suonano. Eravamo una cinquantina in tuta. Dal palco il Papa ha salutato e presentato tutte le associazioni tra cui la nostra, Aprea, e il gruppo».
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