10 febbraio: il Giorno del Ricordo della tragedia delle Foibe
Pubblicato in data: 10/2/2010 alle ore:09:05 • Categoria: Cultura •Il Comune di Atripalda ha fatto affiggere nelle vie della città i manifesti (nella foto) per ricordare le migliaia di persone vittime del massacro delle Foibe e mantenerne sempre vivo il ricordo affinchè il passato diventi insegnamento per il futuro entrando a far parte della nostra memoria collettiva. Non possiamo dimenticare chi fu ucciso o costretto ad abbandonare la propria casa per restare fedele alla Patria, alle proprie origini.
Il 10 febbraio 1947, giorno dei Trattati di Parigi. L’Italia, uscita sconfitta dal secondo conflitto mondiale, restituisce tutti i territori occupati dalle sue truppe durante la guerra cedendo alla Jugoslavia la città di Fiume, le isole Pelagosa e Lagosta, il territorio di Zara, una parte dell’Istria, del Carso triestino e goriziano e dell’Alta Valle del fiume Isonzo. E molto di più. Migliaia di italiani furono costretti a lasciare le loro case. E in molti lasciarono anche la loro vita strappata via nella maniera più atroce e spietata. Vittime dell’odio etnico e politico e, in molti casi, uccisi, senza pietà, dai partigiani di Tito: lasciati cadere, vivi o morti, nelle foibe, le fratture carsiche profonde oltre cento metri. Chi era fortunato trovava la morte dopo il devastante volo, chi no dopo una lunga agonia. Un numero ancora imprecisato di italiani e di oppositori ai comunisti yugoslavi sono morti così nel disprezzo più totale della vita e di ogni dignità umana, per questo motivo questa giornata, il 10 febbraio, è diventato il «giorno del ricordo» commemorato in tutta Italia affinché non si dimentichino mai le atrocità del passato e non si ripetano più.
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