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Proteste per l’aumento dei ticket scolastici. L’assessore Foschi:«Dopo sedici anni aumenti necessari»

Pubblicato in data: 30/6/2010 alle ore:14:12 • Categoria: Attualità, Comune

Giacomo FoschiAumenta la mensa scolastica ed il servizio scuolabus in città.
La decisione della giunta Laurenzano di adeguare, dopo sedici anni, le quote a carico delle famiglie sta scatenando non poche proteste.
Questi gli aumenti deliberati per il ticket mensa per l’anno scolastico 2010/2011: fino ad un reddito annuo Isee inferiore a 3.100 euro per le famiglie servizio gratuito. Da 3.101,00 Euro a 6.100,00 Euro i genitori dovranno pagare per i propri figli nelle scuole un ticket di 16,50 euro mensili. Per redditi Isee compresi tra 6.101,00 Euro fino a 9mila euro un ticket mensile di 25,00 euro. Da 9.000,00 euro a 12.000,00 euro dichiarati si dovranno pagare 40,00 euro mensili. Infine per un reddito Isee annuo superiore a 12.000,00 euro il ticket mensa per ogni mese sarà pari a 60 euro.
Aumenta infine anche il costo per il trasporto scolastico: si pagheranno 20 euro mensili. Esenti dal ticket le fasce economicamente più deboli.
Aumenti che hanno spinto i genitori degli alunni delle scuole materne ad incontrare nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale e l’assessore all’Istruzione, Giacomo Foschi che spiega:«Stiamo valutando soluzioni alternative per andare incontro alle esigenze e alle richieste dei genitori dei bambini delle scuole materne, ma resta ferma l’intenzione dell’Amministrazione comunale di tutelare le fasce più deboli della popolazione atripaldese». 
L’assessore ha anche scritto una lettera aperta ai cittadini per spiegare le ragioni alla base della decisione di aumentare i ticket scolastici, rimasti invariati da ben 16 anni. «Ringrazio i genitori e il dirigente scolastico per la disponibilità dimostrata, ho compreso a fondo le loro istanze ma prima di poter attuare qualsiasi modifica è necessario ragionare su dati concreti – continua l’assessore – in questo senso sarà fondamentale capire quante domande saranno presentate nei prossimi giorni dai genitori. Siamo disponibili a valutare la possibilità di introdurre i ticket, ma soltanto dopo un’attenta analisi dei costi e comunque senza penalizzare le fasce a bassissimo reddito, ovvero quelle con un reddito Isee al di sotto di seimila euro annui».
La decisione di ritoccare i costi dei ticket mensa è stata presa solo dopo una lunga riflessione di Giunta e un’accurata analisi dei costi. «Il Comune di Atripalda continuerà ad accollarsi il cinquanta per cento dei costi del servizio, ma un adeguamento era assolutamente necessario tenuto conto della situazione finanziaria dell’Ente e dopo che i costi del servizio erano rimasti invariati per oltre sedici anni – conclude Foschi – e mi auguro che nessuno strumentalizzi una pur legittima preoccupazione dei genitori, considerata la piena disponibilità di questa amministrazione comunale».

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