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Polemica sull’assemblea degli “autoconvocati” a San Potito, la nota di Cinzia Spiniello (Sel)

Pubblicato in data: 3/7/2010 alle ore:11:52 • Categoria: Politica, Sinistra e Libertà

cinziaspinielloSi poteva fare meglio. C’era d’apettarselo, in fondo SD è quello e soltanto quello: una visione antica e superata della politica. Un comportamento che è diventato noioso e controproducente nella costruzione della Sinistra irpina. Sempre che le intenzioni di SD siano quelle di farla nascere, non si sa mai, non proveremmo stupore. Potremmo parlare di illegittimità di un organo che si è autoproclamato attraverso una votazione bulgara e che non ha i crismi dei processi democratici che Sel intende difendere e diffondere. Non si capisce in base a quale teoria e a quale regolamento ci si è attenuti. A parte il fatto che è da verificare se i rappresentanti e gli iscritti SD siano innanzitutto iscritti a Sel. Ci sono motivi fondati per credere che non lo siano, del resto verificare è facile.
Premesso ciò, cosa può far pensare che una simile operazione, buona più per i giornali e per pittoresche autocelebrazioni, possa in qualche modo incidere o accelerare la vera nascita del partito- movimento in provincia. I frettolosi dambrosiani hanno evidentemente mostrato i muscoli, senza accorgersi però che sono di cartone, gonfi di nulla. Ho salutato con dispiacere l’esito della riunione di San Potito pur temendone l’epilogo, perchè l’esperienza insegna soprattuto a diffidare di chi mostra voracità invece di mettersi al servizio di un progetto politico alto che non merita certe bassezze.
Da iscritta e militante di Sel non posso fare gli auguri a Giordano e a quanti hanno dimostrato quali sono le vere intenzioni di una certa sinistra in questa provincia: la ricerca del dominio e del potere, per occupare i pochi spazi ancora non occupati negli enti pubblici. L’Irpinia e gli irpini già conoscono questa storia, dura da almeno 30 anni e sono molti in SD ad aver perpetuato certi comportamenti. Ci sono persone che guardano a Sel con fiducia perchè riconoscono l’ampiezza e la bontà del suo progetto che è incontestabilmente incarnato da Nichi Vendola. Ma Nichi non ha pensato ad un partito a compartimenti stagni, ad un partito di gruppi dirigenti, bensì ha immaginato e dato vita alle Fabbriche di Nichi, ad una gestione orizzontale delle energie in campo. Questo è Sel, non una guerra tra bande, non una rissa, non una prepotenza, non un ricatto. Sel è ciò che vogliamo che sia, è una visione futuribile del nostro paese, una speranza di riscatto per le genti del Sud, una possibilità concreta di superamento di un’epoca in cui fare politica è solo peso elettorale nelle dinamiche di quelli che oggi appaiono come veri e propri comitati d’affari nella gestione degli enti pubblici.
Sel è molto di più di ciò che SD intende realizzare ed è forse questa consapevolezza che ha spinto quei compagni a compiere una tale forzatura. Spero ci possa essere un ripensamento in tempi brevi, una riflessione attenta sugli esiti che comportano certe scelte irrispettose e violente.
Il campo della Sinistra non si riempirà mai senza la riscoperta del senso di fraternità e di condivisione. Viviamo un epoca difficile in cui si dovrebbe evitare di dare il peggio di se , la gente guarda la politica e non credo sia disposta ad intraprendere un viaggio di riscatto e di libertà partendo da questi presupposti litigiosi e distanti dalle esigenze quotidiane.
Comunque il processo di costruzione della Sinistra in questa provincia è ancora in piedi, c’è solo da augurarsi che il cammino riprenda senza più eccessi ma con la chiara convinzione che certi retaggi vanno abbandonati, che non è più il tempo delle conte e dei numeri ma delle idee e delle speranze.
Lavoro, Stato Sociale e difesa della Costituzione sono i cardini su cui costruire un’azione politica efficace e produttiva ed è questo che può rappresantare la svolta e la giusta sintesi della nostra Sel, quella di tutti e tutto, quella che sta nascendo.Cinzia Spiniello
Sinistra Ecologia e Libertà – Atripalda

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