sabato 26 aprile 2025
Flash news:   Domani 25 Aprile, 80° Anniversario della Liberazione d’Italia: appuntamento a piazza Municipio ad Atripalda Vendita ex Scuola Mazzetti ad Atripalda: scontro in Consiglio comunale Cure oncologiche, per l’Azienda Moscati  una “vocazione” cresciuta negli anni: il 2024 si è chiuso con quasi 4mila pazienti visitati Pasquale Penza si dimette dopo solo un mese dalla guida dell’Acs di Avellino Addio a Papa Francesco: il messaggio del Vescovo Arturo Aiello Avellino-Altamura, sold out domenica sera al Partenio-Lombardi Irpinia Corre, tutto pronto per il 4 maggio ad Atripalda con Ghemon: martedì 29 aprile conferenza stampa Addio a Papa Francesco sempre vicino agli ultimi Atripalda esplode di entusiasmo per la promozione dell’Avellino in Serie B L’Avellino Basket crolla nell’ultimo quarto contro Cantù

Successo per le opere dell’artista Carmine Tranchese nello Specus Martyrum

Pubblicato in data: 11/9/2010 alle ore:08:30 • Categoria: Cultura

foto-opere-tranchese1Successo di visitatori e gradimento per le opere e le installazioni dell’artista atripaldese Carmine Tranchese realizzate nello Specus Martyrum  della Collegiata di Sant’Ippolisto Martire ad Atripalda.
Nei tre scatti del fotoreporter Camine Montefusco (vedi foto) si può ammirare tutto l’estro ed il fascino delle opere realizzate. Sperimentazioni non nuove per l’artista atripaldese, che già alcuni anni fà riaccese i riflettori con una sua opera sul fiume Sabato.
Di seguito pubblichiamo una nota del professor Lello La Sala: 

«Non si tratta, in assoluto, di una novità. Da tempo archeologia ed arte moderna si misurano in un’affasciante gioco di specchi, attraverso incontri, sperimentazioni, installazioni (per esempio nel parco archeologico di Sibari, o in quello di Scolacium in Calabria, o a Roma). E tuttavia è forte la suggestione dell’intervento dell’artista Carmine Tranchese nello Specus Martyrum di Atripalda, luogo di martirio e di penitenza tra i più antichi e noti d’Irpinia.

foto-opere-tranchese2 L’intervento, che si realizza grazie alla sensibilità del parroco don Enzo de Stefano (che ne ha colto le motivazioni più autentiche), riutilizza materiali poveri, d’uso e di riciclo che, nella straniante deflagrazione tra la percezione ed il ‘riconoscimento’ delle forme ed il ‘segno’ artistico, creano effetti e suggestioni di rara intensità. Carmine Tranchese cattura atmosfere, scava memorie, racconta silenzi e misteri e, mentre sconvolge ed emoziona, si fa voce e destino di una umanità faticosamente in cammino.

foto-opere-tranchese3Attraverso un tracciato di sabbia la contemporaneità si riappropria di un vissuto millenario, esplora la propria coscienza, interroga la propria anima, si affaccia sull’archetipo dell’uomo che, nell’acqua, nella terra e nel vento, ritrova la sua fragilità e la sua eternità.

Un’installazione, quella del maestro Tranchese, che segnalo come uno dei principali eventi della XV edizione di Giullarte, quello che ricorderemo e che farà discutere, come sempre. A costo zero e – pare- ignorato dalla programmazione ufficiale».

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *