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Valle del Sabato Security & Safety, la Regione assegna 70mila euro ad Atripalda e San Potito

Pubblicato in data: 26/1/2011 alle ore:17:02 • Categoria: Attualità

ten_giannetta_domenicoIl progetto di sicurezza urbana “Valle del Sabato Security & Safety” presentato dai Comuni di San Potito Ultra ed Atripalda nel febbraio 2010 alla Regione Campania ottiene il primo posto nella graduatoria dei 46 progetti ammissibili al finanziamento.
Con tale attività progettuale, ancora una volta, l’Irpinia si distingue ponendo un ennesimo tassello nella costruzione del mosaico della sicurezza urbana, partecipata e condivisa, attraverso il riconoscimento ufficiale da parte della Regione che, con Decreto Dirigenziale n. 5 del 21 Gennaio 2011 – Pubblicato sul BURC n. 5 del 24/01/2011, gli ha attribuito l’ambito primo posto, segno che quando le cose si fanno bene i risultati vengono e per San Potito Ultra questo non è che una riconferma per il lavoro portato avanti ormai già da un decennio.
L’ideazione e la progettazione sono state curate nei minimi particolari dal Ten. Domenico Giannetta (foto), Comandante del Servizio Associato di Polizia Municipale di San Potito Ultra, e i risultati ottenuti, primo in graduatoria regionale con 75 punti e un contributo pari a € 70.000,00, dimostrano l’ottimo lavoro sviluppato ma soprattutto la presenza di competenze specifiche e qualificate nel campo della sicurezza secondo quelli che sono gli indirizzi Nazionali e Regionali nelle Politiche della Sicurezza Urbana Integrata.
Questa volta il merito dell’ambito traguardo va condiviso con il Comandante della Polizia Municipale di Atripalda Carmine Colantuoni, oggi in pensione ma da sempre esempio di riferimento per la categoria, e con l’agente Carmine D’Agostino che ha effettuato una accurata ricerca dei partner di progetto e una certosina raccolta dei dati sulla micro e macro criminalità che attanaglia la Valle del Sabato.
Tale risultato ripaga particolarmente il Sindaco di San Potito Ultra Giuseppe Moricola il quale, ancora una volta, ha fortemente voluto che fosse il Comandante Domenico Giannetta a curarne l’ideazione e la progettazione, volontà poi condivisa dal primo cittadino di Atripalda Aldo Laurenzano. La sinergia tra i due enti ha precorso quanto sancito dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122 e cioè che la Polizia Locale, quale funzione fondamentale dei Comuni, deve essere gestita in forma associata.
Il progetto partendo dall’analisi del contesto territoriale di riferimento e dalla descrizione delle problematiche che più tormentano le realtà locali tra cui l’alcolismo, la tossicodipendenza, la delinquenza minorile, la microcriminalità, il degrado urbano, la contraffazione dei prodotti, l’ambiente, i videogiochi, individua tre ambiti di intervento: “Miglioramento degli spazi pubblici e delle condizioni di vita nelle città, diffusione della cultura della legalità e attivazione di servizi e strumenti innovativi per la polizia locale”.
Gli obiettivi perseguiti sono il miglioramento della qualità della vita urbana sotto il profilo specifico del degrado e dell’inciviltà, la creazione di momenti di aggregazione, per incentivare la comunicazione e la socializzazione tra i cittadini, la rivitalizzazione delle zone meno frequentate andando a riscoprire vecchie ed antiche tradizioni locali, l’incremento della percezione soggettiva di sicurezza, stimolando la crescita delle relazioni sociali e sollecitando i cittadini a divenire soggetti attivi sui temi della prevenzione e della sicurezza urbana, per mettere in rete le giuste sinergie tra tutte le risorse territoriali, la diffusione tra adolescenti, famiglie e quindi Comunità locale e sistema produttivo delle norme del vivere civile puntando sulla collaborazione di quelle che sono le agenzie d’istruzione primaria, la promozione di modelli organizzativi di Polizia Locale che permettano l’interscambiabilità del personale sul territorio dei due Comuni affrontando le problematiche della sicurezza urbana attraverso il miglioramento del livello qualitativo e di automazione degli strumenti operativi ma soprattutto la promozione di attività ludico ricreative sui temi della legalità, della sicurezza, della conoscenza e conservazione del territorio quale volano dell’economia locale andando ad analizzare, su tali tematiche, il punto di visto dei vari stakeholder.

Il progetto prevede la realizzazione di ben 15 azioni ed in particolare:

1. La riqualificazione di spazi pubblici: Centri Storici e Quartieri Periferici;
2. La rivalutazione della filiera enogastronomica della Valle del Sabato;
3. La sponsorizzazione di alcune manifestazioni ricreativo culturali inerenti le antiche tradizioni locali;
4. La promozione di attività sportive con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della sicurezza urbana;
5. Una campagna di presentazione del progetto tramite l’organizzazione di incontri pubblici, tavole rotonde, convegni e coinvolgimento dei mass media locali durante le varie fasi di attivazione;
6. La rilevazione degli indici di criminalità sul territorio dei 2 Comuni. Indagine sulla percezione dell’insicurezza dei cittadini e degli imprenditori;
7. Il coinvolgimento delle Associazioni di volontariato, delle Parrocchie e del Piano di Zona Sociale per la promozione della convivenza interculturale, dell’inte¬grazione sociale e civile degli stranieri;
8. Alcuni momenti di aggregazione nelle parrocchie : Cineforum di genere, Incontri sulla prevenzione;
9. Un Concorso di idee presso gli istituti scolastici “Abellinum ieri e oggi?” ma soprattutto “Quale futuro immagini per la Valle del Sabato“;
10. La proiezione di lungometraggi tesi alla diffusione ed alla conoscenza degli usi, dei costumi e delle culture straniere;
11. L’istituzionalizzazione della figura dell’Operatore di Prossimità usufruendo della piattaforma formativa FAD messa in atto dalla Scuola Regionale di Polizia Locale di Benevento nell’ambito del Progetto Europeo “Poliforme”, un agente completamente inserito nel tessuto sociale del territorio che va oltre il confine del singolo Comune in un presunto Ambito Territoriale Ottimale, consulente dei cittadini, con precisi compiti di tipo preventivo, educativo e solo in ultima analisi repressivo;
12. Corsi di Educazione Stradale – Educazione alla Legalità – Vigile Baby;
13. La realizzazione di un sistema di video-sorveglianza;
14. Una Sala Operativa per il coordinamento delle attività di controllo del territorio;
15. Una postazione mobile della Polizia Municipale.

Perno di tutta la questione resta quello di rafforzare la presenza sul territorio della Polizia Municipale, non nella veste di repressione bensì nella veste di prevenzione e nell’ottica di una sicurezza urbana condivisa che vede il cittadino al centro delle politiche di governo del territorio.
Leo Longanesi, noto scrittore e giornalista sosteneva che “Se c’è una cosa in Italia che funziona è il disordine” esso dà qualche speranza a tanti, mentre l’ordine e la legalità a pochi ma ciò non fa al nostro caso dove i sindaci: Giuseppe Moricola e Aldo Laurenzano hanno e credono fortemente nelle potenzialità della Polizia Municipale al servizio del cittadino per il controllo delle comunità locali. Un esempio da seguire ed imitare in tempi dove da un lato le riforme della Pubblica Amministrazione e le ristrettezze economiche impongono nuovi modelli gestionali ed associativi e dall’altro la sicurezza urbana diventa sempre più un bene primario nella scala dei bisogni umani.

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