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Il coordinatore provinciale del Pdl Cosimo Sibilia:«Nel futuro della città progetti condivisi e un nome riconducibile chiaramente al centrodestra»

Pubblicato in data: 25/2/2011 alle ore:10:58 • Categoria: Pdl, Politica

sibiliaDall’edilizia scolastica all’intervento da tre milioni di euro per il risanamento del fiume Sabato al panomara politico cittadino in vista delle elezioni amministrative del 2012: il presidente della Provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, senatore del Pdl, analizza le recenti questioni che stanno interessando Atripalda.
Pochi giorni fa il taglio del nastro della palestra del liceo scientifico “De Caprariis”, un traguardo importantissimo dopo 15 anni d’attesa…
«La Provincia ha dimostrato di essere presente sulle grandi questioni come l’edilizia scolastica, anche perché tali strutture sono spazi per socializzare. L’inaugurazione della palestra sta a significare proprio questo, l’Amministrazione provinciale è impegnata a favore dell’edilizia scolastica e in generale per dare la possibilità agli studenti di praticare attività sportive. Non credo sia una palestra solo a servizio della scuola, ma anche per una realtà importante come Atripalda che presenta un’effervescenza dal punto di visto sportivo. E questo lo dico da presidente regionale del Coni».
L’Ente di Palazzo Caracciolo si sta mostrando molto attento alla realtà atripaldese. Poche settimane fa è stato finanziato con tre milioni di euro il risanamento del fiume Sabato…
«Innanzitutto vorrei dire che abbiamo inserito Atripalda tra i comuni che hanno usufruito del ristoro ambientale in quanto sede di ex Cdr, anche se la città è confinante in piccola parte. Il ristoro ambientale sarà annuale per Avellino, Atripalda, Manocalzati e Montefredane. Nessuno prima in passato ha mai dato un euro. Per quanto riguarda il risanamento del fiume Sabato, abbiamo portato avanti uno dei progetti strutturali dopo le grandi piogge del mese di novembre. Non solo il Sabato però, ma anche la messa in sicurezza dell’Ufita e del Calore».
Atripalda ha perso ben 25milioni di euro in progetti con la bocciatura da parte della Giunta Bassolino, ad aprile 2010, del Piano Strategico presentato da Provincia e Comune di Avellino. Lei ha avviato, su questa opportunità di sviluppo, un nuovo percorso. Atripalda che ruolo avrà nell’area vasta?
«Un ruolo importante. Un progetto organico che non vedrà Atripalda muoversi da sola, ma integrata nell’area vasta. Dobbiamo organicamente portare avanti un percorso nuovo, in cui siano tutti protagonisti, come in un gioco di squadra. Il progetto della Provincia non è stato bocciato ma è da rivedere, quello presentato invece dal comune di Avellino sì. Se ci fosse stato invece un coordinamento, con un solo progetto di qualità sarebbe andata diversamente. Il problema è rappresentato dalle divisioni, perciò il mio primo obiettivo è quello di superare gli steccati ideologici. Spero che anche gli altri facciano la stessa cosa».
Atripalda è stata sempre la “Città dei Mercanti”, eppure appare difficile dare continuità nel tempo ad un’associazione che tuteli e valorizzi il territorio ed il commercio. Da imprenditore che consiglio sente di dare?
«Lavorare sinergicamente per risultati che non siano di parte. Se l’associazione non persegue interessi collettivi, ma solo quelli di bottega, i risultati non si ottengono. L’egoismo non porta da nessuna parte».
Dalla sua posizione di leader provinciale del Pdl, come vede Atripalda?
«In un momento di grande confusione della politica a livello nazionale e locale dobbiamo essere grati a coloro i quali, sobbarcandosi grandi sacrifici, riescono a mantenere alta la bandiera del Pdl sul territorio. Ad Atripalda, Massimiliano Del Mauro è un punto di riferimento essenziale. Paradossalmente siamo la provincia in cui potrebbe ritornare un coordinatore (Giulia Cosenza ndr.) che ha aderito ad un altro partito».
Il commissario cittadino Antonio Prezioso ha seguito Fini, come il Pdl intende riorganizzarsi?
«Stiamo organizzando una riunione alla quale parteciperò con Massimiliano Del Mauro per riaggregare quello che c’era. Atripalda è stata sempre una delle realtà più importanti in Irpinia. Abbiamo qui le amministrative nel 2012 e quindi dobbiamo organizzarci per bene».
Lei ha sempre seguito con grande attenzione e partecipazione le vicende politiche cittadine. Nelle Amministrative del 2007 il centrodestra propose Iaione. Ha già pensato a come muoversi per il futuro?
«L’auspicio è che possa esserci, questa volta, un candidato di estrazione di centrodestra ufficiale, riconducibile all’ex Forza Italia e che possa dare risultati. Rispetto alla candidatura dell’avvocato Arturo Iaione, ho solo partecipato all’indicazione su un nome sulla quale erano tutti d’accordo. L’errore allora fu che il centrodestra si presentò diviso: noi con la lista capeggiata da Iaione e un’altra lista con un ex di An. Se ci fossimo presentati uniti, avremmo senza dubbio vinto. Il problema è al nostro interno. Perciò auspico un momento di chiarezza che possa portarci alla presentazione di una proposta seria e alternativa, con un uomo identificabile e chiaramente riconducibile al centrodestra di Atripalda».
Che giudizio dà sull’Amministrazione Laurenzano?
«Sull’Amministrazione Laurenzano il giudizio negativo lo sta dando già chi è all’interno di questa coalizione fibrillante tutti i giorni, come leggo dai giornali. Dobbiamo perciò creare un’alternativa credibile. Il giudizio lo esprimeranno gli elettori con il voto, ma in un certo senso lo stanno dando anche molti esponenti del Pd locale che stanno abbandonando il Partito democratico».
Sempre in tema di coalizione per le amministrative ci sarà un’alleanza con l’Udc?
«Non ho problemi a dialogare con l’Udc, ovviamente se si dovesse scatenare il putiferio a livello nazionale non sarà possibile poi allearsi nelle singole realtà territoriali. Ad Atripalda tuttavia non si voterà con il doppio turno, per cui ciò favorirà la presenza di liste civiche. Quindi credo che non ci sia alcun problema nel costruire un’alleanza di centrodestra. Per quanto ci riguarda, tengo a sottolineare che indicheremo un uomo o una donna riconducibili chiaramente al centrodestra alternativo al governo di centrosinistra ad Atripalda».
Infine, cosa pensa di dire ai giovani atripaldesi?
«Di impegnarsi seriamente. In un momento difficile e complicato per l’intero Paese e non solo per Atripalda, lasciare, inoltre, da parte dissidi e appartenenze politiche per lavorare nell’interesse collettivo. Non servono le divisioni per perseguire un bene comune. Quando mi hanno chiesto di inaugurare la palestra, la prima telefonata che ho fatto è stata all’ex presidente Alberta De Simone. Ed ho un buon rapporto anche con il sindaco».

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