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Crisi al Comune, Antonio Tomasetti si dimette da capogruppo del Centrosinistra ed i consiglieri del Pd lasciano le deleghe di giunta

Pubblicato in data: 3/4/2011 alle ore:18:30 • Categoria: Attualità, Politica

aula-consiliare-vuota1Crisi al comune di Atripalda, lasciano gli incarichi di giunta e di capogruppo del “Centrosinistra” Antonio Tomasetti e tutti i consiglieri del Partito Democratico.
Precipita la situazione a Palazzo di città e si sfalda la maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Aldo Laurenzano. Lo strappo dopo un’accesa riunione di maggioranza di venerdì sera. Il capogruppo consiliare di «Centrosinistra per Atripalda» Antonio Tomasetti ha questa mattina infatti, protocollato al Comando dei vigili urbani (essendo il Comune chiuso di sabato mattina), le proprie dimissioni mentre tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico lunedì mattina rimetteranno le proprie deleghe nelle mani del primo cittadino. Un’inattesa precipitazione della situazione a seguito dell’azione avviata dal Pd per la costituzione del gruppo federato del Centrosinistra in consiglio comunale. Una volontà emersa non solo dal congresso cittadino del Pd, ma avallata anche dai vertici provinciali di avere una propria visibilità in seno al civico consesso. E la soluzione di dar vita ad un gruppo federato in cui potessero convivere le diverse posizioni, sembrava la soluzione in grado di mettere un freno alle tensioni. Ma nella riunione di venerdì sera al Comune, mai iniziata, è emersa subito una profonda spaccatura nella maggioranza. I mugugni del Pd riguardano la presenza in sala giunta del consigliere Emilio Moschella, eletto nelle fila della minoranza e poi passato con la maggioranza. Moschella era stato invitato dal sindaco alla riunione. Da qui un’accesa discussione fra il capogruppo Antonio Tomasetti e lo stesso sindaco che aveva invitato Moschella. Per il sindaco Moschella aveva aderito al centrosinistra con una lettera del sei dicembre scorso ma per Tomasetti no. A questo punto Tomasetti ha annunciato ai presenti le dimissioni da capogruppo invitando il primo cittadino ad andare in Consiglio comunale a verificare se ancora ha i numeri per andare avanti. Poi l’epilogo di ieri mattina con le dimissioni da tutte le deleghe dei rappresentanti consiliari del Pd.
«Dimissioni definitive ed irrevocabili – tiene a precisare Antonio Tomasetti -. E’ inspiegabile l’atteggiamento del sindaco che ha buttato tutto all’aria. C’era una soluzione fatta ma invece ha imposto al tavolo la presenza di Moschella. Moschella non hai mai aderito al gruppo del Centrosinistra e non ha mai partecipato alle riunioni. Che problema c’era di aspettare un’altra riunione e di far avviare tutto a soluzione? Ne avevo già parlato con lo stesso Moschella e De Vinco. Una forzatura inspiegabile quella del primo cittadino. Eppure c’era la volontà di superare la crisi. Avevo il compito di ricostruire l’unità della maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni del 2007. Ho fatto il mio dovere, la soluzione era a portata di mano, ma con amarezza lascio».
E domani tutti i consiglieri del Pd formalizzeranno la restituzione delle deleghe di giunta: il vicesindaco con delega al Traffico Enzo Aquino, l’assessore allo Sport Andrea Montuori ed i consiglieri delegati all’Urbanistica Luigi Tuccia, all’Istruzione e Cultura Nancy Palladino e Franco Landi. Le deleghe saranno rimesse nelle mani del primo cittadino.
Non commenta lo strappo il sindaco Aldo Laurenzano, che fa comunque sapere, a questo punto, di essere pronto a convocare quanto prima, in risposta, il consiglio comunale sul bilancio di previsione, per effettuare una verifica di maggioranza e vedere chi è pronto a votare contro, assumendosi la responsabilità di fa cadere l’Amministrazione.

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