Il Comitato Direttivo del Pd di Atripalda difende il segretario, il capogruppo e gli assessori respingendo le accuse di Laurenzano. Il vicesindaco Aquino: «Il Pd ha sempre coinvolto il sindaco che invece si è sempre defilato. L’Amministrazione può anche finire qui»
Pubblicato in data: 23/9/2011 alle ore:09:12 • Categoria: Partito Democratico, Politica •Il Comitato Direttivo del Pd di Atripalda (foto) fa quadrato intorno al segretario cittadino Federico Alvino al capogruppo consiliare, Antonio Tomasetti, ai propri esponenti in giunta respingendo le accuse del sindaco Laurenzano, anch’egli tesserato del Pd. E’ l’epilogo del nuovo braccio di ferro apertosi all’interno del Partito democratico cittadino dopo le dichiarazioni al vetriolo del primo cittadino che ha definito il Pd atripaldese un treno deragliato, con un segretario in conflitto d’interesse ed un capogruppo che bacchetta il sindaco in consiglio. Bordate che hanno lasciato non pochi amministratori stupiti.
E così ieri sera si è riunito il comitato cittadino del partito per esprimere piena solidarietà, respingendo le accuse. Posizione che sarà ufficializzata oggi con un documento politico approvato all’unanimità.
Proprio il segretario cittadino Federico Alvino, finito al centro del j’accuse del sindaco Laurenzano che ne ha chiesto la sostituzione, preferisce non commentare, rinviando ad una successiva conferenza stampa le valutazioni politiche e personali. «Sono accuse di un’assoluta inciviltà nel tono» sono le uniche parole che pronuncia. Esterrefatto anche il capogruppo consiliare Antonio Tomasetti che si dichiara profondamente sorpreso e meravigliato.
A parlare è invece il vicesindaco Enzo Aquino, anch’egli Pd, che difende l’operato del partito: «E’ il momento di fare un riflessione collettiva. Personalmente ritengo le accuse mosse dal sindaco ingenerose verso il partito perché ogni volta che il Pd ha tentato di coinvolgerlo in un processo di rinnovamento e crescita, Laurenzano si è sempre rifiutato. Per cui se ci sono responsabilità, stanno da entrambi le parte». Aquino non accetta le critiche mosse dal primo cittadino di un partito che sta deragliando e che ha abbandonato la strada del rinnovamento. «Un attacco così concepito è un attacco personalistico che non tiene conto delle difficoltà politiche. Il sindaco è stato sempre coinvolto ma ha preferito sempre defilarsi. Ora accusa il Pd di non essere come lo voleva. A questo punto l’amministrazione può finire anche qui. Un’amministrazione che ha affrontato degnamente le difficoltà economiche. Quello che è venuto meno in questi anni di governo della città è stato l’incontro ed il confronto tra amministrazione e cittadinanza. L’amministrazione non è stata lievito per il partito e viceversa perché non c’è stato colloquio». La resa dei conti per una crisi mai risolta fino in fondo si appresta a venire con la discussione in consiglio comunale sul Bilancio Consuntivo che dovrebbe esserci lunedì 3 ottobre. In quella sede a prendere le distanze dalla giunta Pd-Sel sarà anche il gruppo consiliare “Centrosinistra per Atripalda” formato dagli ex assessori Troisi, Foschi, Guerriero e Di Pietro pronti alla restituzione delle deleghe e ad un appoggio esterno.
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