Crisi al Comune di Atripalda, Laurenzano tuona: «Se non ho la fiducia sul documento lunedì mi dimetto». Sul Pd: «Ho un rapporto pessimo con la segreteria cittadina»
Pubblicato in data: 10/11/2011 alle ore:13:25 • Categoria: Politica •«Se non arriva la fiducia lunedì mi dimetto». Il sindaco di Atripalda Aldo Laurenzano (foto conferenza stampa) lancia la sfida alla maggioranza con un ultimo aut-aut. Incontrando questa mattina la carta stampata per chiarire la sua posizione sulla crisi, dopo la fumata nera della riunione di ieri sera, il primo cittadino conferma le distanze tra Pd e “Centrosinistra per Atripalda” e presenta un ultimo documento con pochi punti per portare a conclusione naturale la consiliatura. «Su questo documento voglio verificare se c’è la convergenza di tutta la maggioranza. Non è un accordo che fanno le parti ma con questo documento chiedo la fiducia al sottoscritto. Se non accadrà ciò ne prenderò atto, rassegnando le dimissioni la settimana prossima». Per Laurenzano tutto quindi si deve chiarire in pochi giorni perché «la città deve capire che se arriva il Commissario al Comune non è perché l’ha voluto il sindaco, ma la maggioranza. Perciò faccio questo ultimo invito al senso di responsabilità di tutti i consiglieri di maggioranza».
Perciò niente consiglio comunale o nuova giunta: «significherebbe rinviare ancora il tutto con un sindaco imprigionato della maggioranza».
Laurenzano ripercorre le varie tappe della crisi: «Una crisi politica e non amministrativa visto che tutti elogiano il lavoro dell’Amministrazione».
Sui rapporti con il Pd locale, chirisce: «Buono con gli assessori ma pessimo con la segreteria cittadina del Partito Democratico. Ho sempre cercato di mantenere una posizione super-partes. Mi considero un ottimo amministratore ma un pessimo politico ma dal Pd locale quando ho provato a parlare non sono mai stato ascoltato».
Sulle primarie e possibili ricandidature infine Laurenzano conclude: «Ho bisogno di chiarire prima questa situazione e poi riposarmi un pò: un mese per riflettere. Poi vedremo».
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