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Inquinamento Valle del Sabato, stamattina incontro alla Provincia. Note Ugl e associazioni

Pubblicato in data: 6/12/2011 alle ore:17:53 • Categoria: Attualità

ciminiera-inquinamentoA Pianodardine ci sono livelli allarmanti di inquinamento: nell’aria ossido di azoto e polveri sottili fuori dai parametri di legge. E’ quanto emerge da uno studio condotto dal Cnr e commissionato dall’amministrazione provinciale dopo l’allarme lanciato dagli amministratori dei comuni che gravitano intorno al nucleo industriale di Avellino. A determinare l’inquinamento ci sono le aziende che operano in zona, ma soprattutto il traffico veicolare sia quello della Variante che quello del tratto dell’A16 Napoli-Bari. Grande preoccupazione viene espressa dai sindaci di Atripalda, Manocalzati, Prata Principato Ultra, Pratola Serra e Montefredane.
L’incontro di stamane a Palazzo Caracciolo sull’inquinamento atmosferico ha confermato la necessità di un monitoraggio continuo in tutta la Valle del Sabato. Lo studio fatto dal Cnr di Lecce e Bologna infatti fa emergere la dispersione degli inquinanti atmosferici emessi nel nucleo industriale di Pianodardine. Alla luce di ciò è fondamentale un più approfondito e dettagliato monitoraggio sia sui valori pm10, sull’ozono e sugli ossidi di azoto in correlazione dei parametri meteorologici“. Così Giovanni Spagnuolo dell’Ugl con delega all’Ambiente a conclusione dell’incontro in Provincia. “Lo studio epidemiologico già avviato con il protocollo di intesa sottoscritto dall’Ente Provincia con i Sindaci dei Comuni di Avellino, Atripalda, Grottolella, Manocalzati, Montefredane, Pratola Serra, Prata P.U., Santa Paolina, con le Associazioni Ambientaliste e con il Presidente del Consorzio Asi, deve essere portato a termine raggiungendo quegli importanti obiettivi per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Per l’Ugl – prosegue Giovanni Spagnuolo – importante è la decisione assunta dell’Ente Provincia che ha stanziato nel bilancio quei fondi da destinare proprio al monitoraggio dell’ambiente. Oggi più che mai è importante istituire un’apposita commissione tecnica, allargata anche alle associazioni ambientaliste e a quanti sono interessati a tutelare l’ambiente – per definire i tempi e le modalità del monitoraggio con l’implementazione della stessa rete di monitoraggio tenendo anche ben presente la problematica dell’ex Isochimica e la necessaria ultimazione della bonifica del sito e dell’area circostante la fabbrica“.
E’ il momento di impostare un serio piano di interventi per la tutela ed il risanamento della media Valle del Sabato. E’ l’appello invece dell’associazione “Ambiente e salute”. «Innanzitutto ringraziamo la Provincia di Avellino – ha dichiarato il presidente Salvatore Picariello -, ed in particolare l’assessorato all’ambiente per la sensibilità dimostrata nei confronti di questo territorio: questi dati ci hanno aiutato a comprendere meglio quali possono essere le problematiche ambientali di cui questo territorio è stato investito. Quanto evidenziato dallo studio condotto dall’Istituto di Scienza dell’atmosfera e del clima del Cnr di Lecce deve essere considerato un motivo per continuare a lavorare al miglioramento ambientale della Valle in primis continuando e rinnovando l’impegno preso col Protocollo d’Intesa firmato nel luglio 2010». Da qui le richieste avanzate anche in Provincia durante la conferenza stampa di questa mattina (6 dicembre 2011). «Innanzitutto è necessaria la costituzione di una commissione per l’attuazione del protocollo: tutti gli enti e le associazioni che hanno firmato il documento devono indicare un loro rappresentante. Serve, inoltre, una progettazione e implementazione di una opportuna rete di monitoraggio della qualità dell’aria per la media Valle del Sabato, con l’obiettivo di analizzare Ossidi di azoto, Pm 10, Ozono e Parametri metereologici. Ancora, è fondamentale che la Provincia di Avellino acceleri i tempi per l’istituzione del registro provinciale delle malattie croniche e dei tumori, strumento indispensabile per comprendere quali e quanti siano i decessi che possono derivare da problematiche ambientali. Bisogna, inoltre, concludere, in collaborazione con il Cnr, lo studio epidemiologico già avviato da una opportuna convenzione tra Provincia, Asl di Avellino, e seconda Università di Napoli. Sarebbe utile anche valutare la possibilità di presentare progetti direttamente alla Comunità economica europea, per la tutela ed il risanamento della Valle, considerato che per le progettazioni immateriali i progetti possono essere direttamente finanziati da Bruxelles. Questo vista anche la disponibilità e la collaborazione del Cnr. Infine auspichiamo che anche gli enti comunali e sovra territoriali che non hanno ancora sottoscritto il protocollo vogliano siglare il documento prendendo la piena consapevolezza che solo facendo un fronte comune si può migliorare il territorio in cui tutti noi viviamo».

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