Siani show dal palco del teatro Gesualdo grida: “Voglio un’Atripalda diversa, un’Atripalda degli atripaldesi”
Pubblicato in data: 18/12/2011 alle ore:10:30 • Categoria: Attualità, Cultura, Politica •“Voglio un’Atripalda diversa, un’Atripalda degli atripaldesi“. Chi avrai mai pronunciato questa frase da comizio che si addice benissimo al clima elettorale che sta vivendo in questi giorni Atripalda? Il sindaco Laurenzano nella sua ennesima conferenza stampa per spiegare che non intende dimettersi? Il segretario del Pd con il gruppo consiliare che chiedevono ancora una volta le dimissioni del primo cittadino? L’Udc o il Pdl che hanno deciso di dimettersi dal Consiglio comunale per il rispetto dei concittadini e delle Istituzioni? O forse qualche cittadino elettore ormai stufo dei soliti teatrini della politica in Comune?
Invece a pronunciare queste parole da politico “navigato” della valle del Sabato è stato niente di meno che il comico napoletano, Alessandro Siani (foto), direttamente dal palco del Teatro Gesualdo di Avellino, nello spettacolo di ieri sera, sabato 17 dicembre. Una tre giorni che ha fatto registrare il sold out.
E non sono stati in pochi gli spettatori atripaldesi presenti allo show che sono saltati sulle poltroncine del Massimo avellinese per un attimo pensando che le notizie delle dimissioni dei nove consiglieri comunali, un sindaco che non vuole mollare e l’eco dello strappo nella maggioranza in Municipio, fosse giunte fino alle orecchie del comico napletano.
La frase, ripetuta più volte da Siani, è stata infatti inserita in uno sketch del comico che si finge sindaco di Napoli, imitando così Luigi De Magistris, mentre viene intervistato da Sky Tg24. E proprio nella lunga intervista-parodia, Siani ripete le frasi-tormentoni del sindaco partenopeo, spostando l’attenzione però ad un tratto da Napoli ad Atripalda, quasi a voler accomunare le sorti del piccolo comune irpino con quelle della grande metropoli campana. Una frase efficace e che dovrebbe far riflettere. “Voglio un’Atripalda diversa, un’Atripalda degli atripaldesi“, grido disperato e in sè richiesta di cambiamento.
E le risate e gli applausi del pubblico non sono mancati.
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