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Omicidio Speranza, l’autopsia conferma: sparata alle spalle, un colpo quello fatale. Questo pomeriggio i funerali nella Chiesa Madre

Pubblicato in data: 12/1/2012 alle ore:09:16 • Categoria: Cronaca

speranzaSarà l’esito degli esami autoptici eseguiti ieri pomeriggio dalla dottoressa Carmen Sementa a stabilire l’esatta dinamica dell’uxoricidio di Atripalda.
Solo al termine dell’autopsia, effettuata per tutta la serata di ieri presso l’obitorio dell’ospedale Landolfi di Solofra, si potrà finalmente fare luce sull’efferato delitto di contrada Pettirossi e chiarire quanti dei 12 proiettili esplosi da Michele Luigi Naccarelli hanno lunedì scorso ucciso la moglie Fabiola Speranza (foto) all’esterno della loro abitazione. Dai primi esami sono stati rinvenuti tre proiettili: uno nella gamba; ilsecondo, quello mortale, nella schiena dove si sarebbe frantumato in cinque parti; ed infine un altro colpo l’ha colpita di striscio. Ma le indagini sono proseguite per tutta la nottata, e solo stamattina si avrà un quadro più chiaro.
Un raptus di follia ad un tentativo di fuggire via della vittima o alla minaccia di andarlo a denunciare dopo un violento litigio? Fatto sta che la donna è stata sparata alle spalle, all’esterno della villetta, mentre imboccava la salita di campagna che dalla casa in costruzione porta sulla strada. Il corpo della donna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto ad un lungo esame tomografico (Tac) dal quale si capirà se l’uomo, cacciatore ed appassionato di armi, in preda all’ira, ha impugnato la pistola custodita legalmente, una Beretta automatica calibro 7,65, l’ha rincorsa e sparata alle spalle colpendola a morte, oppure se si sia trattato di un semplice incidente come affermato dal marito durante l’interrogatorio.
Il corpo della donna è stato radiografato per circa cinque ore dal medico legale Sementa e passato ai raggi X in tutte le zone attinte dai proiettili, per stabilire così l’esatta distanza ed eventuali traiettorie dei proiettili.
L’omicida, assistito dall’avvocato Alfonso Maria Chieffo, nell’interrogatorio al Comando provinciale dei Carabinieri ha infatti dichiarato di aver perso la testa ma di non volerla uccide. Di aver sparato all’impazzata e al buio solo per spaventarla dopo un violento litigio scoppiato per il timore di perdere il posto di lavoro.
Scontata per oggi la convalida dell’arresto: è fissato per questa mattina, alle ore 9.30, infatti l’interrogatorio presso il carcere di Bellizzi Irpino dinanzi al Gip Gianfranco Fiore. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi.

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