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Furibonda rissa davanti all’Ibisco di via San Lorenzo, pestati a sangue i carabinieri intervenuti. Arrestate due persone e denunciate tre. Richiesta la chiusura del bar

Pubblicato in data: 3/3/2012 alle ore:09:54 • Categoria: Attualità, Cronaca

ibisco-via-san-lorenzoAnche nella tarda serata di ieri 02.03.2012, come peraltro in molti altri fine settimana precedenti, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Avellino sono dovuti intervenire nei pressi del noto pub L’Ibisco di contrada San Lorenzo ad Atripalda per sedare l’ennesima rissa in atto. Questa volta, però, l’intervento è stato decisamente più complicato e delicato rispetto alle altre volte, perché la presenza degli uomini dell’Arma in divisa non è bastata per placare gli animi e rimettere a posto le controversie tipiche della movida giovanile.
In realtà, nel momento in cui la rissa è scoppiata, i carabinieri già si trovavano all’interno del citato bar, proprio perché quel locale è ormai diventato un obiettivo oltremodo sensibile nel fine settimana e i militari stavano appunto compiendo un normale giro di controllo. Non è stato facile ricostruire la dinamica della rissa e, soprattutto, i motivi che l’hanno generata, ma alla fine s’è accertato che, a confrontarsi, sono stati due piccoli gruppi formati, da una parte, da una bella e appariscente ragazza 20enne di origine ucraina col suo fidanzato 26enne e, dall’altra, due uomini avellinesi, di cui uno pluripregiudicato.
Il tutto sarebbe essere nato all’interno del locale a causa degli oltremodo insistenti e sgradevoli sguardi e di qualche commento di troppo partito dal pregiudicato e dall’amico, all’indirizzo proprio della bella straniera. Visto il disagio della giovane ucraina e la gelosia del fidanzato, dopo appena 5 minuti di permanenza nel locale, i due hanno deciso di andarsene ma proprio all’esterno del locale, nel tragitto verso la macchina, è scattata l’aggressione. Il pluripregiudicato avellinese (corpulento, decisamente feroce, e già con un bel curriculum per associazione a delinquere, estorsione e rapina) si sarebbe, infatti, scagliato contro il giovane fidanzato, assestandogli dei poderosi pugni al volto, tanto da farlo stramazzare subito al suolo. E dall’aggressione si è poi passati subito alla rissa, visto che per difendere i rispettivi compagni, sono scesi in campo anche la ragazza ucraina e l’amico del pregiudicato.
Ne è nata quindi una violentissima colluttazione con schiaffi, pugni, calci e colpi di borsetta, che non poteva non essere immediatamente notata dai due carabinieri presenti a poche decine di metri. I militari si sono immediatamente buttati in mezzo ai contendenti per dividerli e calmare gli animi, ma la cosa non è stata così semplice, visto che il pluripregiudicato, con una furia inaudita (di certo era in preda ai fumi dell’alcol) si è scagliato contro un dei carabinieri, buttandolo a terra e salendogli addirittura sopra al collo col ginocchio. Mentre il pregiudicato picchiava al volto il carabiniere, minacciandolo di prendergli la pistola e di ucciderlo, il suo amico si buttava contro il secondo carabiniere, afferrandolo per la divisa e impedendogli di soccorrere il collega. Il primo militare, fortunatamente, riusciva in pochi secondi a divincolarsi dalla presa del pregiudicato e a soverchiarlo, bloccandolo fisicamente a terra per poi ammanettarlo. Contemporaneamente, anche l’altro carabiniere riusciva a fare altrettanto con l’altro uomo.
Tutto ciò è successo di fronte a una folla di persone presenti nel bar e nella vicina pizzeria che, subito, s’è riversata all’esterno per vedere la scena. Nonostante ciò – e questo è di certo il dato più triste dell’intera vicenda – nessuno di quei giovani ha fatto niente per soccorrere degli uomini dello stato in divisa, a terra e in una maschera di sangue: prova del tipo di gioventù che frequenta quella zona. Comunque sia, il fulmineo ausilio di altre pattuglie dei carabinieri inviate sul posto ha consentito di portare, nel giro di pochi minuti, il pregiudicato e l’amico nei locali della caserma dei carabinieri di via Roma ad Avellino. L’ucraina e il fidanzato, invece, sono stati portati all’ospedale in un mare di sangue.
Dopo un’intera notte passata in caserma per ricostruire la dinamica dei fatti e a vagliare le posizioni delle persone fermate, i militari della Compagnia di Avellino, sotto la costante direzione del comandante Cap. Gabriele Papa, e del comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, Ten. Paolo De Alescandris, hanno tratto in arresto il pluripregiudicato, classe 1973 da Avellino e l’amico, classe 1982 da Prata di Principato Ultra, perché ritenuti responsabili dei reati di violenza, minaccia, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Infatti, i due carabinieri sono dovuti ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino, ove sono stati riscontrati affetti da trauma cranico non commotivo con contusioni agli arti e giudicati guaribili con 15 e 5 giorni di prognosi.
I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni e là ristretti in regime di detenzione domiciliare (secondo le nuove disposizioni legislative del ministro della giustizia), in attesa di esser chiamati per la celebrazione del processo penale con rito per direttissima. Entrambi sono stati anche e contemporaneamente denunciati in stato di libertà per i reati di rissa e di rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale, visto che non volevano fornire ai carabinieri operanti le proprie generalità nemmeno una volta giunti ammanettati in caserma.
Per ciò che concerne gli altri due partecipanti alla rissa, la ragazza ucraina è stata dimessa con soli 3 giorni di prognosi per un trauma cranico e una contusione alla mano, essendo stata schiaffeggiata e spintonata dal pregiudicato più grosso, al quale comunque, grazie alla pochette in metallo, ha assestato una bella botta in testa, tanto da procurargli una ferita lacerocontusa al cuoio capelluto, giudicata guaribile in 7 giorni di prognosi. Molto peggio è andata al fidanzato che, ripetutamente colpito dai poderosi destri del corpulento pluripregiudicato, ha perso molti denti, riportando una brutta frattura della mandibola. Proprio a causa di queste fratture maxillofacciali, il giovane è stato sottoposto a un intervento chirurgico e ricoverato all’ospedale con una prognosi iniziale di 30 giorni. Bisogna vedere ora se le gravi lesioni riportate dal giovane, di origine salernitana, potrebbero comportargli qualche lesione permanente o un indebolimento di qualche funzione corporea, nel qual caso la posizione del pluripregiudicato si aggraverebbe ulteriormente. Anche per i due fidanzati è scattata comunque una denuncia penale per rissa, visto che il codice penale dice a chiare lettere che basta la mera partecipazione all’evento per rispondere del reato.
In tutto ciò, c’è pure una quinta denuncia a piede libero, elevata a carico della fidanzata dell’amico del pregiudicato e che, mentre i militari erano all’opera dinanzi all’Ibisco, ha pensato bene di sfogarsi contro la gazzella dei carabinieri con ripetuti calci sulla fincata destra, rigandone le portiere e il paraurti. La donna sarà quindi chiamata a rispondere del reato di danneggiamento aggravato perché compiuto su un bene pubblico.
I militari della Compagnia di Avellino, visti i vari episodi di turbamento dell’ordine pubblico che periodicamente capitano nei pressi di quel locale, stanno pure preparando una richiesta – da sottoporre all’autorità di pubblica sicurezza – di chiusura del bar, come sanzione nei confronti dei proprietari, che evidentemente non sono in grado di garantire le condizioni minime di sicurezza.

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5 risposte a “Furibonda rissa davanti all’Ibisco di via San Lorenzo, pestati a sangue i carabinieri intervenuti. Arrestate due persone e denunciate tre. Richiesta la chiusura del bar”

  1. andrea ha detto:

    wee m ail pluripregiudicato lo tengono ancora in liberta’….

  2. Antonio ha detto:

    Solidale con i Carabinieri pero’ non si puo affrontare una rissa senza prendere un bel manganello. Poi per quanto riguarda la chiusura mi dispiace ma sono d’accordo con me autorità perché sia la posizione del locale, zona limitrofa, e sia la tipologia di gente che lo frequenta sarebbe meglio mettere i lucchetti per sempre. Io preferivo passare dritto e non fermarmi nemmeno per comprare le sigarette visto i soggetti che lo frequentano. Auguro uno presta guarigione ai due Carabinieri e sono contento di non essermi trovato li altrimenti mi sarei lanciAto a dargli una mano e non so come sarebbe finita!!!!

  3. Giovane ha detto:

    Antò ma chi si? secondo me se stavi là te ne scappavi dritto a casa! cmq non sono d’accordo con la chiusura del locale…non mi sembra giusto nè per i proprietari, nè per le tantissime brave persone che lo frequentano…inoltre i proprietari non possono farci niente…è avellino che ormai è così, se non è l’ibisco è un altro locale…le forze dell’ordine dormono…questo è il punto!

  4. mario ha detto:

    Certo che di gente FALLITA FRUSTRATA e per questo VIOLENTA in giro ce ne un bel pò…pensare di uscire con la propria ragazza e trovarsi a fare a botte con un energumeno pluripregiudicato é davvero poco rassicurante, è anche vero che il locale in questione più di una volta ha fatto registrare episodi di questo tipo seppur di minore portata, e per questo mi si potrebbe dire che chi lo frequenta è quasi come se la fosse cercata, ma è pur vero che certa gente va rinkiusa in cella e vanno gettate le kiavi!!!!!!!

  5. HEIDI ha detto:

    Esprimo solidarietà per i CC, e una buona guarigione, solo delle riflessioni:come mai hanno agito da soli,e poca preparazione psicologica con il pubblico,poca tecnica di immobilizzazione dato che “corpulente ercumero” presentava della buona tecnica, non ci sono più i CC di una volta!

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