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Verso le Amministrative, l’addetto stampa Ciro De Pasquale scende in campo e lancia un appello ai giovani atripaldesi: “Partecipate”

Pubblicato in data: 9/3/2012 alle ore:14:30 • Categoria: Politica

ciro-de-pasqualeCaro Direttore,
di seguito l’Editoriale che pubblicherò sul prossimo numero di Abellinum, in edicola domani. Nel ringraziarti per la consueta disponibilità e ospitalità, spero che anche tu, da attento e navigato osservatore dei “fatti atripaldesi”, possa dire la tua sul momento amministrativo che stiamo vivendo e che ci apprestiamo a vivere da qui a maggio.

Nessuna novità. I primi movimenti elettorali in vista della scadenza del prossimo maggio che decreterà il nuovo Sindaco di Atripalda è un disarmante “già visto”. Già visti i candidati, già viste le modalità di azione, già viste le idee, già visti i processi. A “dettare legge” sono i soliti noti della politica cittadina: è sufficiente sfogliare i giornali degli ultimi dieci anni per ritrovare sempre gli stessi nomi. Discutono, si incontrano, contrattano senza porsi il problema di allargare la base di confronto. La condivisione e l’allargamento del coinvolgimento non è un momento successivo ma un momento propedeutico. E invece ascoltiamo e leggiamo di incontri tra segretari di partito in un periodo storico in cui non ero nemmeno nato (sono classe ’80) e consiglieri comunali giunti al secondo mandato consecutivo, o addirittura al terzo e, in cuor loro, aspirano anche al quarto consecutivo. O ancora, di “trattative serrate” tra consiglieri che non hanno mai proferito un solo discorso di senso logico nel civico consesso con altri che, invece, hanno fatto del consiglio comunale l’arena del proprio scontro personale, alla ricerca di una propria soddisfazione e di autocompiacimento. E i giovani? Dove sono i giovani? La verità è questa: tutti sono pronti a criticare, a bacchettare e discettare di politica sul divano di casa propria, comodamente protetti da un vigliacco anonimato. E allora, i dinosauri della politica cittadina cercano di riciclarsi con buffe e offensive invenzioni: nuovi soggetti politici che, di nuovo, hanno solo il nome. Nuovi partiti che non sono altro che costole di vecchie nomenclature e sigle ormai sepolte da infamia e vergogna. Nuovi paradigmi politici esplicitati con l’uso forsennato e irritante di parole come “rinnovamento”, “tutti uguali al tavolo delle discussioni”, “nuova classe dirigente” o cose del genere che non sono altro che politichese in salsa agrodolce. Personalmente, ho apprezzato molto la lettera di Paolo Spagnuolo che, seppur con forme e modi di comunicazione da “vecchio politico” (e non politico vecchio) ha cercato di smuovere il proprio partito “ingessato da tatticismi e personaggi” della preistoria politica cittadina e provinciale. Non mi interessa se lo ha fatto perché è stato silurato da Ciriaco De Mita (come qualcuno dice) o perché, ambendo a una candidatura da sindaco, cerca di mettere pressione ai suoi. Mi è piaciuto perché ha avuto coraggio, è stato sfacciato ed è ambizioso: un giovane, valido e perbene, che aspira a impegnarsi politicamente per la propria collettività. Mi è piaciuto molto anche il modus operandi di Antonio Prezioso e della sede cittadina di Fli: prima i programmi e poi le candidature. Se confronto ci deve essere, che sia fatto sulla base delle idee e non sul numero e sulla qualità dei portatori di acqua alle elezioni. Ho letto attentamente la “bozza” di programma: si tratta di linee generali, condivisibili ampiamente per come sono poste e presentate. A loro chiedo il coraggio di scendere davvero in campo in una lista civica di giovani e volenterosi, per realizzare un vero e profondo rinnovamento della classe dirigente. Mettete da parte tatticismi, velenose diatribe interne ed esterne. Una raccomandazione: rinnovamento non vuol dire solo età anagrafica, ma la genuinità, la freschezza e l’entusiasmo che non può avere chi decide le sorti della nostra città da dieci anni e oltre. Caratteristiche che non può avere chi ha avuto dalla politica per sé e per la propria famiglia. I comprimari devono essere i politici storici e i consiglieri navigati e non i giovani. Vorrei che non fosse un’utopia, vorrei che tanti altri giovani si rimboccassero le maniche e fossero attivi protagonisti della propria società, senza aver paura di un commento del “solito anonimo invidioso e frustrato” o del giudizio di un politico ormai esausto e consumato. Le competenze? Beh, parliamo di avvocati, ingegneri, giornalisti, medici che sgobbano tutti i giorni alla ricerca di un lavoro stabile e di una famiglia. Dovrebbero essere loro gli interlocutori, le “persone da contattare e con le quali discutere” e non i “riempibuchi” della lista di turno. Spero che Atripalda sia pronta in questo senso e che gli atripaldesi decidano di dare fiducia ai propri figli e agli amici dei propri figli, piuttosto che al parente stretto o alla solita e infamante promessa elettorale.
Chiudo questo mio intervento con una frase di Guido Dorso che ha poi ispirato la nascita e il nome della nostra Associazione culturale “Cento Uomini d’Acciaio”: Esistono cento uomini d’acciaio, col cervello lucido e l’abnegazione indispensabile per lottare per una grande idea? Oppure la nostra dolce terra perderà un’occasione unica più che rara, e continuerà il suo duro martirio al seguito della tradizionale miserabile classe politica meridionale, dopo che questa si sarà salvata da un naufragio per l’assoluta impotenza della nostra terra ad esprimere nuove energie politiche?” (Ruit hora, 13.11.43). Guido Dorso.

P.S. questo non è un intervento per lanciare la mia candidatura, anche se sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento di giovani atripaldesi che vivono la propria realtà con passione e “rabbia”
P.S./1 mi piacerebbe che ci fosse un confronto sereno e franco (e senza vili anonimati…ma forse chiedo troppo al coraggio umano!), utilizzando i mezzi di comunicazione moderni come questo Giornale online, anche con altri naviganti del web, con gli esponenti politici locali e con te direttore

Ciro De Pasquale
giornalista professionista
responsabile comunicazione Comune di Atripalda
direttore responsabile settimanale “Abellinum”

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19 risposte a “Verso le Amministrative, l’addetto stampa Ciro De Pasquale scende in campo e lancia un appello ai giovani atripaldesi: “Partecipate””

  1. Giornalaio ha detto:

    Questa proprio non si sopporta.
    E’ assurdo che uno che ha mangiato, bevuto e dormito con questa amministrazione e con le persone da “esso” citato faccia questa arringa.
    E’ vergognoso sputare nel piatto…..
    Una delle più grosse vergogne di questa amministrazione è proprio l’addetto stampa, e che fa? Parla pure!
    Ma fatti un bel piatto di pasta e dignità che ti fa bene…

  2. gino ha detto:

    ottima idea……….ma ora fate i fatti …………tu prezioso spagnuolo create una lista di giovani e vedrete che gli atripaldesi vi daranno ragione…………dovete rinnovare tutto a cominciare dal sindaco (laurenzano non e’ piu’ riproponibile)

  3. Marcello ha detto:

    Caro signor De Pasquale,
    la sua lettera ci obbliga a riflettere, con obiettività e onestà intellettuale.
    E’ bello che un giovane dell’80 senta il dovere dell’impegno civile, senta il fuoco della rappresentanza costruttiva e disinteressata.
    Il suo caso, tuttavia, non sembra così allineato ai sani principi. Lei è troppo dentro lo sfascio dell’ultima amministrazione per ergersi a critico dei costumi altrui. Lei è stato lo strillone del nulla, l’amplificatore degli incapaci, la cassa armonica della disamministrazione. Adesso invoca l’impegno dei giovani, quei giovani che scagliandosi contro il vecchio potere o le “nomenklature” dovrebbero salvare la nostra Atripalda.
    Io vedo discorsi vecchi, vedo agitazioni infruttose condite da incapacità politica.
    Prendo in prestito una frase di Federico Alvino per dire che “in politica non ci si candida. Si viene candidati”.
    Pertanto, quelli che lei indica a buoni esempi, sono errori politici, rappresentano velleità personali.
    Apprezzo il suo sforzo per stimolare una discussione utile, ma dovrebbe prima liberarsi dal vincolo con questo sindaco e poi “liberamente” riprovare a fare il giornalista.
    Non ho mai sentito, ne conosciuto, un Giornalista che CONTEMPORANEAMENTE e, soprattutto, PUBBLICAMENTE, svolge il ruolo di Addetto alla Comunicazione di un Ente Locale. Bisogna scegliere, è la scelta che chiede agli altri, senza averla fatta nemmeno lei

  4. antonio ha detto:

    depasca fai buono se sta in silenzio ,insieme co alduccio …

  5. cantautore ha detto:

    qualcosa è andato storto….succede quando si mantiene il moccolo..comunque se i giovani sono da lei rappresentati allora non c’è niente da imparare su questo fronte…le novità caro sig. de pasquale consistono sulle idee e sono daccordo che ad atripalda mancano ma lei questo lo sa bene visto che ad atripalda ci lavora e in questi anni ha dimostrato di non averne la cosa migliore all’orizzonte per i cittadini sarebbe quella di uno bello sciopero del voto, ma si sa che nelle elezioni comunali ci stanno i compari e i comparielli, certo una lezione di moralità ci mancava in bocca a lupo allora. un proverbio dice: ti conosco piro che non portavi pere..e si sa i proverbi antichi sono sempre saggi.

  6. Filippo ha detto:

    è tutto inutile…se i partiti non si comportano da partiti,cioè se non consentono la partecipazione non vi sarà rinnovamento…il fatto è che se un giovane si avvicina ad un partito trova già i posti occupati dalle stesse persone che non sono disponibili a farsi da parte…sono ignoranti la maggior parte, oltre che vecchi ed incapaci, però hanno un grave vizio: l’arroganza e la presunzione di saper fare politica: poi magari non conoscono i principi basilari della scienza amministrativa, del diritto degli enti locali e di tante altre cose…ma è relativo per loro ( fanno i danni ma chi li controlla?)
    ciò che conta per costoro è coltivare la loro arroganza e sete di presenzialismo…aggiungo: attenti ai giovani perchè tentano di imitare i vecchi!!!
    Ricordate che i migliori non fanno politica perchè avendo una dignità ne hanno sdegno!

  7. Annibale ha detto:

    Lei, Sig. De Pasquale, ha sottoscritto un manifesto politico da giornalista e addetto stampa. Non mi pare una cosa corretta e questi non sono certo quel genere di gesti che la gente si aspetta da una nuova classe dirigente, perché se nuova deve essere è bene che assuma atteggiamenti più consoni ai ruoli a cui ambisce.

  8. Filippo ha detto:

    ..e poi vorrei aggiungere: ammesso che si faccia una lista civica di giovani ( di pensiero e prospettive ) ma davvero credi o credete ( se qualcuno condivide la tua proposta) che gli atripaldesi ( popolo di criticatori per antonomasia) abbiano l’umiltà di apprezzare l’iniziativa riuscendo a superare la loro atavica insopprimibile tendenza a vedere il marcio ovunque e, quindi, poi esprimere un voto di consenso a tale proposta di rinnovamento??? se non si cambiano le teste ( la maggioranza dei concittadini) di elettori che credono alle favole di chi promette il posto al figlio..e per cambiamento intendo esprimere un voto sulle capacità al di là delle conoscenze e eventuali favori, ogni iniziativa per quanto utile è destinata a morire ( non solo ma vieni pure criticato perchè vieni ritenuto arrivista)!

  9. Luca ha detto:

    sottoscrivo quello che ha affermato Marcello, non aggiungo altro altrimenti verrei tacciato per quello che vuole prendersela col giovane coraggioso…….tutto in una volta. COMPLIMENTI PER L’IPOCRISIA!!!!!! da scrivere negli annali! oggi è un giorno triste per me e la città intera quindi il commento finisce qui, l’autore di questo articolo avrà tempo e modo di capire quanta e quale sia stata la sua responsabilità nella disfatta dell’AC uscente. Non parli dei giovani, non ne ha facoltà, non ne ha percezione, è solo un giornalista in erba che vuole i lustrini usando il suo ruolo in netto conflitto d’interessi. i giovani di atripalda sono tutta un’altra storia, non li si usi ancora una volta per inventarsi una propria crociata personale che è già servita a qualcun altro per ritagliarsi uno spazio che mai è stato riempito , almeno da dieci anni, nel campo delle Politiche Giovanili.

  10. Elettore ha detto:

    Chissà perché mentre leggevo l’appassionato intervento, ante-candidatura del “responsabile comunicazione Comune di Atripalda” mi è venuto in mente un documentario andato in onda il 25 aprile di alcuni anni fa su History Channel. Il documentario descriveva gli effetti devastanti che avevano patito militari e civili, vissuti in condizioni estreme a ridosso del fronte nella I guerra mondiale. Quell’interessante lavoro si chiamava “Scemi di guerra”, un lavoro rigoroso portato avanti con faticose ricerche che ha fatto capire “…il lato più oscuro di un conflitto che ha rappresentato l’inizio della modernità nella sua veste più tragica e drammatica: quella della riduzione dell’individuo a numero, della disumanizzazione dei rapporti umani…”. Allora il pensiero “da vile anonimo”, è corso al 1980, al ricordo della grande tragedia del terremoto e mi sono chiesto come mai nessuno studioso ha indagato sui guasti che un evento di così grande portata abbia potuto produrre. Francamente credo, che come la prima guerra generò quella patologia, confermata poi nella successiva, anche il terremoto abbia fatto il suo.

  11. atripaldese ha detto:

    c’era una volta un contadino che aveva un albero di pero, ma dopo vari anni in cui non riusciva a portargli nemmeno un frutto
    decise di tagliarlo per farne una croce per pregare di avere un raccolto buono, ma questo non accadde mai e ogni qualvolta il contadino passava davanti alla croce diceva ”ti conoscevo piro che non portavi pere…questo per spiegare il proverbio indicato sopra e che mi è piaciuto molto.

  12. MICHELE ha detto:

    CHE CORAGGIO QUESTO GIOVANOTTO TUTTO DISINTERESSATO, PRONTO A SERVIRE LA COMUNITà MA BRAVO

  13. PIU' VECCHIO DEI VECCHI ha detto:

    la MISURA E’ COLMA. … CI MANCAVA PURE LA MORALE. LO CHIAMO IO TOTò…. O LO CHIAMA LEI?…

  14. Luigi ha detto:

    Tutti criticoni e tutti criticati e poi? Non si va da nessuna parte. Tutti sappiamo quello che non è corretto fare ma nessuno capace di esprimere un’ideuzza per suggerire cosa si deve fare. Caro Filippo gli amministratori che fanno danni li devi controllare tu, io, i cittadini di atripalda: se si sentono tali. Il cittadino eleva, con la sua continua presenza, la vita sociale e culturale di ogni realtà. Critichiamo pure quello che scrivono gli altri ma cerchiamo, anche se oggi è estremamente difficile, di esprimere un’idea costrurttiva per il bene del nostro paese. Forza giovani di qualità e ottime capacità: questo è il momento migliore per organizzarsi.

  15. Luigi ha detto:

    Ognuno di noi è profondamente indignato ma sfoghiamo la nostra indignazione provando a proporre quel poco di buono che sicuramente i nostri concittadini possono offrire.

  16. Geremia ha detto:

    Agli amici che stimolano la partecipazione, vorrei ricordare che non siamo noi in discussione, ma questo De Pasquale, che farebbe meglio a tacere visto il contributo che ha dato allo sfascio attuale.
    Se non ricordo male, prende anche uno stipendio con i nostri soldi, per parlare bene di Laurenzano

  17. filippo ha detto:

    Caro Luigi, io l’ideuzza come dici tu in qualche modo ho provato ad esprimerla…cioè mi spiego meglio: il problema sono i partiti che selezionano le candidature sbagliate. sono i partiti che hanno fallito e non si possono rimpiazzare con le singole liste nate per l’occasione alle singole tornate lettorali! sono i pariti che vanno spazzati e rimpiazzati con nuovi movimenti partecipativi…dire genericamente : giovani !facciamoci largo ! è inutile…devi confrontarti con i partiti ( questo è il sistema democratico !) senza confronto con i partiti non si amministra! e poichè i partiti non cercano di soddisfare i problemi della collettività ma quelli dei propri adepti, non concludi niente…vuoi fare qualcosa di positivo…non votare fino a quando il sistema crolli…e poi magari provare a ricominciare con nuovi partiti! ma prima devi far cadere tutti quelli che ci sono..perchè sono un sistema intimamente collegato negli interessi! le persone perbene, oggi, sono lontani dalla politica…ricordalo!

  18. sabino ha detto:

    dE pASQUALE SEI STATO INVITATO PIU’ VOLTE COME ADDETTO STAMPA SUL TERRITORIO A VERIFICARE FATTI E COSE CHE NON ANDAVANO HAI SEMPRE FATTO L’ORECCHIO DA MERCANTE!!! MO TI VUOI PROPORRE COME IL NUOVO??????????????????MA FACCI IL PIACERE!!!!!!!!!!!!!!!!!TU POI NON HAI FACOLTA’ DI DIRE E FARE PERCHE’ SEI L’ADDETTO STAMPA O PRESUNTO TALE DI ALDUCCIO!! E NON PUOI TRADIRE LA PATRIA E IL PIATTO DELLA ZUPPA!!!!!!!!!!!!!!!!!!ORMAI DA COME VEDO T ELO DICONO ALL’UNANIMITA’ ALLORA…………………………..STATTENE A CASA.

  19. Ardito ha detto:

    Ottima esortazione, per rassicurare i giovani avrebbe dovuto aggiungere pure che in lista troveranno tutte persone stagionate, che quando ancora molti non erano nati, i candidati attuali già facevano politica attiva, ma guai a dire che fanno i “politici” di professione, questo no, potrebbe suonare come un oltraggio, potrebbe farli sentire vecchi,….

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