Verso il voto, l’impegno dei quattro candidati a sindaco a favore delle Politiche sociali
Pubblicato in data: 24/4/2012 alle ore:14:57 • Categoria: Politica •Politiche sociali ed attenzione alle famiglie più deboli e agli anziani, confronto tra i quattro candidati sindaci. Per Raffaele La Sala di «Piazza Grande», la famiglia sarà posta al centro dell’azione amministrativa. «Il sostegno alle responsabilità familiari sarà il risultato – dichiara – di una molteplicità di interventi che riconoscono alla famiglia il ruolo di vero e proprio attore del sistema dei servizi sociali». In primo piano: facilitazioni nell’erogazione dei servizi, vincolate ai parametri di reddito, attività di sostegno e consulenza alle famiglie in difficoltà, istituzione del servizio di mediazione familiare pubblico e gratuito per contenere la conflittualità familiare, che finisce per generare nuove povertà e grave disagio sociale. Per far fronte alle attività per l’infanzia, per i minori, i diversamente abili, le persone anziane e i giovani, spazio all’associazionismo. Sarà perciò promosso il riconoscimento delle associazioni di volontariato e una campagna di sensibilizzazione ed educazione al volontariato, rivolta a studenti, pensionati e giovani con corsi di formazione.
Indennità degli amministratori da devolvere al Centro Sociale «Piscopo» di Contrada Alvanite è la proposta che sta a cuore al candidato sindaco di «Api- Alleanza per Atripalda» Emilio Moschella: «Il compenso previsto per Sindaco e Giunta verranno devoluti per l’attivazione di servizi presso il centro sociale di Alvanite come ad esempio un doposcuola, per dare un concreto segnale di vicinanza alle famiglie in difficoltà ed ai bambini residenti. Per ciò che riguarda la terza età, mi piacerebbe che il Centro Anziani, in corso di realizzazione, diventasse un luogo innervato nel tessuto sociale e comunicante con esso. Inoltre nel complesso conventuale di San Pasquale riterrei auspicabile la collocazione di uno sportello della Misericordia di Atripalda dove poter erogare alcuni servizi come, ad esempio, la misurazione della pressione arteriosa o altri per i cittadini».
Per Paolo Spagnuolo, candidato sindaco di «Uniti per Atripalda»: «Gli interventi nel sociale vanno innanzitutto preceduti dalla mappatura del disagio, dalla valutazione delle risorse disponibili, dalla verifica dei servizi attualmente erogati, il tutto per arrivare ad un riordino dei servizi medesimi così da formulare risposte fattibili ed efficaci. Gli interventi, inoltre, andranno attuati con rigore ed equità e non potranno non inquadrarsi e coordinarsi con le azioni del competente Piano di Zona». A sostegno delle famiglie in difficoltà saranno attuati: il centro famiglia; il centro accoglienza minori; l’assistenza domiciliare e l’integrazione di servizi da sviluppare con i supermercati locali per l’invio a domicilio della spesa a persone con disabilità. Spazio ad un progetto per la formazione di un volontariato sociale specializzato nell’assistenza domiciliare e iniziative a sostegno dell’affido.
Per il candidato sindaco di «Patto civico per Atripalda» Aldo Laurenzano infine: «I nuovi poveri rappresentano una terribile realtà atripaldese e nazionale. Anche in questo caso, il Comune può fare ben poco per aiutare una fascia di popolazione che, dall’oggi al domani, si ritrova a vivere situazioni di bisogno e indigenza. Noi siamo convinti che i più forti debbano necessariamente aiutare i più deboli». Sarà avviato un monitoraggio in sinergia con il Piano di Zona sociale e favorite cooperative sociali tra i giovani per gestire i servizi comunali quali: incentivare l’aggregazione di giovani e meno giovani a cui affidare la sosta a pagamento, il mantenimento del verde pubblico, il servizio di affissione, il servizio di vigilanza all’uscita delle scuole ed infine uno sportello municipale per il coordinamento e la sinergia con il Punto Informativo Lavoro ed infine favorire l’imprenditoria, attraverso una azione di orientamento per giovani imprenditori.
Nessuno farà niente.Tutto resterà come è oggi.
Tutti , indistintamente, hanno farfugliato frasi molto simili senza dire niente e senza prendere nessun impegno. I nuovi poveri sono avvertiti: non vi aspettate nulla datevi da fare o morirete di fame.