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Mercato del giovedì, scattano i controlli ed il taglio delle bancarelle dagli attuali 250 a 180 posteggi

Pubblicato in data: 3/7/2012 alle ore:14:15 • Categoria: Attualità, Comune

mercato via san lorenzoControlli e ridimensionamento del mercato del giovedì ad Atripalda. Ad annunciare le linee guida lungo le quali si muoverà l’Amministrazione comunale è stato l’assessore al Commercio Antonio Iannaccone che ha spiegato che c’è già una commissione al lavoro che sta verificando i requisti di tutti i 250 ambulanti presenti alla storica fiera settimanale che si svolge nella cittadina del Sabato. L’intenzione dell’amministrazione è di riorganizzare il mercato e procedere ad un ridimensionamento del numero degli ambulanti, facendoli diminuire dagli attuali 250 a 180 bancarelle. «Stiamo verificando le assenze e le morosità nel pagamento di Tarsu e Tosap – spiega l’assessore al Commercio Antonio Iannaccone -. C’è la necessità di abbattere di circa 70 le presenze al mercato con la revoca dei posteggi tra chi non viene più e chi è moroso verso il Comune. Saranno riviste inoltre al rialzo anche le tariffe».
Sei già le lettere di revoca dei posteggi inviate, per altri 40 invece si è attivato il procedimento di verifica sia in termini di morosità che per le assenze. «Abbiamo segnalato per ora sei commercianti non a posto fisso – prosegue – che non avevano più i requisiti richiesti ed ora verificheremo per esempio la validità delle iscrizioni alla Camera di Commercio, la morosità nei pagamenti della Tosap e della Tarsu, le assenze dal mercato ingiustificate. A chi non è in regola sarà revocata la concessione come prevede la normativa regionale».
Lo screening sta interessando tutti gli aspetti che gravitano intorno al mercato: numero venditori, superficie occupata, pagamento tributi. Con il primo atto di giunta inoltre l’Amministrazione Spagnuolo ha dato incarico al progettista del Puc, l’architetto Pio Castiello, di individuare un’area idonea allo svolgimento della fiera. Attualmente il mercato si svolge tra via San Lorenzo e Parco delle Acacie, creando non pochi disagi a traffico e residenti. «Un cosa è certa – conclude – il mercato è sovradimensionato e sarà ridotto anche nell’interesse degli stessi ambulanti. Da qui in controlli dei vigili e dell’ufficio commercio ogni giovedì per verificare ad uno ad uno le posizioni degli ambulanti».
Lo scopo quindi è di ridurre le superfici assegnate agli ambulanti e di procedere ad una rigorosa verifica delle licenze e alla revoca in caso di inadempienze così da arrivare ad un mercato ridimensionato che alla fine potrebbe essere ospitato interamente nel Parco delle Acacie, liberando via San Lorenzo, la strada finita al centro di un braccio di ferro e giudiziario dinanzi al Tar tra l’ex Amministrazione comunale Laurenzano e l’imprenditore Attilio Strumolo.

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9 risposte a “Mercato del giovedì, scattano i controlli ed il taglio delle bancarelle dagli attuali 250 a 180 posteggi”

  1. luigi ha detto:

    altra buona notizia… dopo un lungo ed interminabile dormire!

  2. CARLO ha detto:

    parco acacie è un campo minato. andrebbe chiuso per inagibilità.

  3. zaza ha detto:

    ua ‘ dopo lungo dormire che sforzo

  4. Rosa ha detto:

    E Parco delle Acacie cosa diventerà, perchè gli amministratori non si fanno mai vedere durante la settimana, a chi interessa il benessere dei nostri bambini? Ok , il mercato nel parco ma almeno pulizia e sistemazione per poterlo sfruttare il resto della settimana, a chi lo dobbiamo chiedere, abbiamo provato con tutti e il sindaco lo sa, a quando i fatti…

  5. sibilla ha detto:

    Ad Atripalda si è svolta sempre “LA FIERA” NON IL MERCATO! Pertanto si è sempre preferito mostrare “IL MEGLIO” “LE NOVITA'” .E’ IL POLO ATTRATTIVO DI TUTTA LA PROVINCIA. Quel che si trovava alla fiera di Atripalda non si reperiva in altri “MERCATI” era un “fiore all’occhiello ” di tutta la Campania. Da un poco di tempo a questa parte, per motivazioni forse economiche, era diventato ” o mercato re pezze”. Selezionare un poco MERCEOLOGICAMENTE è un bene ,per riavere “LA FIERA” . Non dimenticare che il “mercato” è sempre stato un modo come un altro per aprire “una vetrina” sul commercio degli ATRIPALDESI si scendeva in paese con la scusa del “giovedi” e si osservavano le vetrine dei negozi accorsati lungo tutto il tragitto delle bancarelle. I BAR VENDEVANO, LE PIZZERIE VENDEVANO, I NEGOZI SI RIEMPIVANO,E…. “ZI PASQUALINA FACEVA IL BRODO PER I MERCATARI! PEPPELLA VENDEVA DAMIGIANE E VINO! L’ECONOMIA DEL PAESE (come dice VON MISSES) GIRAVA!!!! DI QUESTI TEMPI MAGRI UN FATTORE DA NON TRASCURARE!!!!!!!

  6. giovanni giannitti ha detto:

    fate bene, avete riparato la piazza e messo una bella fontana. ora lì non si puo fare il mercato se no si sporca.
    Pero’ mi raccomando non aggiustate le strade se non ci farete passare nemmeno le macchine se no si fanno le buche.
    Questo e’ il paese piu bello dell’Irpinia. per favore non rinnovatelo lasciate tutto come. perche come era prima con il mercato in piazza e la frutta dal’laltra parte anche i vecchi potevano fare spesa da soli cosa che ora non possono fare se non hanno un figlio o un amico.
    Gli anni belli del nostro paese sono gia’ passati, se continuate a cambiare quelli non verrano piu’

  7. Callisto ha detto:

    Giovanni, non ho capito. Ma tu, il mercato dove lo vuoi. Una volta dici che in piazza non lo vuoi, perchè si sporca un’altra volta dici che i vecchi non possono fare la spesa dove oggi si trova. Ma mica dall’America hai trovato un’altro posto???????? FACCI SAPERE

  8. Antonio ha detto:

    solita ottusaggine di chi amministra !aumento delle tariffe , iativenne a casa ! VEDREMO COSA RECUPERANO DAI MOROSI ??? SOLO CHIACCHIERE , DI CONCRETO CI STA L’AUMENTO DELLE TARIFFE ! SPAGNUOLO LO STIPENDIO QUANDO LO TAGLI A TUTTA LA GIUNTA + CONSIGLIO COMUNALE ? I FATTI STANNO ANCORA A ZERO ! RICORDATI LA GENTE SI è ROTTA GLI ZEBEDEI .

  9. giovanni giannitti ha detto:

    callisto forse non hai capito io dico che la piazza e a nuovo e li non vogliono il mercato se no si sporca.
    se dici che io sto in america sai bene chi sono e sai anche che io ero un commerciante e come tale ho sempre detto che il paese non aveva bisogno di trasferire il mercato da nessuna parte doveva solo convertire quelli che non lasciavano pulito.
    Si un altro posto ci sarebbe ma e’ meglio non dirlo.
    Fatti conoscere cosi saro’ piu libero di parlare con qualcuno che so il propio nome e cognome, grazie gianni

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