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Giunta Spagnuolo senza quota rosa, parlano il consigliere Pacia ed il leader cittadino del Psi Arturo Iaione accusa: «Amministrazione senza infamia e senza lode. Sul deficit stanno dando solo i numeri»

Pubblicato in data: 11/7/2012 alle ore:11:30 • Categoria: Comune, Nuovo Psi, Politica

conferenza-iaioneGiunta comunale senza quota rosa ad Atripalda, il consigliere del Psi Ulderico Pacia, appoggiato dalla sezione cittadina, presenta ricorso al Tar di Salerno. Sarà depositato questa mattina presso il tribunale amministrativo dall’avvocato Maria Teresa Tarsitano del foro di Salerno il ricorso del consigliere comunale Pacia, eletto nelle file della maggioranza ma passato all’opposizione dopo neanche un mese dal voto.
L’esponente socialista ha impugnato infatti il decreto di nomina dell’esecutivo del sindaco dell’Udc, Paolo Spagnuolo, per violazione del principio di pari opportunità. «Con questa azione – illustra il consigliere Ulderico Pacia confermiamo la posizione della sezione cittadina del Psi per il rispetto dello Statuto e delle legge di questo Paese. La mancata presenza femminile all’interno della giunta rappresenta infatti per noi condizione di illegittimità». Il ricorso, che è stato notificato in data 5 luglio al sindaco Spagnuolo, al Comune e a tutti gli assessori (Antonio Iannaccone, Giuseppe Spagnuolo, Dimitri Musto, Luigi Tuccia e Antonio Prezioso) punta ad ottenere l’annullamento «previa sospensione, del decreto Sindacale prot. n.6273 del 18/05/2012 relativo alla nomina dei componenti della Giunta del Comune di Atripalda, nonché di ogni atto consequenziale, successivo, subordinato, connesso e comunque incompatibile con le richieste del presente ricorso». L’azione dei socialisti si muove in continuità con quanto sostenuto dal partito al momento del varo dell’esecutivo: «Sin dal primo momento – conferma il consigliere – abbiamo fatto notare al sindaco che formare una giunta senza quote rosa rappresentava una violazione dei principi costituzionali. Come Psi ci eravamo offerti anche di rinunciare al nostro assessorato per indicare una donna. Ma non siamo stati ascoltati».
Ad attaccare l’amministrazione anche il leader cittadino del Psi, l’avvocato Arturo Iaione: «La prima cosa che un sindaco deve fare – spiega Iaione – è rispettare la legge. Non è un problema di potere ma del rispetto delle norme che un comune si è dato. All’interno della giunta deve essere perseguita la parità e questo non è avvenuto. Per questo ci siamo rivolti al Tar che sta annullando tutte le giunte dove non c’è la quota rosa». L’ultima sentenza è del Tar di Perugia contro il comune di Assisi con sentenza emessa il 20/06/2012. «Inoltre c’è la sentenza della Corte costituzionale, n.81 del 5 aprile 2012 – prosegue Iaione – che ha stabilito che gli spazi della discrezionalità politica degli amministratori si fermano dinanzi ai fondamentali principi dello Stato di diritto. Inoltre il sindaco ha motivato l’esclusione delle donne con la necessità di avere “persone che abbiano maturato pregresse esperienze politiche e amministrative”, per poi escludere dalla giunta Pacia per includere invece neoconsiglieri senza alcuna esperienza amministrativa, con conseguente falsità dei presupposti». Iaione commenta anche i primi due mesi della nuova amministrazione: «senza infamia e senza lode anche se sul deficit stanno dando solo i numeri: non è assolutamente possibile che i debiti siano 9 milioni di euro. Ho il timore che tutto questo serva solo ad aumentare la pressione fiscale sui cittadini atripaldesi. Perché invece non si è chiesto ai cittadini di indicare nella dichiarazione dei redditi di devolvere il 5 per mille a favore del comune di Atripalda con l’impegno di non aumentare le tasse il prossimo anno? Certamente se tutti l’avessero fatto il gettito sarebbe stato superiore al 4 per mille dell’Imu o all’aumento deciso per l’addizionale Irpef. Il problema è che amministrare non significa andare a fare i conti come un ragioniere».
Preannunciato l’intervento ad adiuvandum dell’associazione milanese «Per il laboratorio di democrazia paritaria» che sta promuovendo in tutta Italia i ricorsi contro le giunte che non rispettano la parità dei generi.
Un ricorso che si va aggiungere a quello presentato dalla lista Api di Emilio Moschella e per il quale il Tar di Salerno ha già fissato l’udienza per il 22 novembre. Il candidato a sindaco della lista «Alleanza per Atripalda», assistito dall’avvocato Lorenzo Lentini, ha infatti impugnato il verbale di proclamazione degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale per presunte irregolarità nella presentazione della lista «Patto Civico per Atripalda» guidata da Aldo Laurenzano e sconfitta alle elezioni di maggio. Irregolarità che secondo i ricorrenti avrebbero condizionato l’intero esito elettorale perché con una lista in meno il corpo elettorale avrebbe potuto orientarsi diversamente visto che il sindaco Spagnuolo non è stato eletto con la maggioranza assoluta dei voti (46%).

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19 risposte a “Giunta Spagnuolo senza quota rosa, parlano il consigliere Pacia ed il leader cittadino del Psi Arturo Iaione accusa: «Amministrazione senza infamia e senza lode. Sul deficit stanno dando solo i numeri»”

  1. carmine ha detto:

    all’avvocato Iaione,
    scusi ma Lei era candidato??,è stato eletto??,allora che centra lei con la politica atripaldese???,oramai ha fatto il suo tempo ci lasci in pace (e si porti pure Pacia )con se,visto che non e mai contento!!,scusi lei perchè non si e presentato a sindaco visto che è da TRENTA anni che ci prova????,
    alla prossima.

  2. pippo ha detto:

    meno male che non fosti eletto!… E ancora parla parla parla parla .. MA FINISCILAAAAAAA PER FAVORE. ANZI FINITELA TU E I TUOI TRE AMICI.

  3. Rubino ha detto:

    Tutto e il contrario di tutto. Pacia eletto e consigliere con deleghe/a in questa amministrazione la cui giunta era stata formata già priva di donne si dimette perchè avrebbe voluto fare il vice – rè e si accorge all’improvviso che la giunta dell’amministrazione di cui era consigliere con delega non ha la quota rosa. Pacia: manco Totò avrebbe pensato di essere attore in un film comico come quello che hai scritto tu. A settantanni criticate De Mita e non avete ancora capito come si agisce in politica. Altro film: Arturo Iaione, altro ultrasettantenne e con 45 anni di “politica” sulle spalle afferma che l’amministrazione con cui il SUO PSI ha partecipato alle elezioni e ha vinto , è senza infamia e senza lode dopo appena 2 mesi. Non mi preoccupano le operazioni e le affermazioni di questi due; sono incazzato perchè i loro elettori riescono ancora a credere in quello che dicono. STACCATE LA SPINA ATRIPALDA NON VI SOPPORTA PIU’.

  4. Io ha detto:

    Ma com’ e’ che quando Laurenzano fece fuori la Palladino nessuno si agito’ piu’ di tanto? Vorrei ricordarvi che era addirittura l’ unica eletta in tutto il consiglio comunale! E mo’ tutto sto casino! Niente niente so pretesti?

  5. errico ha detto:

    iiaione il tuo tempo è finito. come quello di pacia. andatevene a casa a dormire e fate lavorare i ragazzi. tnt nessuno vi pensa.

  6. ARTURO ha detto:

    ARTURO ARTURO……..TU CHE CON LA POLITICA CI HAI CAMPATO FACCI IL PIACERE STATTI A CONTRADA……….

  7. Ardito ha detto:

    Fate ridere!
    Mai un’azione costruttiva, solo per tornaconto personale!
    Vi conoscono tutti…..cosa volete di più dalla “politica”, avete avuto incarichi e consulenze…ancora non basta???

  8. artemide ha detto:

    a tutti questi signori una domanda:le leggi vanno rispettate si o no?

  9. pippo ha detto:

    statevi ai vs paesi. quì non c’è bisogno di voi.

  10. pasquino ha detto:

    tutti questi signori scrivono senza un minimo di conoscenza dei fatti ma solo per livore personale: il consigliere pacia ha dichiarato sin dal primo consiglio che la giunta era formata illegittimamente per l’assenza della presenza di entrambi generi (uomo-donna) e per questo motivo il psi era all’opposizione.
    Chiedo a questi signori : lo Statuto del Comune di Atripalda va rispettato e applicato oppure va sistematicamente violato e mortificato?

  11. Verità ha detto:

    Il PSI (quello non legittimato) di iaione è all’opposizione in quanto voleva un assessorato esterno assegnato a se stesso o a qualche suo parente di genere femminile. Ma di quale applicazione di legge state parlando?

  12. a pasquinio ha detto:

    a pasquino vorrei dire… a prescindere dalla presunta mortificazione dello statuto… MA PERCHè NON SE NE STANNO AI PAESI LORO IAIONE E PACIA??? ma si vogliono levare di torno ????

  13. Angela Ronchini ha detto:

    Ringrazio l’Avv. Iaione per la citazione correggo solamente il nome: noi siiamo Articolo 51 Laboratorio di Democrazia Paritaria e lo scorso 21 Giugno abbiamo ottenuto una sentenza favorevole dal Consiglio di Stato nei confronti della Giunta di Regione Lombardia che non aveva e ancora non rispetta l’equilibrio di genere. Inoltre la sentenza ha affermato un principo importantissimo: senza giuridichese giunte non paritarie tra uomini e donne non possono essere considerate legittime. I sindaci, i presidenti di provincia o regione, conoscono le normative nazional, locali, europee: evitino di ignorarle e nessuno ricorrerà ai Tribunali. Al momento da Caldoro, a Cappellacci, ad Alemano, a Formigoni tutti hanno perso e dovuto fare i conti con il rispetto dell’equilibrio di genere. Ora toccherà ad altri!

  14. pasquino ha detto:

    non so chj tj ha mandato ,ma se puoi cerca di ragionare con la tua testa.la violazione non è presunta,come ti dicono

  15. Rubino ha detto:

    Esimia signora Ronchini ha fatto la sua propaganda perchè le donne siano il 50% +1 nelle liste (il problema sta nel trovarne un buon numero che sia propensa a candidarsi e ad essere elette). Il problema che si proponeva era altro: la fragilità politica di un candidato che accetta di stare in una lista che ha meno del 30% di quota rosa e di elette meno del 20% e, visto che non poteva fare l’assessore, è passato all’opposizione. Dopo circa 2 mesi si ricorda che nell’assise comunale nono ci sono donne (distratto) e decide di ricorrere al TAR. BRUTTA STORIA DI ANTICHI E ORMAI INUTILI PERSONAGGI.

  16. pasquino ha detto:

    caro rubino dici solo bugie: il consigliere Pacia ha depositato in consiglio comunale (il primo della attuale consiliatura) con il quale il psi dichiarava che rinunciava all’assessore per consentire la presenza in giunta di una donna da individuarsi collegialmente: prima di pontificare verifica i fatti, altrimenti sei tu ad essere un inutile personaggio.

  17. Rubino ha detto:

    Xpasquino. Non ho alcun interesse a dialogare con te. Io faccio affermazioni che mi vengono da fonti certe per cui ritengo di dire la verità. Conosco i comportamenti troppo volubili e non lineari di Pacia e non ti consento di affermare giudizi sulle mie affermzioni. Sei poco educato e sconveniente. Vedi quante donne sono nella maggioranza e dimmi chi di loro aveva l’esperienza per fare l’assessore!!!!! Parli di PSI quale PSI il tuo? di Pacia e Iaone o degli altri (tanti) che non la pensano come voi e li cacciate dal partito??????????? Non ti conosco e non ho voglia di raccontarmi bugie con te ……scrivi quello che vuoi ma non rivolgerti alla mia persona…………..

  18. Rubino ha detto:

    XPASQUINO Ti consiglio di cambiare Nick………..meglio per te sarebbe “LA VERITA’ “.

  19. Nuvolone ha detto:

    In Lombardia è stato vinto il ricorso, ma gli avvocati aspettano ancora…
    E poi non è detto che sia vinto visto che pende una denuncia

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