Alienazione Centro Servizi, due acquirenti in corsa per la trattativa privata avviata dal Comune. Il delegato Landi: «La Corte dei Conti non ha condannato o sanzionato l’ente. Vere le mie denunce sulla gravità dei conti. Il Rendiconto 2011 chiuderà con un disavanzo di circa 2 milioni e 300 mila euro. Falso perciò il risanamento dell’Amministrazione Laurenzano»
Pubblicato in data: 24/7/2012 alle ore:07:30 • Categoria: Attualità, Comune •Alienazione del Centro Servizi alle Pmi di via San Lorenzo (foto), due acquirenti in corsa per la trattativa privata avviata dal Comune di Atripalda. L’Amministrazione Spagnuolo, con delibera di giunta, da deciso di procedere ad esperire trattativa privata diretta, senza attività di intermediazione immobiliare da parte di terzi, con il criterio dell’offerta finanziaria più vantaggiosa rispetto all’importo minimo di vendita, pari ad euro 2.650.000,00, derivante dall’ultimo ribasso d’asta andata deserta. Con la stessa delibera è stato dato mandato agli Uffici competenti del 2 e 3 settore affinché procedano, in via negoziata, alla vendita al miglior offerente, previa pubblicazione di adeguato avviso informale al fine di consentire la partecipazione dei soggetti interessati. «Sono arrivare due richieste d’acquisto – afferma il consigliere delegato al Patrimonio e al Bilancio, Mimmo Landi -. Una richiesta viene dal campo della ricerca scientifica mentre la seconda da parte di un imprenditore locale per uso commerciale. Ora toccherà agli uffici valutare le proposte presentate e quelle che dovessero arrivare, verificandone la concretezza».
I due potenziali acquirenti si sono fatti avanti nei giorni scorsi manifestando le proprie intenzioni agli uffici comunali ed al sindaco. La trattativa privata segue le sette gare d’asta andate tutte deserte. La vendita dell’immobile resta però il primo obiettivo del Comune visto i problemi legati all’inserimento nei rendiconti passati ma «se non dovessimo trovare l’opportunità di vendita – prosegue Landi – valuteremo in un secondo momento la possibilità di locare l’edificio all’Asl di Avellino».
La grande struttura della cittadina del Sabato costata oltre 6 miliardi di vecchie lire con fondi europei e progettata per assistere, informare e favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese locali non è mai decollata negli anni. Proprio la mancata alienazione dell’edificio da parte dell’Ammnistrazione Laurenzano, i cui proventi avrebbero dovuto garantire il programmato finanziamento del piano di rientro e di recupero dei disavanzi degli anni 2008 e 2009, nonché la copertura dei debiti fuori bilancio con conseguente reiterato ricorso alle anticipazioni di tesoreria, è al centro di verifiche da parte della sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti della Campania che ha «avvisato» il Comune, ponendolo sotto controllo. Il collegio presieduto dal dottor Lomazzi, ha infatti «segnalato» all’amministrazione comunale guidata da Paolo Spagnuolo «le gravi irregolarità rilevate, i comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, la persistenza nell’esercizio oggetto dell’analisi di una grave difficoltà finanziaria». L’istruttoria seguita dal magistrato Rossella De Corato, ha interessato i rendiconti 2009-2010, quelli redatti dall’amministrazione guidata da Aldo Laurenzano, finiti nel mirino della magistratura contabile. Chiare le prescrizioni imposte dai giudici all’Ente: «correggere le situazioni che indirizzano l’ente verso condizioni di difficoltà strutturale e ad adottare le idonee misure correttive negli esercizi finanziari successivi utili a prevenire qualsiasi compromissione degli equilibri di bilancio». Anomalie contabili riscontrate nei Rendiconti 2009 e 2010 che per i magistrati napoletani richiedono misure correttive. perciò l’amministrazione comunale è tenuta a comunicare tempestivamente, con Relazione trimestrale, le misure correttive adottate.
«Si tratta di annualità pregresse in contestazione che non riguardano quest’amministrazione che invece sta programmando per il presente e per il futuro – conclude il delegato al Bilancio Landi -. La Corte dei Conti non ha né condannato né sanzionato il Comune, ma ha stabilito un monitoraggio con cadenza trimestrale e non annuale. e questo dimostra che quando il sottoscritto ha denunciato la situazione di gravità nella quale si trova l’Ente dal punto di vista economico non è stato un fatto politico ma sostanziale visto che un istituto di controllo ha evidenziato che l’Amministrazione Laurenzano non aveva risanato i conti ma tutt’altro. Alla luce di questa sentenza ascolteremo e ci confronteremo con il revisore dei conti e con il responsabile del Settore finanziario, affinché si possano trovare delle soluzioni di natura temporale sull’approvazione dei vari Rendiconti (2009/2010/2011). Dalla sentenza si evince che c’è chiaramente un problema sui residui. Da una proiezione il Rendiconto 2011 chiuderà con un disavanzo di circa 2 milioni e 300 mila euro mentre prima chiudeva in pareggio. Ci ritroviamo così dopo tre anni con lo stesso disavanzo del 2008 ma con un patrimonio comunale minore visto le alienazioni già effettuate dall’amministrazione Laurenzano».
CARO LANDI COMINCIA A VERIFICARE SE TUTTI HANNO PAGATO L’IMU E GLI ALTRI TRIBUTI INVECE DI DARE NUMERI A VANVERA…………………E POI ANCORA CO STO FATTO DELL ASL MA SEI VERAMENTE PATETICO COSI’ DATE RAGIONE A LAURENZANO
VORREI CHE SI RENDESSERO PUBBLICHE LE RELAZIONI DEL COLLEGIO DEI REVISORI.
VORREI LEGGERE IL SUO GIUDIZIO SULLA GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA DI LAURENZANO &CO.
Ciao Mimmo sono contenta se il centro servizi sara’ venduto pero’ è meglio che l’asl deve rimanere dove è cosi la struttura è più grande dove è adesso, è piu vicino cosi i pendolari, se hanno problami di salute, possono andare a piedi. ciao
e così il deficit di 9 milioni di euro è svanito nel nulla.
guarda caso siamo a 2,3 milioni che per coincidenza corrisponde a meno della cifra da incassare dalla mancata vendita del centro servizi.
il dott. Landi ha qualche problema con la matematica nel dire che non risulta ripianato il deficit.
Ma questi magistrati della Corte dei Conti sono proprio degli incompetenti non riescono nemmeno a capire che con la vendita del centro Servizi, quando sarà, le casse del Comune ritorneranno in attivo, ma vedi un pò! Speriamo che si trovino i soldi per pagare gli stipendi, perchè per quello che appare a stento si riesce, a regime ridotto, a far fronte alla spesa corrente.
erano giorni terribili, il deficit di atripalda veniva indicizzato ad una velocità superiore del ftse mib! il delegato al bilancio del comune era invidiato da tutta europa! era insieme un condensato della scuola keynesiana, della supply side, della scuola di chicago, dei monetraristi e dei neo classici! Pochissimo riuscivano a seguirlo anzi nessuno : il deficit del comune di atripalda tra strombazzi, dichiarazioni, conferenze stampa, articoli con fotografie dalle pose in di estremo pensiero, era passato da 9 milioni di euro a 2,3…..chi sarebbe stato in grado di fare meglio…..6,7 milioni di deficit ripianati in 15 giorni tra una granita ed un caffè……nemmeno henry potter……solo MIMMO ci era riuscito….si parlava con insistenza di un suo possibile incarico a palazzo chigi…..
si scrive che un privato (centro di ricerca) sia intressato all’acquisto del centro servizi ? IO DICO CERCATE DI FARE UNA COSA RIVOLUZIONARIA SE CI RIUSCITE ? PORTATE NEL CENTRO SERVIZI UNA CENTRALE A LERN ! CACCIATE FUORI DA ATRIPALDA ENEL O CHI VENDE CONTRATTI DI FORNITURA DI ENERGIA ! ALLORA VEDREMO ATRIPALDA DIVENTARE UNA CITTADINA DI ELITE ! MA QUESTI SARANNO MAI CAPACI DI AFFRONTARE UN SNODO DI SVILUPPO STORICO PER QUESTA TERRA ????
Speriamo che ci siano due acquirenti per il C.S. almeno finiranno di far pagare sempre e tutto ai soliti noti!!!!!!