Al via il conto alla rovescia per la sentenza del Tar sulle quote rosa in Giunta
Pubblicato in data: 17/10/2012 alle ore:09:36 • Categoria: Politica •E’ cominciato su Atripaldanews il conto alla rovescia in attesa della sentenza del Tar di Salerno per il rispetto della quota rosa in Giunta comunale ad Atripalda.
Sul tavolo del dibattito politico nella maggioranza che regge il sindaco Paolo Spagnuolo c’è la necessità di dover procedere alla nomina di un capogruppo consiliare e di un assessore donna in giunta per garantire il rispetto delle quote rosa visto l’imminente sentenza del Tar di Salerno che sarà pronunciata il prossimo 25 ottobre, dove è stato presentato ricorso dal consigliere socialista Ulderico Pacia, eletto nelle stessa lista di Uniti per Atripalda, ma passato poi all’opposizione.
L’atmosfera in città è di attesa. Mancano sette giorni e la maggioranza sarà in grado di dipanare la matassa? Perciò su Atripaldanews prende il via il countdown per la resa dei conti tra Udc e Pd ad Atripalda che ad oggi non sono riusciti ancora a trovare una soluzione per la scelta del Capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale e sul rimpasto in giunta per il rispetto della quota rosa.
spero che arrivi presto questa sentenza, perche’ ci sono molti abusivi in questo paese. PACIA DAI NON FERMARTI NON AVER PAURA DI LORO.
Direttore, mi permetta: questa del timer è una delle trovate più stupide e forse disgustosamente ironiche che esistano. Mi meraviglio perché il suo è un giornale molto più serio di altri (intelligenti pauca).
Gentile lettore,
non c’è nessuna ironia nella scelta ma il voler rimarcare che questa testata giornalistica seguirà con grande attenzione i passaggi cruciali che attendono nei prossimi mesi l’Amministrazione Spagnuolo. E il primo di questi, che potrebbe vede soccombere il Comune dinanzi al Tar di Salerno, è proprio il ricorso presentato dal consigliere socialista Pacia sul rispetto della quota rosa in Giunta.
E il conto alla rovescia vuole rappresentare perciò una sorta di campanello d’allarme per la maggioranza che possa così accelerare su alcune questioni aperte. Perciò il countdouwn ci sarà anche nei prossimi mesi su altri problemi irrisolti, come i rifiuti.
Al.Pa.
Egregio direttore, la ringrazio per la risposta.
Da qualche mesetto a questa parte molti esponenti atripaldesi (sia politici, giornalisti, civili e volontari) sembrano aver intrapreso un cammino di lotta contro l’amministrazione Spagnuolo quando prima ardevano di sostenerla. In questa situazione, lei capisce che l’amministrazione ne risente sicuramente perché, al di la della rinuncia di Pacia e della totale passività di Scioscia, si rende conto che ha perso una buona fetta di soggetti che l’hanno votata e che se il ricorso di Moschella dovesse essere accolto, andrebbero tutti a casa. Se si aggiunge anche questa sua decisione, sembra davvero che ci sia un demone che spalleggi l’amministrazione dovunque vada. Il countdown quindi è un salotto di attesa per una decisione che molto probabilmente, assieme all’altro ricorso, comprometterà il cammino di Spagnuolo (o meglio di De Mita). Personalmente non credo che gli atripaldesi siano contenti di dover sopportare soltanto l’idea che qualcosa cambierà e comprometterà gli equilibri di lista, per cui il countdown sembra essere un persecutore che non si toglie dalla mente e dallo spirito e che permane fin quando esplode. Il mio invito è quello di rimuoverlo, per non incrementare la gravità della situazione. Speriamo e preghiamo che, contrari o favorevoli a Spagnuolo, il sindaco non debba lasciare Atripalda in una condizione di totale instabilità.
Mi spiace dirlo ma a me dei due ricorsi al TAR di Salerno “non me ne puo’ frega’ de meno!” I PROBLEMI CHE MI ASSILLANO E CHE DOVREBBERO ASSILLARE SONO: LA MONNEZZA E IL DEFAULT! Basta con le recriminazioni tanto chi va… va solo ad “accunciarsi” MO’ BASTA! meglio un Prefetto che un Sindaco! ecco! meglio un COMMISSARIO che continuare in questa maniera assurda con lotte per “a seggia” piuttosto che risolvere i problemi reali! LA MONNEZZA siamo quasi commissariati per lo scadente servizio di raccolta 30% 0 27% poco cambia se il range è di almeno il 65% scattano quindi le relative multe che i cittadini dovranno addossarsi. IL DEFAULT significa che non ci saranno piu’ servizi per TUTTI, significa pagare anche per la sanita’,scuola,cultura,sport,trasporti,ma a tariffe maggiorate in quanto si dovra’ coprire anche per la spesa che oggi è coperta dall’ENTE! PENSATE GENTE! PENSATE A COSA CI HANNO ESPOSTI STI INCOMPETENTI DI IERI, DI OGGI, E, DI DOMANI SE LI CONTINUEREMO A VOTARE!!!!!!!!!