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Scarso approvvigionamento idrico contrade Cerzete e S. Gregorio, i cittadini avviano una raccolta di firme

Pubblicato in data: 25/10/2012 alle ore:23:30 • Categoria: Attualità

rubinetto-acqua-a-seccoCittadini in campo per il ripristino della regolarità nella fornitura idrica delle utenze abitative di contrada Cerzete e San Gregorio. I residenti delle due contrade rurali che sovrastano la cittadina del Sabato hanno avviato una raccolta di firme per richiedere all’Amministrazione comunale di provvedere in tempi urgenti ad assicurare un regolare approvvigionamento idrico. La missiva con le firme in calce di un centinaio di cittadini, è stata inviata al sindaco Paolo Spagnuolo, al presidente dell’Alto Calore Servizi di Avellino, Franco D’Ercole e al prefetto di Avellino Umberto Guidato. I sottoscrittori residenti in via provinciale Cerzete e vie comunali Cerzete, S. Gregorio, Palmoleta, Cupa Lauri, Cupa dei Sarno, Folloni, Cerza Grossa, Pietramara, Pettirossi e Savoroni protestano infatti contro le periodiche interruzioni che si verificano nella fornitura idrica interessanti le utenze abitative da tempo e con cadenza periodica. «L’Alto Calore – afferma l’ex sindaco Andrea De Vinco, legale del Comitato – a seguito delle segnalazioni dei guasti da parte degli utenti pur provvedendo alla riattivazione del servizio con la riparazione di tali guasti, non è riuscito però a garantire con continuità la regolarità dello stesso perché puntualmente si verificano altri guasti per cui il problema non viene risolto completamente, con notevole disagio degli utenti». Una situazione non più sostenibile visto le gravi conseguenze subite sia dai cittadini che dagli stessi Enti per le spese da sostenere per il ripristino della rete nonché della sede stradale interessata, senza contare che la perdita di acqua costituisce un evidente spreco di un bene essenziale. Giorni fa c’è stata anche una riunione al Comune con il sindaco ed i tecnici dell’Utc e dell’Alto Calore, che hanno preso l’impegno di risolvere al più presto il disservizio. «La causa di tale situazione, così come accertato dagli stessi Enti, è dovuta al fatto che la condotta idrica esistente è del tutto fatiscente e costituisce un vero e proprio colabrodo soggetto a continue perdite – prosegue l’avvocato De Vinco -. Già in un’apposita riunione tenutasi presso la sede dell’Alto Calore, su sollecitazione dell’associazione La Verde Collina in data 23.04.2009 fu deciso di provvedere ad una soluzione radicale dell’annoso problema e fu redatto apposito progetto di sostituzione dell’intera rete idrica della zona, progetto approntato dall’Alto Calore per l’importo di 280mila euro. Tale progetto, consegnato al Comune di Atripalda competente a richiedere il finanziamento dell’opera, non risulta sia stato mai istruito e giace verosimilmente presso l’Utc». Perdurando tale grave ed insostenibile situazione che arreca notevoli disagi agli utenti, che peraltro pagano puntualmente il canone del servizio, la decisione di dar il via ad una raccolta di firme per richiedere con urgenza un concreto intervento degli Enti competenti per risolvere radicalmente il problema con la sollecita richiesta alla Regione Campania o ad altro Ente il finanziamento dell’opera peraltro di urbanizzazione primaria. «Nelle more, in via urgentissima – conclude De Vinco – sollecitiamo l’adozione di una soluzione che elimini l’attuale disservizio provvedendo non alla singola riparazione delle rotture, ma ad un intervento risolutivo poiché gli interventi finora adottati si sono rilevati del tutto inefficaci e dispendiosi».

Ecco la missiva:

Sig. Sindaco del Comune di Atripalda
Sig. Presidente Alto Calore servizi spa – Avellino
e p.c. Sig. Prefetto di Avellino

Oggetto: Approvvigionamento idrico contrade Cerzete e S. Gregorio. Adozione urgenti provvedimenti per ripristino regolarità fornitura idrica utenze abitative.

I sottoscritti cittadini residenti in via prov. Cerzete e vie comunali Cerzete, S. Gregorio, Palmoleta, Cupa Lauri, Cupa dei Sarno, Folloni, Cerza Grossa, Pietramara, Pettirossi e Savoroni del Comune di Atripalda espongono quanto segue:
da tempo nelle citate zone rurali con cadenza periodica si verificano interruzioni della fornitura idrica interessanti le utenze abitative. L’Alto Calore a seguito delle segnalazioni dei guasti da parte degli utenti pur provvedendo alla riattivazione del servizio con la riparazione di tali guasti, non riesce a garantire con continuità la regolarità dello stesso perché puntualmente si verificano altri guasti per cui il problema non viene risolto completamente, con notevole disagio degli utenti. Tale situazione non è più sostenibile per le gravi conseguenze subite sia dai cittadini che dagli stessi Enti, cui la presente viene inviata, per le spese da sostenere per il ripristino della rete nonché della sede stradale interessata – senza contare che la perdita di acqua costituisce un evidente spreco di un bene essenziale.
La causa di tale situazione, così come accertato dagli stessi Enti, è dovuta al fatto che la condotta idrica esistente è del tutto fatiscente e costituisce un vero e proprio colabrodo soggetto a continue perdite. I sottoscritti peraltro fanno presente che in una apposita riunione tenutasi presso la sede dell’Alto Calore, su sollecitazione della Associazione “La Verde Collina” in data 23.04.2009 fu deciso di provvedere ad una soluzione radicale dell’annoso problema e fu redatto apposito progetto di sostituzione dell’intera rete idrica della zona – progetto approntato dall’Alto Calore dello importo di € 280.000,00 circa. Tale progetto, consegnato al Comune di Atripalda competente a richiedere il finanziamento dell’opera, non risulta sia stato mai istruito e giace verosimilmente ancora presso l’UTC. di Atripalda.
Perdurando tale grave ed insostenibile situazione che arreca notevoli disagi agli utenti che peraltro pagano puntualmente il canone del servizio, i sottoscritti
                                                            CHIEDONO
Con la urgenza che il caso richiede – un concreto intervento degli Enti in indirizzo teso a intraprendere ogni più incisiva iniziativa per risolvere radicalmente il problema con la sollecita richiesta alla Regione Campania o ad altro Ente competente il finanziamento dell’opera peraltro di urbanizzazione primaria.
Nelle more, in via urgentissima, sollecitano l’adozione di una soluzione che elimini l’attuale disservizio provvedendo non alla singola riparazione delle rotture, ma ad un intervento risolutivo poiché gli interventi finora adottati si sono rilevati del tutto inefficaci e dispendiosi. Infatti, a titolo puramente indicativo, lungo la condotta idrica di via Pietramara , in un tratto di mt 127,90 (come indicato nell’allegata planimetria) la rete idrica risulta interessata da svariate riparazioni per una lunghezza pari a mt. 34,00.
In attesa di solleciti e risolutivi interventi come richiesti nella presente petizione, si porgono

Distinti saluti.

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